Gestire il rancore non è sempre facile: potremmo imporci di perdonare qualcuno che ci ha ferito, o anche credere di averlo fatto, ma superare un tradimento è sempre difficile, sia che si tratti di un partner, di un'amica o di un membro della nostra famiglia.
Tuttavia imparare a gestire questo sentimento e perdonare è fondamentale per superare quello che potrebbe essere stato un vero e proprio trauma e ritrovare il benessere fisico, emotivo e spirituale, rendendoci pronti e aperti ad accogliere il bello che la vita ha ancora da offrire.
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Essere feriti da qualcuno, in particolare da una persona che credevamo ci amasse e di cui ci fidavamo, può causare molta rabbia, tristezza e confusione, tanto che le frasi di scuse potrebbero non bastare. Nel momento in cui però coltiviamo rancore e ci soffermiamo su sentimenti negativi, permettendo loro di prevalere su quelli positivi, ci ritroviamo a sprofondare nell'amarezza con conseguenza molto negative sull'umore e sulla nostra vita in generale, oltre che sui rapporti.
In particolare, portare rancore ha effetti molto negativi sulla nostra mente e potrebbe farci portare rabbia e negatività anche nei rapporti nuovi, impedirci di godere del presente, cadere in uno stato di depressione e ansia o addirittura rompere o rovinare rapporti preziosi solo per il timore di essere feriti di nuovo.
Non è facile, ma imparare a gestire il rancore e i sentimenti negativi è possibile basta seguire alcuni semplici consigli. Innanzitutto è bene imparare a riconoscere il valore del perdono e il senso di pace che potrebbe portare, sempre però analizzando con calma la situazione e capendo se chi ci ha fatto male se lo merita.
Imparare a perdonare è fondamentale per imparare a lasciarsi indietro il rancore, la frustrazione e la rabbia. Certo, è facile a dirsi, ma difficile da mettere in pratica. A volte infatti quando qualcuno ci ferisce, questo ci traumatizza e turba al punto da restarci dentro. Riuscire a dimenticare questa sensazione dolorosa e traumatica non è semplice, ma è possibile e doveroso se vogliamo davvero tornare a essere felici.
Anche i gruppi di sostegno o un percorso terapeutico possono portare molti benefici, aiutandoci a riconoscere le nostre emozioni riguardo al male che ci è stato fatto e il modo in cui esse influenzano il nostro comportamento, lavorando per lasciarle indietro.
VEDI ANCHE LifestyleIl risentimento ci avvelena: ecco come guarirlo e stare meglioInfine è importante farsi coraggio e abbandonare il ruolo della vittima: questo è cruciale per riprendere il controllo sulla propria vita e liberarsi del controllo che chi ci ha ferito ha avuto su di noi. Un percorso anche quotidiano dedicato all'autoanalisi ci può aiutare a identificare questi pattern comportamentali e correre subito a porvi rimedio.
Il rischio a volte è anche quello di cadere nella trappola della vittimizzazione secondaria, ovvero quel fenomeno per cui la vittima di un trauma rivive le condizioni di sofferenza a cui è stata sottoposta, tanto da venire scoraggiata a parlare della sua situazione di sofferenza, o persino a cercare aiuto.
L'aspetto positivo dell’autoanalisi è che consente di osservare una situazione sotto un nuovo punto di vista, più neutrale e oggettivo. Di fatto aiuta a comprendere che spesso le cose sono molto più semplici di quanto si creda e che molti pensieri negativi contribuiscono solo a renderci infelici, spesso senza motivo.
Cosa fare se non riusciamo a perdonare
Esistono dei casi in cui perdonare è impossibile e bisogna imparare a gestire il rancore e conviverci, e per non rimanerne schiacciati. Anche perché questo sentimento fa male più a noi che alla persona che ci ha ferito.
Decidere di non perdonare qualcuno che ci ha feriti è un atto molto forte, una presa di posizione dura che va affrontata con molta cognizione di causa, in quanto se non gestita bene potrebbe avere conseguenze pesanti sulla nostra sfera emotiva e sulle relazioni presenti e future.
Gestire il rancore vuol dire accettarlo e imparare a non dargli il controllo della nostra mente; per farlo bisogna imparare a praticare l'empatia e molti esperti concordano che anche praticare il journaling, ovvero scrivere un diario e meditare potrebbero aiutare a gestire la situazione e a farci concentrare solo sugli aspetti positivi e sulle relazioni di valore che abbiamo.
Un altro metodo per tenere a bada il rancore è quello di scrivere una lettera, dicendo a questa chi ci ha ferito tutto quello che pensiamo di lui o lei, liberandoci di tutti i sassolini nella scarpa ed esprimendoci liberamente senza filtri. La lettera ovviamente non andrà spedita, ma distrutta, per lasciare andare con lei tutta la negatività.
Provare risentimento è dannoso per la salute perché ci divora e fa soffrire, mettendo in secondo piano e avvelenando anche i sentimenti positivi e, quindi, la nostra felicità.