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Autoironia: quando fa bene e quando, invece, è dannosa?

autoironia positiva o negativa
08-02-2023
Sdrammatizzare e saper ridere di sé è certo una caratteristica positiva da coltivare. Tuttavia, quando l’autoironia è eccessiva, rischia di diventare un alibi per non lavorare su sé stesse

In genere, è considerata un pregio e, in effetti, l’autoironia è davvero una qualità molto positiva delle persone e saper sempre trovare frasi ironiche è considerato un pregio. Come in tante altre cose, tuttavia, un eccesso di questa caratteristica potrebbe indicare un malessere nascosto.
L’autoironia è una forma di umorismo, tradizionalmente inteso come un meccanismo di difesa emotivo molto potente. Quando è rivolto su noi stessi, questo meccanismo diventa ancora più efficace, quasi un incantesimo. Come tutte le formule magiche, tuttavia, può nascondere delle insidie, soprattutto quando il mittente e il destinatario del processo sono la stessa persona.

In sintesi, l’autoironia è davvero una qualità notevole, quasi un superpotere: se ce l’hai innata, tanto meglio. Se non ce l’hai, puoi provare a svilupparla con il tempo e un po’ di lavoro personale. Essere autoironica ti renderà migliore, perché i vantaggi del saper ridere di sé sono tanti, anche se è bene conoscere anche i rischi di chi è troppo autoironica.

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Cosa si intende per autoironia

Fare autoironia vuol dire saper ridere di sé stessi, poiché rivolgi a te stessa il tuo umorismo, in maniera sottile. Con il termine «ironia», infatti, s'intende dire fondamentamentamente qualcosa che è il contrario del reale pensiero, pur lasciandolo intendere. Se rivolgi a te stessa o verso un tuo comportamento quell’ironia, stai facendo autoironia.  

I benefici del ridere di te stessa

In tanti suggeriscono che il padre della psicanalisi Sigmund Freud indicasse l'umorismo come il più potente meccanismo di difesa. Secondo il celebre psicanalista, proprio l’autoironia, ovvero «l’umorismo rivolto verso se stessi», sarebbe il «segreto della felicità». Su Psiche.org (portale di psicologia), l'autoironia è definita una «grande risorsa», poiché insegna alle persone a «non prendersi troppo sul serio e a migliorare il rapporto con il prossimo». Insomma, che l’autoironia sia una caratteristica positiva da coltivare, lo hanno sostenuto in tanti esperti di psicologia. Ma quali sono i benefici di saper ridere di sé e di sdrammatizzare?

Ti aiuta ad accettarti

Anche se viviamo in un mondo che sembra tendere alla perfezione – magari solo apparente, come capita suoi social – non tutte possiamo essere brave in tutto. In altre parole, abbiamo tutte delle debolezze, anche se per qualcuno può essere più difficile accettarlo. Ecco, l’autoironia ti aiuta in questo senso, poiché ti libera dalla paura del giudizio altrui e quindi ti spinge ad accettarti e amarti (e farti amare) così come sei.

Migliora l'autostima

Se ti accetti e ti vuoi bene come sei, con le tue debolezze e imperfezioni, non rischi di soffrire di bassa autostima. Se sei in grado di ridere e scherzare su qualcosa che ti mette in imbarazzo (una figuraccia, un difetto caratteriale, etc), diminuisci notevolmente il senso di vergogna e combatti la timidezza. In questo modo, i tuoi punti di debolezza non prevalgono sui tuoi punti di forza, e così ti procuri una buona dose di autostima.

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Ti rende più empatica

Per riassumete i vantaggi dell’autoironia, prova a pensare a delle reazioni a catena. Ogni conseguenza positiva del tuo essere autoironica è causa di un successivo vantaggio. Perciò, se sei autoironica, ti accetti e ti mostri come sei, con le tue imperfezioni, come detto prima. Questo non solo accresce la tua empatia, ma ti rende anche più empatica con gli altri. Se ti metti in discussione con l’autoironia quando parli con un'altra persona, il tuo interlocutore capirà che hai abbassato le difese e potrebbe fare la stessa cosa, anche perché favorirai un clima di accettazione e comprensione reciproca, che è anticamera dell’empatia.

Stimola la tua creatività

Oltre ad aiutarti ad accettarti, l’autoironia stimola il pensiero creativo. Nel processo stesso di prenderti in giro, userai le parole in modo inaspettato, seguendo la comunicazione ironica, per cui dici una cosa quando in realtà stai mandando un messaggio diverso (se non proprio il contrario). Questo, per l’appunto, ti rende più creativa.

I benefici per l’organismo

È vero che ridere è la miglior medicina, lo dice la scienza. Ci sono tanti studi che hanno rilevato come la risata favorisca la produzione di endorfine e serotonina, cioè sostanze che innalzano il tono dell’umore. Grazie a questo processo fisiologico, la risata risulta un vero e proprio antidepressivo naturale, con molteplici effetti positivi sulla mente e sul corpo. Inoltre, ridere contribuisce a controllare gli ormoni dello stress, riducendone il livello. Se si abbassa lo stress (anche attraverso le migliori tecniche di gestione), scende anche il livello del cortisolo (ormone che è tra i responsabili dell'infiammazione cellulare e degli accumuli di grasso addominale) e si rafforza anche il sistema immunitario.
Tutto questo, naturalmente, è valido (anzi, forse perfino di più) se le risate sono causate dall’autoironia.

Quando l'autoironia fa male

A questo punto, sarai convinta che l’autoironia è una caratteristica positiva che dovresti coltivare. È vero, ma senza esagerare, perché l’eccesso potrebbe trasformare una dote in qualcosa di meno positivo.

Il rischio delle persone esageratamente autoironiche, infatti, è quello di cadere nel cinismo o nell’immobilità, diventando quasi una caricatura di sé. L’eccessiva autoironia può essere usata come un alibi per non dover essere costrette a cambiare o a migliorarsi. Va bene sdrammatizzare su di sé, ma questo non deve bloccare la tua voglia e motivazione di correggere quello che è in tuo potere migliorare.

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