Essere sopraffatti dalle emozioni significa non essere in grado di gestirle, e questo avviene più spesso di quanto pensiamo. Alcune emozioni negative, come il dolore, la rabbia, la paura e la tristezza, possono sembrare più grandi di noi e incontrollabili, ma è necessario un lavoro su noi stessi per incanalarle nel modo giusto. Non è sbagliato provare tante emozioni, è pericoloso esserne sopraffatti, e non riuscire a condurre una vita serena perché sempre condizionati da esse.
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Può succedere anche con le emozioni positive, quando sono troppe o troppo forti, e che non ci fanno vedere con lucidità situazioni serie che andrebbero affrontate in maniera differente. Ma come facciamo a non essere sopraffatti da tutto ciò che ci fa emozionare?
VEDI ANCHE LifestyleLa ruota delle emozioni potrebbe essere la chiave per una vita emotiva più sanaCosa fare per non essere sopraffatti dalle emozioni?
Le emozioni sono il corredo del nostro io, è importante provarle tutte, anche quelle negative, per cacciare fuori ansie e problemi. Ma qualcosa scatta quando non riusciamo a controllarle, e ne veniamo sopraffatti, senza poter impedire che questa marea emotiva ci travolga.
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Le emozioni, che siano positive o negative, ci permettono di esprimerci, ma quando sono troppo impattanti, magari in un nostro momento di fragilità, ci impediscono di “muoverci” e di vivere la nostra quotidianità, con strascichi psicologici che possono turbarci in maniera violenta. Cosa fare, quindi, per impedirlo?
Di certo parlarne è un primo step, che sia una persona fidata o un esperto, in modo da dare un nome e un volto a ciò che ci sta turbando. Se siamo in grado di individuare la fonte di queste emozioni cerchiamo di allontanarci, soprattutto se si tratta di emozioni negative. E quando non è possibile lavora per migliorare questa situazione, se riguarda altre persone crea un dialogo con loro per esternare come ti senti e cercare, eventualmente, una soluzione insieme.
Gestire la rabbia
La rabbia è una di quelle emozioni negative che maggiormente riescono a prendere il sopravvento su di noi, e che spesso non sappiamo come canalizzare. Il primo passo è allontanarci da ciò o chi ci fa arrabbiare: che si tratti di una situazione che ci fa perdere la pazienza, una persona con la quale non riusciamo a dialogare, un posto di lavoro che ci sta facendo perdere ogni granello di serenità. Prendiamoci, se possibile, del tempo per distaccarci dalla nostra fonte di rabbia e prendiamo un profondo respiro.
Il secondo passo è quello di parlare: spieghiamo cosa ci fa arrabbiare e perché, esprimiamo il nostro dissenso per qualcosa, spieghiamo perché abbiamo perso la calma. Non fa bene sopprimere queste emozioni negative. Infine, cerchiamo di trovare una soluzione, o almeno un modo per mediare o migliorare ciò che ci ha causato questa arrabbiatura.
VEDI ANCHE LifestylePerché la solitudine ci fa così pauraAffrontare le proprie paure
Quale modo migliore di affrontare le proprie paure per non farsi sconfiggere da esse? Quella con la paura è forse la battaglia più difficile da vincere, specie quando è irrazionale. Ci paralizza e condiziona la nostra vita per anni, a volte per sempre. Ma avete mai provato a pensarci in maniera logica? Cosa vi spaventa davvero? Ecco, questo è un ottimo punto di partenza, dare un nome alle paure, una spiegazione, e solo così, in un secondo momento, si può valutare se e come possiamo superarle. Hanno davvero senso? Forse, ma nessuna paura è insuperabile se ci si lavora. Cercate aiuto se necessario, parlatene, e trovate un modo per superare l’irrazionalità.
È possibile gestire la tristezza?
La tristezza può essere il risultato di tantissime vicende che animano la nostra vita, ed è spesso sensata, ma non per questo non superabile. Questa emozione scaturisce dal nostro cuore, ma anche dalla nostra mente, che possiamo “distrarre” con delle attività che ci permettano di pensare e dedicare tempo ad altro, o superare, parlandone, come sempre. La tristezza è uno stato d’animo, per questo può essere momentanea, e non è difficile trovare un qualcosa che ci impegni in modo da non pensare a ciò che dà vita al nostro malessere.
Un hobby, uno sport, un pomeriggio al cinema, una passeggiata sul mare, tutto può essere utile, cercate un passatempo che vi faccia stare bene, magari da condividere con qualcuno che amate, in modo da astrarvi dalle situazioni che vi arrecano tristezza.
Combattere le cattive emozioni con la gioia?
Come abbiamo già accennato, nel caleidoscopio delle emozioni si alternano quelle positive e quelle negative. Anche se le prime possono essere, a loro volta, invasive nella nostra stabilità, oscurando la lucidità vedendo tutto positivo, le dobbiamo considerare sempre un’ottima arma per combattere le seconde.
Dunque, può la gioia arginare tristezza, paura, ansia e rabbia? Sì, se usata nel modo giusto. Dobbiamo trovare dei motivi reali per essere felici, e non imporci di esserlo, altrimenti è solo un dolce inganno. Lavoriamo su cosa ci rende gioiosi nella nostra vita, cosa ci da soddisfazione, chi riempie positivamente le nostre giornate: non c’è modo migliore per cacciare le emozioni negative. Sempre ricordando, però, che anche esse sono importanti, anzi indispensabili, e non vanno represse: dobbiamo solo imparare a non permettere loro di prendere il sopravvento.