Non colpevolizzarti: l’attenzione non è fatta per durare a lungo. Tuttavia, esistono alcune strategie che ti aiutano a migliorare la concentrazione e a vivere con più consapevolezza il presente
Quante volte ti capita di “perderti” nei tuoi pensieri mentre qualcuno ti sta parlando o di leggere un libro senza registrare nemmeno una parola? Quanto spesso ti distrai mentre stai lavorando o studiando? Migliorare la concentrazione a volte sembra una vera e propria missione impossibile.
Non preoccuparti: non sei certo la sola ad avere problemi di distrazione. La nostra attenzione, infatti, non è strutturata per resistere a lungo. Ma questo non deve diventare un alibi, anche perché migliorare la concentrazione è possibile mettendo in campo piccole strategie concrete.
Se ti rendi conto di avere delle difficoltà oggettive a rimanere focalizzata a lungo, rimboccati le maniche e agisci di conseguenza: la disattenzione, se eccessiva, può causarti non pochi grattacapi, tanto nella vita relazionale quanto in quella professionale. Ecco alcune strategie utili per cambiare la situazione.
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Nella filosofia orientale, la nostra attenzione è descritta come una scimmietta impazzita, che non riesce a stare ferma e salta continuamente da un ramo all’altro. In effetti, si tratta di una capacità che non può essere mantenuta a lungo. A maggior ragione in certi periodi, in cui magari siamo particolarmente stanchi, impegnati o l’abbiamo già sfruttata molto. Ma correre ai ripari non è impossibile.
Il primo consiglio per migliorare la concentrazione ti sembrerà banale, ma è davvero la base da cui partire: una migliore consapevolezza. È importante che tu ti renda conto che non è affatto vero che si tratta di un qualcosa di continuativo. È esattamente il contrario.
Accettare questo dato di realtà ti aiuterà a essere più indulgente con te stessa e a smettere di pensare di essere sbagliata o incapace: non è colpa tua se ti distrai facilmente, quindi, impara a perdonarti quando perdi il filo. Anche perché se ti arrabbi o colpevolizzi non fai altro che spostarti ulteriormente dal vero focus.
2. Sperimenta la meditazione
L’attenzione è come un muscolo: va continuamente allenata. Uno dei modi migliori per farlo è attraverso la pratica meditativa. Si tratta, infatti, di un’attività che ti insegna a concentrarti sul qui e ora, chiudendo fuori tutto il resto.
Grazie alla guida mentale, a determinate parole, al respiro, alla consapevolezza corporea, la meditazione ti permette di stare nel momento presente, senza divagare con la mente e senza lasciare spazio a pensieri e preoccupazioni. E se durante la pratica ti distrai, non preoccuparti: è normale. Anche in questo caso perdonati, respira e ricomincia dal principio.
Esistono varie tecniche di meditazione. Provane alcune, così da individuare quella tagliata su misura per te: cerca di trovare un piccolo spazio ogni giorno o almeno ogni settimana per meditare. Ne trarrai grande giovamento.
3. Sì anche alla mindfulness
Per migliorare la concentrazione è di grande aiuto la mindfulness, una pratica che consiste nel prestare attenzione al presente con intenzione e curiosità e in modo non giudicante, ma anzi con completa accettazione.
Questa disciplina ti insegna a vivere ogni momento in tutta la sua profondità, rendendo lo spiacevole più piacevole. Concentrandoti su ciò che sta accadendo in quell’esatto istante ricevi nuovi input, che vanno a rinfrescare i tuoi pensieri e portano linfa vitale al tuo cervello.
In questo modo, inoltre, lasci andare le preoccupazioni, i sensi di colpa, i pensieri ansiogeni, i pregiudizi. Di conseguenza, la tua mente è più leggera, libera e sgombra e può concentrarsi su ciò che è realmente importante.
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Ecco un altro consiglio che può sembrarti scontato e superfluo e che invece è indispensabile per migliorare la concentrazione: cura il tuo sonno. Dormire bene e a sufficienza non è importante solo per recuperare le energie fisiche, ma anche per mantenere lucida la mente.
Durante il sonno REM (lo stadio delle fantasie e dei sogni), infatti, il tuo cervello rielabora le esperienze vissute nel corso della giornata e attiva i processi cognitivi, inclusa la concentrazione. Il sonno non-REM (profondo), invece, è indispensabile per stratificare e consolidare le informazioni utili ed eliminare quelle non ritenute importanti.
Se ti riposi in maniera adeguata, riesci a liberarti da quei pensieri che altrimenti potrebbero “soffocare” l’attenzione. Cerca, dunque, di fare il possibile per combattere eventuali disturbi del sonno: per esempio, mangia in modo leggero a cena, non fare attività eccitanti prima di andare a letto, la sera rilassati con un libro, una tisana distensiva o specifiche tecniche di rilassamento.
5. Impara a fare una cosa alla volta
Le ricerche l’hanno ormai confermato con certezza e forse l’hai capito anche tu a tue spese: agire in modalità multitasking non è affatto l’ideale. Più cose facciamo contemporaneamente e più rischiamo di andare in tilt. Anche sul fronte della concentrazione.
L’attenzione è una capacità già “mobile” di suo: se tu la porti continuamente a saltare di qui e di là e la sovraccarichi di input rischi solo di peggiorare le cose. È logico che se mentre parli al telefono, ti alleni, pensi al ristorante in cui vorresti andare a cena, gesticoli con la tua migliore amica, finirai con il perdere il filo.
Laddove possibile, dunque, occupati di un’attività alla volta, quello che in termini tecnici viene chiamato single tasking: ti sarà più facile rimanere focalizzata e probabilmente finirai anche prima.
6. Allena i sensi
Prova a pensarci: nel corso delle tue giornate sei continuamente bombardata da stimoli visivi, sonori, olfattivi, tattili. Al punto che non riesci più a essere recettiva e a usare al meglio i tuoi sensi. Questo è un problema perché tutto ciò che è profondamente legato ai sensi catalizza l’attenzione, mentre tutto ciò che allontana dall’aspetto sensoriale distrae.
Per migliorare la concentrazione, quindi, è utile che ti riabitui a “sentire”. Come fare? Per esempio, ricordati di guardare il colore del cielo quando esci al mattino, di annusare il caffè prima di berlo, di accarezzare i tessuti degli abiti che indossi, di sentire il cinguettio degli uccelli quando vai al parco.
Usare i sensi singolarmente è un ottimo allenamento per la concentrazione.