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Esiste un modo per riuscire a distaccarsi dalle preoccupazioni?

Superare le preoccupazioni
15-09-2023
Distaccarsi dalle preoccupazioni può risultare difficile, l'ansia è un nemico arduo da sconfiggere. Per questo ci sono degli step importanti da seguire, per vivere in serenità.

Riuscire a distaccarsi dalle preoccupazioni non è spesso semplice, anzi, può essere uno degli ostacoli principali al nostro benessere psico fisico. Rimuginare sulle cose, specie quelle negative, crea ulteriore stress, in situazioni già problematiche, si tratti di lavoro, salute o sentimenti. Da riflettere a preoccuparsi il passo è spesso breve, e non ci accorgiamo che stiamo solo arrecando ulteriore disagio alla nostra quotidianità, convinti, anzi, che quella sia l’unica soluzione.

Come fare, dunque, ad allontanare le preoccupazioni, e vivere in maggiore serenità? Ecco una serie di consigli che possono tornare utili.

Perché distaccarsi dalle preoccupazioni

Ansia e preoccupazioni sono due nemici letali per il nostro benessere. Entrambe possono diventare croniche, infrangendo ogni possibilità di una vita serena. Questo perché provengono da questioni quotidiane che sì, possono capitare a tutti, ma alle quali alcuni di noi reagiscono in maniera eccessiva, costruendo una barriera di pensieri negativi che impedisce di respirare.

Per questo è essenziale distaccarsi dalle preoccupazioni che, badate bene, non significa ignorare i problemi, ma saper vivere la nostra quotidianità senza sentire continuamente il peso di qualcosa che “potrebbe” andare male.

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I primi step per distaccarsi dalle preoccupazioni

I primi passi sono sempre quelli più importanti: prima di tutto dobbiamo imparare ad affrontare i problemi, e cercare di trovare una soluzione nell’immediato, altrimenti ci sommergeranno. Questo va fatto cambiando la propria mentalità, da passiva ad attiva: noi siamo i protagonisti della nostra vita e del nostro destino, e se non facciamo nulla per cambiarlo è inutile rimuginare sugli scenari più avversi.

Il lavoro da fare su noi stessi è intenso, non ci prendiamo in giro, e spesso abbiamo bisogno di un esperto che ci guidi, ma facendolo possiamo iniziare a vivere le preoccupazioni in maniera più neutrale, come qualcosa che sì, va superato, ma che non ci toglie ogni possibilità di essere felici.

Il ricorso alla meditazione

Uno dei modi più comuni per ridurre le preoccupazioni è quello di ricorrere alla meditazione e altre pratiche come lo yoga, e in generale attività fisiche che ci permettano di buttare fuori la negatività e lo stress. L’impegno attraverso tecniche mentali e fisiche, che aiutano il rilassamento, riducono i fattori di ansia, poiché ci permettono di essere più positivi o semplicemente di concentrarci su altro.

Tenere un diario

Sembra un rimedio comune a molti problemi e resta intramontabile: tenete un diario dei vostri pensieri. Mettere nero su bianco le preoccupazioni serve non solo a cacciarle fuori, ma anche ad analizzarle e vederle da un’altra prospettiva. Un necessario distacco può mostrarci come, alle volte, stiamo esagerando, e l’ansia stia prendendo il sopravvento.

Il diario, che sia fisico o digitale, sarà la vostra coperta di Linus, il vostro salvagente quando sentite che il malessere inizia a salire in modo eccessivo: fermatevi, prendetevi del tempo per voi, scrivete ciò che provate, perché sta succedendo, dove vorreste essere in quel momento.

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Il dialogo come cura alle preoccupazioni

Alle volte l’ansia è creata anche dalla solitudine: quando siamo soli, non abbiamo nessuno con cui parlare, siamo sopraffatti dalle preoccupazioni perché non abbiamo valvole di sfogo o, più comunemente, non abbiamo altro a cui pensare.

Parlare con qualcuno calma lo stress, i nervi e le ansie. È un modo per razionalizzare le paure, perché il confronto ci aiuta a capire quanto sono reali o possibili, e quanto, invece, solo frutto della situazione difficile che stiamo attraversando.

Il dialogo, inoltre, può aiutare a ridurre i livelli di preoccupazione perché ci liberiamo dai pensieri che affollano la nostra mente, parlando di altri argomenti. È importante anche perché, non sottovalutiamolo mai, questo malessere ci allontana anche dalle persone, facendoci chiudere in noi stessi. Dunque, comunicare con un'altra persona può aiutarci a sentirci meno soli e ad avvertire di essere ascoltati e visti, proprio perché la solitudine è alla base di molte delle nostre preoccupazioni più comuni. Un ostacolo, se si ha un aiuto, si supera più facilmente.

Accettare le difficoltà

Un passaggio che spesso si dimentica, e che ci fa sentire vittime della nostra vita, è che tutti (ma proprio tutti!) dobbiamo affrontare difficoltà, problemi, ansie e preoccupazioni. Non dobbiamo pensare sempre di essere più sfortunati degli altri, di essere i soli a dover affrontare le insidie che ogni giorno la vita ci prospetta. Dobbiamo accettare le difficoltà come qualcosa di normale, e come tale, di superabile.

Le preoccupazioni non possono condizionare il nostro benessere, perché accettandole riusciamo spesso anche ad affrontarle. Nulla ci deve impedire di vivere la nostra vita: i problemi, lavorativi, familiari, sentimentali e purtroppo di salute, esistono, ma non devono essere considerati penalizzanti, e ridurre le nostre giornate a un affanno timoroso di come affrontarli.

Solo accettando le difficoltà possiamo lavorarci sopra: crediamo in noi stessi e nelle nostre forze, e se necessario chiediamo aiuto, non stigmatizziamoci da soli. Infine, dobbiamo capire che le preoccupazioni sono pensieri, e i pensieri sono parole, non fatti: per quanto grave possa essere una situazione, lasciamola tale, non la ingigantiamo caricandola delle nostre ansie pregresse.

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