Ognuno di noi ha dei bisogni e delle necessità e queste, molte volte, riguardano la protezione del proprio spazio personale. Esattamente come per se stessi, però, anche chi si ha vicino ha le stesse necessità, e imparare a rispettare i confini posti dagli altri è un tassello fondamentale per poter convivere serenamente con chi si ha intorno.
Secondo l'American Psychological Association, infatti, i confini non solo altro che limiti che le persone pongono per proteggersi a vari livelli: da un'attività, una situazione, una persona o all’interno di una relazione. E possono essere sia di tipo fisico, emotivo, intellettuale, spirituale, finanziario o relativi al tempo, allo spazio e perfino all'energia.
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Di fatto, quindi, segnare dei limiti e stabilire dei confini, è il modo che si usa per indicare a chi si ha di fronte le cose di cui si ha bisogno, per esempio:
- come si preferisce comunicare;
- come si vuole essere trattati;
- quanto si è disposti a partecipare alle attività
- come si vorrebbe essere toccati e come è bene parlarci;
- cosa si ritiene accettabile e cosa no;
- ecc.
Una serie di linee guida su come e cosa fare quando si è con una determinata persona per non causargli emozioni negative o disagio.
Come imparare a rispettare i confini degli altri
Ecco perché, così come si vuole che gli altri facciano con noi, è assolutamente importante rispettare i confini degli altri. Ed è altrettanto importante imparare a farlo se non ci viene naturale. Come? Per esempio attuando una serie di comportamenti e/o attenzioni utili a rispettare questi confini senza nessuna complicazione né per chi li ha imposti né per se stessi.
Per esempio, per imparare a rispettare i confini degli altri è bene:
- comunicare
Chiaramente con chi si ha davanti, capendo esattamente fino a dove si può arrivare e dove sono i confini della stessa. Se per farlo avete la necessità di chiedere esplicitamente, fatelo. Meglio una domanda in più che un comportamento che non è ben accetto;
- prestare attenzione ai segnali non verbali:
Oltre alle parole è importante tenere in considerazione anche i segnali non verbali, come il tono della voce la gestualità o il linguaggio del corpo. Tutti fattori che possono aiutare a valutare la comfort zone di chi si ha davanti.
- accettare i no come risposta:
Se qualcuno dice di no, è no, e vi sta indicando il confine da non superare in modo molto chiaro. Vi basta rispettarlo.
- Ricordare che ognuno è diverso
Bisogna ricordare che le vostre esigenze non sono quelle dell’altro, ma che ognuno è diverso e merita rispetto nella sua diversità, anche in fatto di limiti;
- non prenderla sul personale:
Un limite non è stabilito per voi o contro di voi, ma nasce per chi l’ha stabilito e a suo favore. Nulla di personale, quindi, ma un aiuto che ci si auto dona;
- rispettare l'autonomia
Va rispettata l'autonomia degli altri e la possibilità di compiere e vivere i propri errori senza intervenire;
Infine è fondamentale imparare anche a gestire al meglio le proprie emozioni una volta che si si trova di fronte a un limite che ci hanno imposto, cercando di capire ed elaborare ciò che si prova e provando a comprendere le ragioni di quello stop. Magari discutendone insieme. Ma sempre ricordandosi che rispettare i confini degli altri, renderà molto più semplice il far rispettare i propri, vivendo serenamente e in armonia con chi si ha davanti.