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Che cos’è il biofeedback?

Biofeedback vantaggi
27-08-2024
Quando affronti un attacco di ansia o vivi situazioni stressanti alcuni sintomi sono fisici: sapevi che però si possono controllare? Se non hai mai sentito parlare di biofeedback ti spieghiamo meglio di cosa si tratta

In periodi di forte stress, è molto comune che i soggetti manifestino alcuni sintomi: frequenza cardiaca accelerata, palpitazioni, tremolii, sudorazione eccessiva sono solo alcuni esempi. La medicina li ha etichettati come “biofeedback” una sorta di notifica che il nostro corpo ci lancia per farci capire che è davvero in allarme.

Se ne soffri, oltre a richiedere il supporto di uno psicologo o di un coach per affrontare un percorso di gestione dell’ansia, potresti prendere in considerazione alcune soluzioni che ti aiuteranno a migliorare tenendo sotto controllo ciò che provi in un mix equilibrato tra psicologia e tecnologia.

Cos’è il biofeedback

Tutto nasce negli anni ’60 negli Stati Uniti. Un gruppo di ricercatori capitanati da Miller e Kamiya ha portato avanti uno studio per poter imparare ac controllare alcuni parametri fisiologici dopo averli riconosciuti.

In Europa arriva con una decina d’anni più tardi e in Italia è negli anni ’70 che inizia la sua diffusione. L’obiettivo è iniziare a prendere in considerazione conduttanza o resistenza elettrica cutanea, la frequenza cardiaca, la respirazione, la temperatura e l’attivazione muscolare. Come avrai notato, questi sono tutti sintomi degli attacchi d’ansia o comunque di situazioni particolarmente stressanti che ti mettono a dura prova.

Secondo gli esperti, attraverso un training che insegna a comprendere quali son i segnali psicofisici da comprendere si riesce ad ottenere un feedback rapido e quindi agire nel modo migliore per contrastarlo.

Il termine nasce dall'unione delle parole “biologia” e “feedback”, e si riferisce a una serie di tecniche che utilizzano segnali provenienti dal corpo per migliorare la salute fisica e mentale.

Le tecniche di biofeedback

Devi sapere che il biofeedback si basa su un principio semplice ma determinate: fornire informazioni in tempo reale sui processi fisiologici del proprio corpo, che normalmente sono al di fuori della nostra consapevolezza cosciente.

Per poterci riuscire vengono utilizzati dispositivi elettronici di ultima generazione, tra cui sensori che misurano la tensione muscolare, la temperatura della pelle o l'attività cerebrale. Le informazioni ricavate vengono tradotte in segnali visivi o sonori. A quel punto il paziente riesce ad interpretare e utilizzare per imparare a regolare le proprie funzioni corporee.

In medicina attualmente esistono alcune tecniche principali:

  • Elettromiografia che monitora l'attività elettrica dei muscoli, utile per trattare tensioni muscolari croniche e dolori;
  • Elettroencefalografia in grado di controllare le attività elettriche all’interno cervello, spesso utilizzato per migliorare la concentrazione e trattare disturbi come l'ADHD;
  • Biofeedback termico per misurare le variazioni di temperatura cutanea spesso collegate a situazioni di stress o rabbia;
  • Variazioni della frequenza cardiaca per controllare il tempo tra i battiti notoriamente collegate alla salute ma soprattutto a momenti stressanti.

 Come funziona il biofeedback

Probabilmente ora incuriosita ti starai chiedendo come possa funzionare. Nelle sedute di biofeedback il personale autorizzato e specializzato applica elettrodi e sensori sul paziente che sono in grado di captare alcune funzioni corporee generando alcuni grafici e fornendo alcune informazioni specifiche.

L’obiettivo è chiaramente quello di riuscire ad individuare i segnali e riconoscerl. In questo modo, automaticamente, la persona diventi in grado di controllarli e gestirli evitando di farsi prendere dal panico. Una persona che soffre di ansia dovrà imparare a gestire l’accelerazione cardiaca, così come il tremolio spesso generato da un movimento muscolare incontrollato.

Quali sono i benefici

Come avrai capito, sono numerosi i vantaggi che il biofeedback può darti, eccone alcuni particolarmente rilevanti:

  • Controllo dello stress e riduzione degli attacchi d’ansia. Tra i principali effetti c’è quello di monitorare parametri quali la frequenza cardiaca, migliorando il riconoscimento dei primi sintomi collegati all’ansia e quindi tenendo sotto controllo attacchi di panico o soggetti che soffrono di ansia cronica;
  • Qualità del riposo. Chi soffre di ansia o stress spesso accusa difficoltà nel dormire. Grazie a questa tecnica migliora notevolmente il momento della ricarica, riducendo drasticamente i momenti di insonnia, addormentandosi più rapidamente e svegliandosi pieni di energia;
  • Controllo del dolore. Alcuni soggetti che hanno utilizzato la tecnica di biofeedback hanno notato un miglioramento nel dolore che viene ridotto soprattutto in casi di infiammazione muscolare, della schiena o emicrania;
  • Prestazioni cognitive migliorate. Atleti, musicisti e professionisti utilizzano il biofeedback per aumentare la concentrazione, la memoria e la capacità di gestire lo stress da prestazione.

 Se soffri frequentemente di stati di rabbia improvvisa e stress, hai difficoltà a gestire i livelli di ansia o stai affrontando un percorso terapeutico per depressione e disturbi del sonno avrai capito come il biofeedback possa esserti di supporto.

Secondo gli esperti è in grado di agire direttamente su alcune patologie come la cefalea tensiva, l’acufene e i disturbi gastrointestinali ma alcune ricerche ne hanno dimostrato l’efficacia persino nel trattare bruxismo, psoriasi e fibromialgia.

 Se credi nell’evoluzione della medicina e delle terapie e vuoi davvero prenderti cura di te imparando a dominare sintomi fisici causati prettamente da situazioni psicologiche prendi in considerazione il biofeedback.

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