Se per alcune persone pronunciare la parola “no” è un gesto semplicissimo, per altre è una vera e propria impresa. Non sempre, è una cosa buona e giusta: anzi, spesso, l’essere troppo disponibili non è affatto sano. Per questo, se anche tu appartieni al gruppo di coloro che finiscono con il cedere sempre al sì, dovresti proprio cambiare rotta: è arrivato il momento di imparare a dire no.
Se non inizi a mettere dei paletti e a darti dei limiti, rischi di venire travolta e di non riuscire più né a far fronte agli impegni presi né a occuparti di te stessa e degli altri tuoi affetti. Qualche rifiuto non compromette i rapporti ed è necessario per stare meglio. Ecco da dove partire.
VEDI ANCHE LifestyleChe cos’è la sindrome della brava bambina (e come se ne esce)Essere troppo disponibili non è sano
Probabilmente non ci hai mai pensato in questi termini, ma quella di dire no è una capacità essenziale per stare meglio. Declinare un invito, non rispondere all’ennesima chiamata dell’amica egocentrica, rifiutarsi di occuparsi di un progetto al posto di un collega non significa per forza che siamo egoiste, svogliate, indifferenti, “cattive”.
Ci sono situazioni e situazioni. Forse rifiutare il tuo appoggio, emotivo e/o concreto, a qualcuno che ami e che è davvero in difficoltà non è eticamente corretto. Ma non è un atteggiamento da condannare a priori: se anche tu stai attraversando un momento delicato, se sei travolta dagli impegni e dalle richieste, se non ce la fai, non dovresti accollarti i pesi degli altri. Altrimenti rischi di affogare.
A maggior ragione, dovresti imparare a dire no senza sensi di colpa quando la richiesta arriva da persone che tendono sempre a chiedere molto e a dare poco, che hanno una vasta rete di sostegni cui rivolgersi, che non sono veramente in difficoltà. Qualche rifiuto ti aiuta a ricaricarti, a recuperare energie e fiato, e a essere maggiormente empatica e di supporto la volta successiva.
Se ancora non ti abbiamo convinta ecco quattro strategie da mettere in atto subito per imparare finalmente a dire i giusti no.
1. Cambia punto di vista
Se vuoi imparare a dire di no devi innanzitutto provare a cambiare punto di vista. Devi smettere di pensare che sia necessario dire sempre di sì per piacere agli altri, essere accettata e approvata, risultare simpatica, avere degli amici. Il bisogno di approvazione costante non puà che penalizzarti.
Dire di no non equivale a farsi terra bruciata attorno. Al contrario: se dici i giusti sì e i giusti no ti fai riconoscere e apprezzare per ciò che sei, fai capire i tuoi bisogni e i tuoi gusti, attiri persone che ti ameranno per la tua unicità, non dovrai più fingere, ti sentirai più libera e completa.
Il primissimo passo del tuo nuovo percorso di apprendimento, dunque, consiste nell’adottare una nuova visione e nel prendere coscienza dell’importanza dei rifiuti. Smetti di sentirti in colpa a ogni diniego e sii fiera quando ti neghi a qualcuno che non ti merita e ti metti al primo posto. Non avere paura del giudizio.
2. Fai una to do list
Fai una lista delle tue priorità e chiediti quali sono le incombenze di cui puoi occuparti in un secondo momento: sicuramente non è tutto urgente. Impara a dire un no temporaneo a quelle attività che puoi rimandare.
È fondamentale anche che individui i compiti che puoi demandare agli altri. Non spetta sempre a te correre dall’amica lasciata dal fidanzato, rispondere a ogni richiesta del cliente o pulire casa: puoi farti aiutare! Ci sono sicuramente tante persone che sarebbero felici di darti una mano: devi solo permettere loro di farlo. Fare tutto da soli è impossibile. Inoltre, il confronto è utile e fa crescere.
Per imparare a dire no, quindi, devi fare ordine nella tua vita, togliere ciò che puoi togliere e lasciare spazio alle cose veramente importanti.
3. Liberati dei pesi non tuoi
Per imparare a dire di no puoi anche fare questo semplice esercizio. Prova a porti queste domande: “sto portando dei pesi di cui potrei liberarmi?”, “che cosa mi pesa nella mia vita?”, quindi scrivi tutte le risposte su un foglio. Poi passa in rassegna la lista che hai scritto.
Probabilmente, ci sono dei pesi che puoi restituire al mittente: per esempio, le aspettative dei tuoi genitori o del tuo partner, le richieste eccessive delle tue amiche, i condizionamenti che arrivano dall’esterno, le pretese disfunzionali. E sicuramente ci sono dei pesi che puoi lasciare semplicemente a terra.
Cerca di liberarti di questi pesi non tuoi: ti sentirai più leggera e libera.
4. Prepara delle frasi “tipo” da usare nei momenti critici
Rifiutare qualcosa non vuole dire essere maleducati. Non se lo fai nel modo giusto. Non limitarti, quindi, a dire un no secco, ma sii sempre cortese e gentile. “Mi spiace, ma non riesco proprio. “No, grazie, ho già un altro impegno”, “sei molto gentile, ma non posso” sono tutte frasi perfette.
Preparati anche una serie di espressioni cortesi ma ferme, da usare all’occorrenza. Qualche esempio? “Ci penserò e ti farò sapere”; “è una buona idea, ma non so se potrò essere dei vostri”; “questa volta non penso di farcela, magari la prossima”. Così non rischierai di farti cogliere impreparata e di andare nel panico.
Anche il tono della voce è importante: prova a essere dolce, ma ferma.