Si stima che una donna su due abbia sofferto di un’infezione del tratto urinario almeno una volta nella vita. Fra i maggiori indiziati per quanto riguarda gli agenti patogeni troviamo l’Escherichia coli, ma non si tratta dell’unica causa. Stile di vita, abitudini, senza contare le caratteristiche stesse dell’anatomia femminile, costituiscono fattori in grado di influenzare e peggiorare la cistite, un problema molto diffuso… e fastidioso. Ecco che diventa importante chiedersi, per la cistite, come curarla e prevenirla.
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Cistite: sintomi e tipologia
L’urgenza e al tempo stesso la difficoltà nel fare pipì insieme al forte dolore nella minzione ci comunicano un segnale fondamentale: nella sua fase acuta in genere la cistite ha sintomi inequivocabili. La cistite di origine batterica è un’infezione delle vie urinarie riconoscibile perché nelle urine verrà registrata la presenza di leucociti e nitriti, anche se nei casi di cistite cronica i sintomi permangono pur non essendovi batteri nelle urine.
Anche quello che con leggerezza viene definito “bruciore intimo” può essere un caso di cistite. Parliamo di quella che è nota come “cistite da luna di miele”, in questo caso provocata da un trauma di tipo meccanico. Invece, diverso è il caso della cistite interstiziale, una sindrome cronica associata a un’infiammazione che progressivamente tende a distruggere la parete della vescica rendendola ipersensibile.
Cura e prevenzione della cistite
Ma come curarla e prevenirla, la cistite? Un fattore poco considerato nella cura della cistite ha a che fare con il rilassamento del pavimento pelvico, che può avvenire attraverso differenti modalità e percorsi, dai massaggi a un allenamento come gli esercizi di Kegel, fino a terapie elettriche. Anche modificare le nostre abitudini è importante. Per esempio, lavorare in vista di una gestione più consapevole dello stress, così come sulle scelte in fatto di alimentazione, può attuare un cambiamento fondamentale per l’equilibrio biochimico dell’organismo, attuando un miglioramento nella nostra qualità di vita e nella gestione della sintomatologia.
Sapevi che zuccheri e lieviti possono influire negativamente sul nostro equilibrio corporeo? Limitarli può introdurre un’abitudine estremamente positiva, in grado di ridurre i fattori correlati alle infiammazioni. Stessa regola vale per l’igiene: attenzione all’uso eccessivo di detergenti o saponi troppo aggressivi, meglio limitarli a vantaggio di alternative più delicate o della semplice acqua. Nella vita quotidiana evitare cibi potenzialmente irritanti e, invece, assumere più acqua, frutta, verdura, probiotici aiuterà la salute della vescica.
Durante le fasi acute, parallelamente alla terapia farmacologica, bere molto dimostra di avere un effetto estremamente positivo per il trattamento della cistite perché assumendo acqua effettuiamo una sorta di lavaggio della vescica impedendo il ristagno e la proliferazione batterica. In questo senso anche seguire l’impulso, seppur difficile, di fare pipì sarà utile per il corpo.
Da secoli la tradizione erboristica conosce le virtù del tamarindo, prezioso per il suo potere antinfiammatorio e come protettivo delle mucose. Ottenuto dai semi dell'albero di Tamarindo, Tamarindus indica, un derivato come il xiloglucano rappresenta una delle soluzioni di origine naturale in grado di contribuire a ridurre la proliferazione delle infezioni batteriche e ripristinare le corrette funzioni corporee. Insieme a fonti vegetali come propoli e ibisco, preziosi per l’azione acidificante delle urine, può sostenere la funzionalità delle vie urinarie e aiutare il nostro corpo a superare i momenti di crisi ritrovando il benessere. Agire subito e gestire per tempo i sintomi della cistite affrontando il dolore sarà la nostra arma vincente, una vera rivoluzione per il corpo e la mente.