Anche se a volte, valutando ciò che si vede, può sembrare esattamente il contrario e anche se gli avvenimenti di ogni giorno sembrano non essere volti a questo, molte delle azioni che si fanno sono pensate e volte a far del bene. O per lo meno a non far deliberatamente del male. Come una sorta di intenzione a voler fare le scelte giuste, girando la propria bussola morale verso la direzione “buono” senza però tenere conto che il giusto o sbagliato è diverso a seconda delle persona che lo vive.
Ma cos’è ed esiste davvero questa bussola morale, questo indicatore che dovrebbe consentire di capire come agire, tenendo conto di chi si ha davanti, della situazione e dei valori giusti da seguire?
VEDI ANCHE LifestyleAutoempatia: quanto è importante e come ci salvaCos'è la bussola morale?
Se si cerca di definire in modo valido il termine bussola morale, la si può intendere come la capacità della persona di giudicare ciò che è giusto e sbagliato e di agire di conseguenza. L’insieme dei valori che dovrebbero guidare e indirizzare il processo decisionale di ciascuno, influenzando le proprie azioni e, in un modo o nell’altro, definendoci come persone.
Uno “strumento” interiore che ci indica la giusta direzione, attraverso uno standard oggettivo. E che permette, al di là di ogni soggettività, di capire cosa è giusto e cosa no, ma anche cosa è bene fare in generale anche se non è a proprio vantaggio.
Cosa influenza la bussola morale di una persona?
Un potere innato, secondo il dottor Todd Hall, che hanno tutti gli esseri umani fin dalla nascita, ma che può essere influenzato e condizionato dalle esperienze di vita di ciascuno, dall'ambiente in cui è cresciuti e da fattori esterni che possono influire sulle proprie emozioni e capacità di vedere la realtà.
Un mix di istinto e valori che sono stati insegnati da piccoli e che possono rafforzarsi o indebolirsi in base alle esperienze della propria vita. E che determinano la propria bussola morale via via che si cresce.
VEDI ANCHE LifestyleQuando il sesso ti coinvolge “troppo”: pro e contro dell’empatia sessualeCome usare la tua bussola morale
Uno strumento che, in ogni caso, dovrebbe permette di avere:
- capacità di determinare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato;
- agire in accordo con questa capacità.
E permettendogli di guidarci quando si prendono decisioni attraverso una serie di step:
- raccogliendo informazioni:
non basta ciò che si sa (o si pensa di sapere), per conoscere una situazione è necessario informarsi, sia attingendo dalla propria esperienza che da quelle altrui;
- valutando le informazioni,
sviluppando in base a queste una risposta che si adatti ai propri valori e che non causi danno altri;
- decidendo e agendo di conseguenza,
entrando in empatia con chi si ha davanti, ricordandosi che ogni nostra azione può influenzare sia noi stessi che gli altri e assicurandosi di prendersi i rischi, perseguendo ciò che la bussola morale vi ha indicato e difendendo il giusto.
Purché questo sia realmente obiettivo, privo di autogratificazioni o di azioni volte a proprio vantaggio, ma assicurandosi che la propria bussola morale punti verso la direzione che è davvero quella del bene al di là di ogni soggettività.