Diciamolo pure: fare le cose insieme agli altri è molto bello, ma farle da soli è davvero essenziale. No, non è un inno alla solitudine, ma un invito a ricordare quanto sia fondamentale coltivare la propria autonomia per stare bene, per comprendersi e per fare delle scelte libere e calibrate su ciò che siamo.
Nel suo significato più essenziale, l'autonomia è ciò che permette a ognuno di noi di muoversi, agire e camminare in direzione di quelli che sono i propri valori personali, i propri interessi e le proprie passioni. L'autonomia personale, però, è molto più di questo. Ed è per questo che non esiste un cammino unico per accrescerla e nutrirla.
VEDI ANCHE LifestylePerché la solitudine ci fa così pauraL'importanza dell'autonomia personale
Guardiamo un attimo alla parola autonomia: viene dal greco αὐτός [stesso] e νόμος [legge]. Il suo significato letterale, dunque, sarebbe "autogoverno" e, in effetti, il suo senso è tutto lì. Se guardiamo a noi stessi, ai nostri sentimenti, alle nostre emozioni, ai nostri confini interiori e a tutto ciò che costruisce la nostra personalità, non è azzardato paragonarci a dei mondi che hanno imparato a regolarsi e calibrarsi con il passare del tempo.
L'autonomia personale, di conseguenza, è ciò che detta le nostre "leggi", attingendo alle nostre attitudini, alle nostre competenze, alle nostre esperienze e alla nostra capacità di ragionare. Fin qui, tutto chiaro. Ma perché, allora, è così difficile coltivarla e come mai non tutte le persone si possono definire davvero autonome?
L'autonomia e i suoi limiti
Partiamo dal vero "problema": nessuno di noi nasce autonomo. Da neonati e da infanti dipendiamo dai nostri genitori (che ci influenzano in molti modi), da preadolescenti e adolescenti iniziamo a plasmarci in relazione ai comportamenti dei coetanei e, da adulti, ci ritroviamo ad avere a che fare con le aspettative degli altri, siano essi colleghi, amici, parenti o datori di lavoro.
In più, l'essere umano è in generale una specie sociale, che tende a dipendere dalle sue relazioni e a dare loro un valore estremamente elevato, al punto, talvolta, da perdersi e da non riuscire più a distinguere il benessere del singolo dal benessere collettivo. Ciò può essere un problema, perché porta a casi estremi come dipendenza affettiva e codipendenza. Che fare, dunque?
Migliorare l'autostima per coltivare la propria autonomia
Non è facile, ma il primo passo per coltivare la propria autonomia è migliorare l'autostima. Autonomia e autostima sono estremamente connesse e si legano a doppio nodo al rispetto di sé. Essere autonomi, infatti, significa conoscere sé stessi, sapere quanto si vale, avere contezza di quali sono i propri limiti ed essere consapevoli del valore delle proprie idee per percorrere una strada propria, senza influenze esterne.
Chiaramente, coltivare la propria autonomia non implica l'assenza di confronto con gli altri, né l'ancorarsi a posizioni rigide: significa, invece, avere la capacità di comprendere quando ciò che è nostro va tutelato e difeso, quando va ammorbidito e quando, invece, può scendere a compromessi o cambiare.
VEDI ANCHE LifestylePerché passare del tempo da sola è essenziale per la tua salute mentaleCinque buone abitudini per coltivare l'autonomia
Come abbiamo già detto, non esistono dei trucchi o dei percorsi unici per coltivare la propria autonomia. Il motivo è molto semplice: ognuno di noi ha una vita, una storia, delle esperienze uniche. Tuttavia, ci sono delle buone abitudini che, per altro, hanno effetti positivi sulla psiche e che sono adatti a tutti. Eccole di seguito.
- Meditazione ed esercizi d'accettazione
Non ci stancheremo mai di dirlo: fare meditazione è davvero essenziale per il benessere psicologico e fisico. E sì, aiuta anche a coltivare l'autonomia, perché nel corso delle sessioni di meditazione si impara ad accettare ciò che siamo, ciò che desideriamo e ciò che preferiamo, senza giudicarlo sbagliato e imparando a usare i modi e le parole giuste per trasmetterlo agli altri.
- Sfide pratiche d'autonomia
Un altro ottimo modo per coltivare la propria autonomia è... inseguirla. A cadenza regolare può essere utile imparare a fare da soli qualcosa che generalmente gli altri fanno per noi, o iniziare ad analizzare più criticamente delle situazioni che prima ci limitavamo a "subire".
- Mettersi alla prova con i cambiamenti
Anche i cambiamenti sono un modo per rafforzare la propria autonomia. Certo, non è facile: la paura del cambiamento è molto diffusa e, per certi, versi, è fisiologica. Eppure, cambiare qualcosa della propria routine o fare delle scelte fuori dagli schemi è proprio ciò che serve per essere più autonomi e per riscoprirsi in grado di prendere delle decisioni che prescindono dal parere o dalle idee altrui.
- Cercare opportunità
Uno dei peggiori nemici dell'autonomia (e dell'autostima) è fossilizzarsi, rimanere fermi nella stessa posizione o nello stesso stato a tempo indeterminato, senza alcuna possibilità di muoversi. È per questo che in tutti i campi (lavorativo, relazionale, personale) occorrere sempre cercare nuovi stimoli per mettersi in gioco, imparare qualcosa di nuovo e fare nuove conoscenze.
- Migliorare le proprie abilità
Infine, anche migliorare le proprie abilità è un modo per coltivare la propria autonomia. Sapere di star affinando specifiche conoscenze o di star avanzando nei campi che ci appassionano può farci capire che siamo in grado di fare da soli molto più di quanto pensiamo.
Raggiungere l'autonomia personale: un traguardo ambizioso
Chiaramente, non c'è nulla di semplice. L'autonomia personale è un obiettivo davvero molto ambizioso e mentre per alcuni è più facile essere autonomi, per altri il cammino può essere ostico. Di certo, è importante ricordarsi che non dipendere in toto dagli altri e saper muoversi da soli nel mondo, fieri delle proprie idee, è qualcosa per cui vale e varrà sempre la pena combattere.