Mettere in scena le proprie emozioni, tutte le dimensioni della vita. Questo è lo psicodramma, un'opera reale in più atti nella quale i protagonisti sono gli attori del proprio vissuto. Far uscire tutto, vederlo con gli occhi degli altri e con le loro percezioni. Quella messa in pratica da questo tipo di terapia è una strategia efficace, che supera il trattamento individuale, spesso fallimentare.
Che cos'è, dunque, lo psicodramma? Non è altro che una rappresentazione teatrale della vita, nella quale si può cambiare il finale ma anche il canovaccio che si sta recitando. E sì, il punto di vista può sempre cambiare. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Psicodramma, di cosa si tratta
Lo psicodramma è una forma di psicoterapia efficace, che si basa sul modello della messa in scena. Le persone sono così chiamate a dimostrare teatralmente, nel vero senso della parola, tutte le dimensioni della loro vita. Il palcoscenico si apre così a sogni, fantasie, vissuti e ricordi di un gruppo eterogeneo che agisce secondo i principi di libertà e spontaneità.
Dagli studi condotti da Jacob Moreno, filosofo e psichiatra fondatore del metodo, è emerso come l’interpretazione scenica del proprio vissuto e il potervi drammatizzare sopra sia estremamente terapeutico. In questo modo, è possibile elaborare vari aspetti della propria esistenza, comprendendo e risolvendo i propri conflitti personali e quelli con gli altri.
Come funziona lo psicodramma
Si svolge, solitamente, come una terapia di gruppo. Uno dei componenti, quindi, è chiamato a scegliere colei o colui che metterà a disposizione il proprio vissuto da drammatizzare. Si decide anche il tema sui cui è necessario lavorare. Può trattarsi di un sogno, di un ricordo o di un’emozione. Il terapeuta, che assume il ruolo di conduttore del gruppo, è chiamato a guidare il protagonista mentre gli altri possono assumere diversi ruoli, che comunque sono tutti legati a persone significative della vita di chi si muove al centro del palcoscenico.
Attenzione però: durante la seduta, vengono usate tecniche molto diverse tra loro. Alcune di queste, prevedono anche la possibilità che ci si possa mettere nei panni di un altro, esprimendo i suoi pensieri e le sue emozioni. In questo caso, l’interprete si trova alle spalle del protagonista e parla per questo in prima persona.
Le tecniche dello psicodramma
Tra i tanti metodi applicati, troviamo la tecnica dello specchio. Un membro del gruppo, quindi, esprime ad alta voce quello che vede della persona che si trova di fronte, dando spazio a un altro punto di vista. I punti di forza di questo stratagemma sono molteplici ma uno le supera tutte: la possibilità della polifonia, la presenza di più voci e angolature che possono essere, potenzialmente, tutte diverse.
Tuttavia, la tecnica principale e applicata rimane quelle dell’inversione di ruolo, quella in cui l’uno si mette nei panni dell’altro. Una cosa sicuramente non facile da fare e scarsamente applicata nella vita di tutti i giorni che qui diventa un obbligo. È come guardare se stessi con gli occhi di un altro, riflettendo a fondo sul proprio vissuto e osservandolo da una prospettiva completamente diversa.
Perché è così efficace
Il più grande vantaggio dell’applicazione dello psicodramma è rappresentato dalla possibilità di agire sul qui e ora. L’emozione, il sogno e il ricordo sono portati al centro del palcoscenico e affrontati in un presente vivo, sono attualizzati e vissuti sul momento. Non solo vengono interiorizzati ma vengono rappresentati fisicamente attraverso il corpo, il movimento, la voce e l’interazione con le altre persone.
Le emozioni sono così vissute in maniera pura, senza venire mitigate dalla distanza temporale e questo avviene alla stessa maniera anche per il ricordo, che viene portato alla luce attraverso il racconto.
L’importanza dello spazio
Attraverso lo psicodramma, i ricordi vengono portati su una dimensione reale, su un campo che ancora non si era sperimentato. Ed è qui che lo spazio diventa fondamentale, com’è importante la maniera in cui si dispongono gli oggetti. Le emozioni sono infatti in grado di riaffiorare in modo diverso a seconda di com’è disposto quello che ci circonda.
Lo spazio non è solo simbolico ma indica la distanza e la vicinanza delle altre persone, che qui rappresentano genitori, partner, figli, amici e persone importanti per la tua vita. I dialoghi interiori sono portati all’esterno, sono messi in scena in un contesto rassicurante e privo di giudizio. Tutto è concesso: compreso quello che ti sei preclus* per paura di ricevere opinioni dagli altri.
Perché è importante cambiare ruolo
Non è solo importante esternare le proprie emozioni attraverso il dialogo e la rappresentazione, ma è altrettanto fondamentale calarsi nei panni di qualcun altro e vivere la sua vita. In questo modo si può vivere il dramma, sentendone tutte le emozioni, però con una visione dall’esterno.
La prospettiva cambia così radicalmente e non è più quella abituale e consueta. Ti aiuta a valutare il tuo comportamento in base a quello che sentono gli altri. Lo psicodramma ti permette di uscire da te stessa, anche per un solo momento, e calarti nella vita di un'altra.
Ad esempio, se hai l’abitudine di sbuffare e di essere scontrosa per tutto, allora puoi capire quanto può essere fastidioso se arrecato agli altri. L’obiettivo dello psicodramma è quindi quello di portare a una maggiore consapevolezza di sé e iniziare il processo di cambiamento.
Non solo. Sviluppa l’empatia, capacità fondamentale per “mettersi nei panni degli altri” e alla base di tutte le relazioni sane e durature.
La possibilità di riscrivere la storia
Non è detto che il copione debba essere esattamente identico al proprio vissuto. Mettere in scena la propria vita consente anche di cambiare le regole e di non raccontarle esattamente come sono accadute in passato. La storia si può riscrivere, modificando il finale con un altro punto di vista.
L’esperienza terapeutica dello psicodramma non è però la medesima per tutti. Non sempre si riesce a superare il blocco emotivo, quello che ti porta a rompere gli schemi e cambiare punto di vista. Il percorso è lungo, ma esteriorizzare le dimensioni della tua vita potrebbe essere il primo passo verso un grande cambiamento.