Vi è mai capitato di trovarvi di fronte a delle persone che nel bel mezzo di una discussione piena di emozioni tendono a bloccare, rimandare o evitarne il prosieguo? O ancora una persona che, se il giorno prima vi sembra essere la più gentile e amichevole che conosciate, il giorno dopo sembra avercela con voi con un muso lungo degno di un attore cinematografico? Bene, se vi è capitato allora avete avuto a che fare con delle persone passivo aggressive.
Ma chi sono esattamente, cosa significa essere una persona passivo aggressiva e come si riconoscono questi soggetti?
Cosa significa essere persone passivo aggressive
Pe prima cosa, quindi, è importante definire cosa significa essere persone con comportamenti passivo aggressivi.
Si tratta di un atteggiamento che si caratterizza per un forma di aggressione non verbale, in cui i sentimenti di rabbia verso qualcuno che si ha di fronte non vengono mai manifestati chiaramente, ma in modo più velato, quasi nascosto.
La peculiarità di base della personalità passivo aggressiva, infatti, è la presenza di attitudini oppositive e di resistenza passiva che si manifestano quando la persona si trova di fronte a determinate richieste sia in ambito lavorativo che sociale. E che sfociano in sentimenti di rabbia ma attraverso modalità insolite rispetto a quelle a cui si è abituati: non c'è mai conflitto diretto o aperto.
Un modo voluto di esprimere rabbia ma mascherandola, cercando di non far trapelare visivamente ed esplicitamente i propri sentimenti, anche se sono di disturbo, fastidio, ecc. ma continuando a comportarsi in modo gentile, cortese, anche se del tutto fintamente. Salvo poi diventare scontrosi, burberi e imbronciati da un momento all’altro, fuori contesto e apparentemente senza ragione. Arrivando anche a concludere repentinamente il discorso che si sta facendo con la persona che hanno davanti. Ecco cosa significa essere persone passivo aggressive.
I comportamenti delle persone passivo aggressive
Ma come si fa davvero a riconoscere una persona che ha modalità passivo aggressive? Osservandone i comportamenti. Le persone passivo aggressive, infatti, tendono a mettere in pratica una serie di azioni spesso ricorrenti e ben riconoscibili. Eccone alcuni esempi:
- la tendenza a lanciare “frecciatine” e ad usare il silenzio come una sorta di punizione, invece di dire chiaramente cosa non va bene;
- hanno anche un sarcasmo e un’ironia molto pungente;
- la tendenza a rimandare le cose e a essere ostili, criticando ciò che li circonda e avendo sempre una sorta di malumore, costante ma nascosto;
- mostrare premurosità e affabilità per convenienza e per interesse a ottenere qualcosa dall’altro;
- la tendenza al vittimismo e a dare la colpa agli altri;
- scarsissima autostima ma nascosta da atteggiamenti che vorrebbero dare l'impressione di un carattere forte;
- la tendenza a fingere di dimenticare le cose per non doversi assumere responsabilità;
- la propensione a mostrarsi collaborativi sul lavoro salvo poi fare resistenza alle richieste che ricevono, ma sempre in modo indiretto, per esempio sabotando il lavoro da svolgere;
- la tendenza al pessimismo e a pensare sempre negativo;
Oltre a ciò bisogna aggiungere anche una piccola postilla dedicata al comportamento passivo aggressivo nelle relazioni. Molto spesso chi ha questo modo di fare cova una certa dipendenza affettiva, e tende a controllare in modo manipolatorio il partner, portandolo a fare quello che vuole. Un comportamento attuato con lo scopo di avere indipendenza ma allo stesso tempo cercando di avere protezione e accudimento. Poiché di base c'è la paura di trovarsi in pericolo e di perdere il proprio finto equilibrio.
Quindi le persone passivo aggressive tendono a manipolare le persone che hanno accanto per tenerle sempre con sé. Il tutto in un disequilibrio totale e vivendo la relazione come in una sorta di limbo.