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7 cose che puoi fare per dimostrare a qualcuno che sei davvero dispiaciuta

chiedere scusa
Il dispiacere per un’azione compiuta non è sempre facile da dimostrare, ma ci sono degli atti concreti con i quali possiamo convincere la persona ferita che le nostre scuse sono sincere.
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Dimostrare di essere dispiaciuta è il minimo che puoi fare quando hai ferito qualcuno, ma spesso è difficile farlo e non sai come comportarti. Un semplice “mi dispiace” non è abbastanza quando abbiamo fatto del male a qualcuno nel profondo, ma le parole non vengono fuori facilmente, o non sono quelle giuste. La parte ferita si può domandare se pensi davvero ciò che stai dicendo, specie se non sembri sincero.

Spesso le parole hanno bisogno di azioni aggiuntive per essere più concrete e credibili. Chiedere scusa è una cosa, ma l'altra persona sa davvero che ti dispiace? Vediamo cosa fare per dimostrare concretamente di essere dispiaciuti.

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Ascolta senza interrompere

Fornire spazio alla persona ferita per esprimere i propri sentimenti e le proprie frustrazioni senza interromperla è importante. Solitamente una persona ferita vorrà parlare con te, e spiegarti cosa hai fatto, cercando di capire le motivazioni. Lasciala parlare, e solo quando sarà il tuo turno rispondi. Mantieni il contatto visivo e prestale tutta la tua attenzione. Trattieni le reazioni difensive, potresti peggiorare la situazione cercando di giustificarti senza ascoltare cosa ha da dire. Sii aperta alle critiche, accettale se sono giuste, e solo dopo rispondi se senti di essere stato fraintesa.

Ammetti nello specifico cosa hai sbagliato

È facile chiedere scusa, ma molti di noi non sono in grado di ammettere cosa hanno sbagliato, o dirlo a voce alta, apertamente, mettendo da parte l’orgoglio. Durante il dialogo indica chiaramente quali comportamenti o parole hanno portato a questa situazione invece di sorvolare sui dettagli, e chiedi scusa per l’azione precisa che hai commesso. Assumiti la responsabilità senza trovare scuse riguardo a circostanze attenuanti, altrimenti sembreranno scuse false e non sentite. Non sei tu a dover avere l’ultima parola durante questo confronto.

Dimostra empatia

Far capire alla persona ferita che capiamo il suo punto di vista e perché i suoi sentimenti sono stati lesi dalle nostre parole o azioni è il passo più concreto. Quello che hai fatto o detto può colpire ogni persona in modo differente, ed è giusto dar peso alla reazione dell’altro. Falle sapere che capisci esattamente perché è rimasta turbata, imbarazzata o si è sentita sminuita dalle tue azioni. Mettiti nei suoi panni con empatia, e non con l’accondiscendenza di chi ascolta solo per cavarsi da un impiccio.

Se l’altra persona ha bisogno di sostegno in questo momento non sottrarti, sii presente e comprensiva.

Fai sinceramente ammenda

Fare ammenda significa anche impegnarsi a risolvere le cose, specie quando l’offesa è stata grave. Prenditi la responsabilità delle tue azioni e chiedi cosa puoi fare per sistemare le cose. Riconosci la tua colpa, impegnati per sistemare la relazione corrotta dalla tua grave azione, insomma trova un modo per farti perdonare e rimettere insieme i pezzi di un puzzle che tu stesso  hai smontato.

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Modifica il tuo comportamento futuro

Fornisci rassicurazione delineando i modi esatti in cui intendi evitare che questa situazione si ripeta, quindi attieniti a tali cambiamenti. Impara ad essere più empatico, leale, meno tossico nelle parole e nei gesti: essere sinceri non significa dire tutto ciò che ci passa per la testa a chiunque, non rispettando la sensibilità degli altri. Impara a riconoscere i punti deboli di chi hai accanto, capendo dove evitare insistere, di cosa non parlare per non urtare la loro sensibilità, e cosa potrebbe ferirli anche se non è tua intenzione farlo.

Effettua il check-in in modo proattivo

È tuo compito, ma sarebbe meglio dire premura, rivolgiti periodicamente alla parte ferita per vedere se sta ancora soffrendo, invece di ignorare le conseguenze che le tue azioni possono arrecare nel tempo. Certamente parliamo di ferite profonde causate da azioni gravi, tutto va commisurato a quanto accaduto. Ma lo sai che spesso qualcuno ti dice che va tutto bene e che sta bene anche se non è così? Controlliamo nel tempo che il problema sia stato superato, e che ciò che abbiamo fatto non continui a gravare sull’animo dell’altro.

Accetta il lungo processo del perdono

Devi comprendere che il perdono e la ricostruzione della fiducia si dipanano nella sequenza temporale della persona ferita, non nella tua, rispettando i suoi tempi e non quelli che tu ritieni essere giusti (e che spesso sono fin troppo brevi). Alcune ferite richiedono molto tempo per guarire, e devi accettarlo, le tue scuse non determinano una immediata risoluzione della vicenda.

La prossima volta che il tuo "mi dispiace" non sarà all'altezza di ciò che è successo, ricorda che riparare una situazione o un rapporto danneggiato, richiede lavoro e impegno, soprattutto da parte tua. Pronunciare semplicemente le parole non è sufficiente: devi sostenerle con azioni coerenti.

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