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Cosa sono i confini personali e perché è importante stabilirli

Ragazza indecisa tra dire si o no
Quante volte ti è capitato di fare qualcosa controvoglia solo perché dire di «no» sembrava scortese? Trovarsi in situazioni simili non capita di rado, purtroppo, e cercare di svignarsela senza far rimanere male nessuno non è mai semplice. E se ti dicessi che, creare dei confini personali e dire qualche «no» in più, può fare solo bene?
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Da un lato c’è quella tua amica che ti ha chiesto una mano per ridipingere casa, mentre dall’altra parte c’è l’amica di tua madre che ha bisogno di un favore e alla quale proprio non puoi dire di no (altrimenti che figura ci fai?). Fin troppo spesso capita di acconsentire a richieste o di effettuare azioni che proprio non ci vanno giù solo per timore di fare un torto a qualcuno o di apparire scortesi. Sì, ma in questi casi, fin dove arrivano realmente i tuoi confini personali?

Quando si parla di porre dei “confini personali” si intende, generalmente, un velo immaginario che ogni persona imposta tra sé e l’altra persona in una relazione. È una sorta di scudo che può essere utilizzato quando ci si vuol proteggere da richieste che vanno contro la propria volontà. Sembra facile a dirsi, ma alzare il proprio velo, per alcune persone, può essere ancora più difficile che dire di no.

Abbi consapevolezza dei tuoi limiti

Non sempre sai fare tutto e non sempre puoi portare a termine quello che ti hanno chiesto di fare. Che sia per mancanza di tempo, per incapacità o anche, e soprattutto, per voglia, non ci si può sobbarcare a 1000 impegni se sappiamo a priori che non riusciremo a portarli tutti a termine. Infatti, una cosa estremamente fondamentale per creare i propri confini, è ammettere di avere dei limiti, anzi pretenderli, e far prendere consapevolezza dei nostri limiti a chi ci sta intorno, senza la paura di deludere o non piacere.

Esigi rispetto dei tuoi valori e dei tuoi confini personali

Una delle prime cose importanti da comprendere per imparare ad alzare il proprio velo di confine è sapere che non si è mai obbligati a fare nulla (tranne che non si tratti di impegni lavorativi o scolastici ovviamente). Avere consapevolezza dei propri limiti serve proprio in nei casi in cui devi decidere se renderti disponibile o meno a una determinata richiesta.

Spesso i «sì» che pronunciamo nascono dalla poca considerazione che abbiamo dei nostri bisogni e della nostra volontà. Ciò che si sente e si desidera nella propria vita, ha importanza. Se per fare qualcosa ci si sente inappropriati o non ci si sente a proprio agio, non è mai positivo intraprendere azioni controvoglia. Rifiutare una richiesta è umano: per questo motivo, ad ogni nostro favore mancato, aspettiamoci rispetto e comprensione. In caso contrario, si parla di relazioni tossiche che possono sfociare anche nella manipolazione.

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Imparare a dire di no

Se c’è qualcosa che proprio non vuoi fare, di’ di no! Non aver paura, non ti fare problemi, non ci pensare troppo: anche se pensiamo di avere tutte le capacità per fare ciò che ci hanno chiesto, non significa che siamo costretti a farlo. A volte quel no in più può essere un grande gesto di rispetto nei propri confronti e nei confronti dei propri confini interiori.

Agendo in questa maniera, eviterai di portare avanti situazioni che ti apportano ansia e depressione, apprezzando ancora di più quelle che avrai deciso di intraprendere senza avvertire il peso dell’obbligo di nessuno.

Imparare a essere chiari (ma con educazione)

Se tutti i punti precedenti per te sono impensabili e inadottabili, e il solo pensiero di far rimanere male qualcuno con il tuo no ti fa rabbrividire, allora esiste un altro metodo pratico che si potrebbe adottare in alternativa. Evita di dire no ma esponi le tue esigenze con cortesia. Come? Scegliendo la chiarezza nella comunicazione sin dal primo istante.

Se proprio quella cosa non la vuoi fare, allora non portarla alle lunghe fino al punto di non ritorno. Se sin da subito si riesce a chiarire la propria volontà di non voler fare quella cosa con educazione, per l’altra persona sarà impossibile insistere o restarci male. Aprirsi spiegando le proprie motivazioni è sempre un ottimo modo per non scalfire i rapporti. A meno che davanti a noi non ci sia un ottuso prepotente, dopo una chiara spiegazione del perché del nostro rifiuto, ci si sentirà tranquilli sia con se stessi che con gli altri.

Alla fine ricorda: quando si parla con chiarezza e fermezza, stando attenti a restare nei confini della buona educazione, è molto più probabile che i propri confini personali vengano rispettati. Anzi, usare la gentilezza è un ottimo strumento per far sì che gli altri non insistano e rispettino di buon grado i confini che stiamo tracciando. E se così non fosse, non aver paura di dire un secco no: a volte è meglio evitare situazioni scomode, piuttosto che ignorare la nostra volontà sottoponendola a situazioni di disagio.

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