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Lasciarsi andare all’apatia non è una sconfitta: ecco perché può essere molto positivo

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Ci sono quei momenti in cui sentiamo di aver perso interessi ed entusiasmo, in cui non ci riconosciamo più: ma non tutto è perduto. Ecco perché qualche volta potrebbe essere positivo lasciarsi andare all'apatia

Ci siamo sempre identificate come persone solari, dinamiche, intraprendenti e sociali. Eppure esistono fasi e momenti della nostra vita in cui tutti questi aspetti del nostro carattere sembrano essere andati in un’altra direzione e ci sentiamo perse. Ma forse potrebbe essere positivo lasciarsi andare all’apatia, perché si tratta di un messaggio che stiamo dando a noi stesse.

Il malessere ci dice che stiamo cambiando, che dobbiamo cercare dentro di noi nuove risposte e risorse. Che è giunto il momento di vedere le cose da una nuova prospettiva, e che forse potrebbe essere migliore della precedente.
Del resto capita anche a noi di vedere persone alle quali vogliamo bene cambiare ed essere felici, e magari di arrivarci dopo aver attraversato un periodo complesso.

Per cui cerchiamo di non temere quei momenti ma di vederli come importanti spunti per cambiare noi stessi. Quindi potrebbe essere positivo lasciarsi andare all’apatia, scopriamo perché.

Cosa è l’apatia

Come prima cosa dobbiamo capire cosa è l’apatia, se si guarda al dizionario questo ci spiega che si tratta di un periodo, che può anche durare a lungo, durante il quale ci si sente incapaci di provare partecipazione o interesse verso alcuni aspetti della nostra vita. Che possono coincidere con gli affetti oppure con la normale gestione delle nostre giornate.

Apparentemente, dunque, sembrerebbe un sentimento negativo. Ma se così non fosse? Se ci sforziamo di guardare le cose che ci accadono da un altro punto di vista, l’apatia può essere un’opportunità per rivedere noi stesse e quello che non ci va.

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Guardiamo avanti

Crogiolarsi nella malinconia di quello che si era non serve a nulla. Quando ci guardiamo allo specchio e sentiamo che quello che eravamo, che quello che facevamo e che i nostri desideri non ci sono più, allora è giunto il momento di guardare avanti.

Ma senza fretta, senza aver paura di restare in quel limbo indefinito che accompagna i cambiamenti. Non c’è fretta di arrivare al dopo, così come non bisogna sperare di essere quelle di prima. Stare nel qui e ora, accettarlo, ci farà riscoprire una nuova noi. Che - per forza di cose – non coinciderà con quella precedente. Ma è questo, se vogliamo, uno degli aspetti che potrebbero essere positivi del lasciarsi andare all’apatia.

Come si manifesta l’apatia

L’apatia si manifesta come un senso di oppressione e di tristezza. Sembra che nulla ci faccia sentire entusiaste. Allora non è forse il segno che sia giunto il momento di cambiare qualcosa?

Cercare nuovi stimoli non è una cosa che si riesce a fare in un battito di ciglia, ci vuole tempo, pazienza, e una buona dose di accettazione del periodo no. Ma sicuramente con il tempo può essere un’ottima strategia per superare la perdita di entusiasmo e ritrovarlo in nuove prospettive e sfide.

Quindi è bene cercare di non fuggire dalla tristezza, ma neppure tenerla stretta, si dovrebbe provare a essere consapevoli delle proprie emozioni per poterle guardare con un certo distacco. Solo così possiamo arrivare a una comprensione maggiore di quello che sentiamo e di noi stesse. Ed è per questo che potrebbe essere positivo lasciarsi andare all'apatia.

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Rinascere dalle ceneri dell’apatia

Rinascere dalle ceneri dell’apatia significa trovare quei nuovi stimoli di cui non sapevamo neppure di avere bisogno. Ma coincide anche con una nuova visione di noi, dei nostri desideri e interessi. Non è un percorso breve, anzi potrebbe essere irto di ostacoli, ma è l’occasione per fare davvero i conti con quello che non ci piace nella nostra vita, per fare il punto sulle nostre aspettative.

La cosa più bella, ma che effettivamente può anche fare molta paura, è che nel corso di un’esistenza cambiamo in continuazione. Può essere a causa di quello che ci accade, oppure per l’età che avanza, ma anche per noi stesse che ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo e allarghiamo le nostre prospettive.

Il processo del cambiamento dentro di noi è in continua evoluzione e ci porta a una grande sfida, quella di continuare per prime a capirci, accettarci, comprenderci e volerci bene anche in quei momento che - magari solo apparentemente - potrebbero sembrarci dei grandi, enormi, no.
Non sempre, però, è positivo lasciarsi andare all’apatia. Ci sono dei casi in cui è importante lavorarci con uno psicologo.

Quando lasciarsi andare all'apatia non è positivo

L’apatia può coincidere con la depressione, con un senso di smarrimento tale e di tristezza, che l’unica strada da percorrere è quella della terapia. Può essere necessario ricorrere a un aiuto quando ciò che accade non ci suscita emozioni, oppure quando diventiamo indifferenti a ciò che ci circonda. Oppure, ancora, quando invece di reagire davanti ai fatti della vita, lasciamo che questi prendano il sopravvento senza fare nulla.

Non è frequente, però può accadere di avere bisogno di un supporto psicologico che ci accompagni in un percorso che può apparire difficile e tortuoso. Senza mai dimenticare un aspetto importante: capire di avere necessità di aiuto è il promo passo (e il più importante) da compiere per iniziare davvero a stare bene.

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