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Come capire se stai subendo del bullismo relazionale

Donna triste
Il bullismo relazionale è più comune di quanto pensiamo: i segnali da cogliere e cosa fare subito per uscirne (perché ti meriti molto di più!)
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Non esiste solamente la violenza fisica, ma anche la violenza psicologica che, purtroppo, può rivelarsi persino più subdola e difficile da contrastare. È quello che accade con il bullismo relazionale, una forma di abuso emotivo che può assumere differenti forme e può sfruttare varie modalità di manipolazione. Il risultato, comunque, è sempre lo stesso: ti senti sbagliata, spaventata e incapace di difenderti, schiacciata da un senso di colpa enorme di cui non riesci a liberarti.

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Cos’è il bullismo relazionale

Come anticipato il bullismo relazionale può assumere molte forme diverse, ma in generale comprende una serie di comportamenti che vengono utilizzati da un partner per controllare e manipolare l’altro. Si tratta di un vero e proprio atto di violenza, spesso così sottile che coglierne i segnali e agire di conseguenza diventa molto difficile.

Per capire se lo stai subendo c’è un modo semplice: cerca di ascoltare le sensazioni che provi. Come ti senti dentro la tua relazione? Se spesso hai la sensazione di non poter esprimere liberamente la tua opinione, se ti senti sbagliata, impotente, inadeguata e controllata, forse stai subendo una forma di bullismo relazionale. Di solito infatti un partner che porta avanti un abuso emotivo verso l’altra persona non perde l’occasione per disprezzarla e sminuirla, la fa sentire in colpa e costantemente sbagliata.

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I segnali da non sottovalutare

Come capire se stai subendo del bullismo relazionale? Ci sono alcuni segnali che puoi cogliere e che sono un campanello d’allarme importante.

  • Ti controlla

Il bullismo relazionale è caratterizzato da un desiderio di dominio irrazionale. Questo porta il tuo partner a esercitare un controllo continuo su di te. Ad esempio monitora la tua posizione, ti dà degli ordini, aspettandosi sempre che vengano soddisfatti oppure controlla le persone con cui esci o messaggi.

  • Ti umilia

L’umiliazione – sia pubblica che privata – è una forma di bullismo relazionale. Accade quando, durante un’uscita tranquilla con gli amici, lui non perde occasione per fare commenti sarcastici oppure battute, chiamandoti “idiota”, “inetta” o “stupida”. Prende in giro i tuoi difetti oppure svela dei tuoi segreti solo allo scopo di umiliarti e minare la tua autostima.

  • Ti rimprovera costantemente

Nel bullismo relazionale il “carnefice” tende a colpevolizzare e rimproverare il partner per coprire le proprie mancanze e nascondere un profondo senso di insicurezza. Ciò si traduce nel fatto che lui ti incolperà per qualsiasi problema, prendendosela con te, con scatti d’ira, quando le cose non vanno come vorrebbe, anche se non c’entri nulla.

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Le conseguenze

Il bullismo relazionale è difficile da contrastare e individuare soprattutto perché spesso usa forme subdole e sottili di manipolazione. Chi lo subisce il più delle volte si sente in difetto, si vergogna o, peggio ancora, crede di meritarsi tutto ciò, dandosi la colpa per il comportamento del partner. Il risultato? Si resta in silenzio nella convinzione che tutto passerà, prima o poi. Ma se il tuo partner ti umilia, ti prende in giro in modo pesante di fronte agli altri, facendoti sentire una nullità o riducendoti in lacrime, sappi che la situazione non migliorerà. In ogni relazione possono esserci alti e bassi, ma accettare in silenzio gli abusi emotivi è sempre un errore.

Certo, ammettere che qualcosa non va significa mettere in discussione la relazione che stai vivendo, ma è un passo necessario da fare per trovare la vera felicità. Potresti infatti accorgerti che la persona che hai accanto non ti ama affatto e che il rapporto che stai vivendo ti sta solamente facendo del male, scavando dentro di te una voragine e causandoti delle ferite emotive.

Le conseguenze del bullismo relazionale infatti sono piuttosto profonde e difficili da guarire. Questa forma di abuso emotivo può avere degli effetti negativi sulla tua personalità, portandoti a soffrire di disturbi del sonno e difficoltà a concentrarti, spingendoti a provare nei rapporti con gli altri spesso colpa, paura o vergogna. Per non parlare dell’autostima, annullata da anni o mesi di critiche, insulti e manipolazioni.

Come difendersi e uscirne

Ma c’è una buona notizia: difendersi e uscire da una relazione abusante dal punto di vista psicologico è possibile. Il punto di partenza è la consapevolezza. Inizia facendoti una semplice domanda: “Sono a mio agio e mi sento felice con questa persona?”. Se la risposta è “no” inizia a ragionare sulla tua relazione, prendendo consapevolezza di ciò che stai subendo. Il passo successivo è quello di chiedere aiuto. Confidati con le amiche oppure con i familiari, provando a spiegare come ti senti. L’importante è non chiudersi in sé stessi, ma trovare la forza di parlarne con qualcuno. Tenerti tutto dentro e reprimere le emozioni ti farà sentire solo peggio e potrebbe mettere a rischio la tua salute psicofisica. In seguito potresti iniziare un percorso di rinascita affidandoti a un professionista in grado di aiutarti a lavorare sul tuo vissuto emotivo e ad elaborare le emozioni.  

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