Quando si parla di bagaglio emotivo si fa riferimento all’insieme di esperienze e di ricordi di un singolo individuo. Anche tu hai un bagaglio emotivo, e così chi hai davanti quando sei a scuola o al lavoro. L’immagine del bagaglio è piuttosto facile da capire: è quella valigia metaforica che ci portiamo dietro ovunque andiamo. Il suo contenuto ci aiuta (o non ci aiuta affatto, anzi, ci è d’ostacolo) nel superare le esperienze quotidiane.
Tutti noi portiamo un bagaglio emotivo e ogni valigia è differente non solo per dimensioni, ma anche per peso e difficoltà di trasporto. Quando la valigia di ricordi ed esperienze si riempie di frustrazione, impotenza, amarezza o rancore diventa difficile portarsela in giro. E poi ci sono alcune persone che sembrano muoversi nelle cose della vita come se indossassero solo un piccolo zainetto.
VEDI ANCHE LifestyleC’è una differenza tra emozioni e sentimenti ed ecco perché è utile imparare a riconoscerlaParliamo del bagaglio emotivo
Quando parliamo di bagaglio emotivo, di solito, facciamo riferimento soprattutto alle difficoltà, ai traumi e alle battaglie che abbiamo affrontato e da cui siamo stati sconfitti. L’irrisolto che, non avendo trovato conclusione, ci trasciniamo dietro ogni giorno. Naturalmente questo bagaglio psicologico influenza e impatta non solo sulla tua salute mentale, ma anche sul tuo modo di pensare, andando a modificare le scelte che fai e i comportamenti che assumi.
L’abbandono, il rifiuto, la paura, la tristezza, l’insicurezza sono piccoli inciampi che, se non vengono elaborati correttamente e trasformati in un’importante lezione finiscono per appesantire il vissuto del futuro.
Naturalmente un bagaglio emotivo non è sempre e solo una cosa cattiva. Le esperienze dolorose lasciano la cicatrice, ma vivere significa anche affrontare le palle curve e apprendere qualcosa da esse. E imparare a rialzarsi con grinta.
Quando il bagaglio emotivo è troppo pesante
Che cosa succede quando il bagaglio emotivo di una persona diventa troppo pesante? Cosa accade quando quello che si è trascorso impedisce di andare avanti, o il solo pensiero di rivivere un’esperienza simile ci carica d’ansia e disperazione?
Quando il bagaglio emotivo diventa un peso insopportabile e ostacola la nostra vita, precludendoci esperienze che potrebbero insegnarci qualcosa, si genera un problema. In altre parole il bagaglio emotivo è uno strumento di crescita che, quando viene sovraccaricato ci impedisce di andare avanti. Ci paralizza.
La valigia si riempie un po’ alla volta, e non necessariamente ce ne accorgiamo subito. Non è sempre facile capire se ci stiamo portando dietro qualcosa di utile, oppure ci siamo caricate ci ciarpame emotivo. Lo si capisce sempre dopo, spesso quando è un po’ tardi, quando i trascorsi e gli irrisolti ci bloccano davanti a una nuova esperienza.
VEDI ANCHE LifestyleCome capire se è la mancanza di autocompassione a farti stare maleCosa c’è nel tuo bagaglio?
Nel bagaglio emozionale ci sono tantissime cose, non tutte utili né belle a ricordare. Tuttavia, è importante conoscere l’origine di questi blocchi prima che ostacolino la vita e il tuo modo di apprezzarla o gestirla.
Tra le situazioni che potrebbero aver appesantito il bagaglio potremmo trovare per esempio una famiglia disfunzionale, la quale ci ha condizionato l’infanzia. Paure, insicurezze, l’incapacità di prendere il controllo di una situazione possono derivare da genitori o parenti che ci hanno sovraccaricato con un’eredità emotiva eccessiva.
Anche le amicizie e le storie d’amore ci possono lasciare più ricordi negativi che positivi. Quando sperimentiamo il tradimento, in tutte le sue forme, o veniamo abbandonate, umiliate o maltrattate accumuliamo una quantità di spazzatura emotiva che si lega alla nostra valigia emotiva. E togliersi il peso di questi ricordi è davvero difficile.
Bullismo, malattie, traumi psicologici di varia natura e vario genere possono causare un bagaglio emozionale insopportabilmente pesante.
Come puoi sapere cosa c’è nel tuo bagaglio?
Molto spesso le persone con un bagaglio emotivo molto pesante danno segni del loro malessere in tanti modi differenti. Per esempio:
- La freddezza che si manifesta davanti a situazioni in cui sarebbe meglio tenerla da parte potrebbe essere frutto di un tradimento o di ferite. Prendendo le distanze dall’evento è più facile impedirgli di farci male di nuovo e, soprattutto, costruire una corazza che protegge da ogni cosa.
- L’iperreattività emotiva può influenzare reazioni e comportamenti in maniera subdola. Per esempio, quando proiettiamo il nostro bagaglio d’esperienze su una situazione attuale, rischiamo di reagire in maniera non commisurata alla questione. Questo perché abbiamo paura che si verifichi di nuovo l’evento che ci ha fatto soffrire, e dunque scegliamo di prendere di petto la questione con conseguenze spesso ancora più difficili da gestire.
Anche la paura di impegnarsi può essere sintomo di un bagaglio troppo pesante. Le relazioni sono compromesso, e il compromesso è un accordo tra due persone che dovrebbero sostenersi. Chi teme di tirare il filo corto di solito non è disposto a gettarsi in una situazione come l’amore, dove si rischia di rimanere insoddisfatti e pieni di dolore.