Nike ha diffuso in queste ore il suo Impact Report FY21, per documentare i progressi raggiunti a supporto della comunità, del pianeta e della gente. Il brand ha ricordato che in Italia, in particolare, sono due i grandi progetti che ha realizzato nell’ultimo anno.
In primis la Bebe Vio Academy, un progetto pensato in partnership con la celebre olimpionica, organizzato e gestito dall’Associazione art4sport ONLUS. Si tratta di un programma inclusivo che ha come obiettivo la promozione dello sport ed è incentrato sulla visione di Bebe: rendere lo sport accessibile per tutti. Un programma pluriennale di attività multi-sportive rivolto a ragazzi e ragazze con e senza disabilità (dai 6 ai 18 anni), sviluppato in 2 hub fisici a Milano – Centro Sportivo Iseo e Bicocca Stadium – dove si svolgono le sessioni di Games Time. Ogni semestre, 30 ragazzi con e senza disabilità sperimentano in modo integrato cinque diverse discipline sportive - il sitting volley, la scherma, l'atletica, il calcio amputati e il basket in carrozzina. L'obiettivo è promuovere l'inclusività e l'uguaglianza e sfruttare il potere dello sport come forza unificante.
Il secondo progetto italiano è Made To Play, in partnership con Fondazione Laureus Sport for Good Italia, il cui obiettivo è dare parità di opportunità nell’accesso allo sport a ragazzi e ragazze, concentrandosi su queste ultime che storicamente e culturalmente vedono un abbandono precoce dell’attività sportiva. Grazie alla collaborazione con tre organizzazioni sportive di calcio, basket e sport misti, al programma hanno preso parte circa 200 bambine e bambini di due scuole elementari e medie collocate in quartieri della periferia di Milano. L’impegno di Nike ha visto inoltre la pubblicazione della Guida per l'allenamento delle ragazze Made to Play: una risorsa gratuita pensata per fornire agli allenatori gli strumenti capaci di rendere lo sport divertente per le ragazze. Investendo nella formazione inclusiva di genere, si possono infatti creare ambienti di sport più inclusivi per le ragazze e, a loro volta, per i futuri responsabili del cambiamento.