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Benessere intimo e tabù: l’importanza di conoscersi e di saper chiedere aiuto

benessere intimo
02-10-2023
Quanto conosciamo bene il nostro corpo? Un'indagine sulla consapevolezza relativa al benessere intimo delle donne italiane ci fa riflettere
Nell'articolo:

Quanto bene conosciamo il nostro corpo? Che rapporto abbiamo davvero col nostro benessere intimo? La consapevolezza che abbiamo del nostro corpo e del nostro benessere è direttamente proporzionale alla nostra capacità di prenderci cura di noi, e per questo è molto importante.

Proprio su questi temi si concentra una ricerca che Alfasigma ha commissionato EMG Different, che si focalizza sul rapporto delle donne italiane con il loro benessere intimo, lavorando su un campione di 1000 donne tra i i 18 e i 65 anni.

Quanto ci conosciamo?

La ricerca si è concentrata principalmente nel capire quanto le donne italiane conoscano il proprio corpo, se provano imbarazzo a parlare di benessere intimo con medici o farmacisti, quali sono le abitudini e i comportamenti che si mettono in pratica in caso di fastidi o discomfort intimi. Ecco i principali punti che sono emersi:

  • C'è una carenza di consapevolezza sul corpo femminile: il 23% confonde vulva e vagina, mentre il 17% ritiene che la vulva sia interna e la vagina esterna.
  • Oltre la metà delle donne italiane è preoccupata per il proprio benessere intimo, in particolare le più giovani. I principali problemi sono bruciori, pruriti e irritazioni.
  • Il 45% delle donne non cambia le proprie abitudini di cura durante periodi stressanti, nonostante il benessere generale possa influire sul benessere intimo. Tuttavia, il 64% si adatta usando prodotti specifici.

Tra tabù e scarsa consapevolezza

Quando parliamo di benessere intimo, purtroppo molti danni sono creati proprio da una serie di tabù che sono davvero duri a morire. Se parlare del proprio benessere intimo è complicato, ecco che anche prendersene cura diventa più difficile, perché è come se si creasse un ostacolo anche alla conoscenza e alla condivisione di buone pratiche. Qualche esempio? Dalla ricerca di Alfasigma è emerso quanto segue:

  • 4 donne su 10 si sentono a disagio nel parlare del proprio benessere intimo. La reticenza è più alta tra le giovani.
  • Anche se la maggior parte delle donne conosce comportamenti dannosi per il benessere intimo, come indossare indumenti stretti o utilizzare salvaslip frequentemente, molte persistono in queste abitudini.

Come prendersi cura del proprio benessere intimo?

Ma quindi tirando le somme il bilancio è positivo o negativo? In definitiva, nonostante le preoccupazioni, il 96% delle donne considera il proprio benessere intimo come buono. Ma il 73% ha affrontato problemi in passato. Ma come ci si comporta in questi casi? Di fronte a problemi intimi, molte donne preferiscono aspettare piuttosto che intervenire immediatamente. In caso di necessità, la maggior parte si rivolge ai medici o specialisti. Lo fa il 72% delle intervistate - che si tratti di specialisti (44%) o di medici generici (28%), mentre la farmacia rimane chiaramente un canale fondamentale per l’acquisto di un prodotto che si conosce già (31%) o per chiedere un consiglio (per il 24% delle donne).

Tuttavia anche quando si chiede aiuto, sembra rimanere una sensazione di disagio: il 73% delle intervistate, infatti, non si sente a proprio agio a chiedere consiglio al farmacista, specie se di sesso maschile, perché considera la tematica imbarazzante e prova un senso di pudore. Tra queste, l’88% delle donne che reputa il benessere intimo cattivo o addirittura pessimo, la maggior parte delle donne in premenopausa (l’82%) e il 79% delle giovanissime (tra i 18 e i 24 anni), senza eccezioni tra grandi città o piccoli centri abitati.

I risultati della ricerca Meclon parlano chiaro: quando si tratta di benessere intimo, sono tre le cose fondamentali:

  • Conoscere il proprio corpo
  • Abbattere tabù e vergogne
  • Chiedere aiuto in maniera tempestiva
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