L’indecisione è uno dei nostri nemici peggiori, e spesso non sappiamo come combatterla. Influenza scelte importanti della nostra vita e le nostre relazioni, ma può diventare un trauma anche nella quotidianità, non facendoci vivere serenamente, ad esempio, neanche la scelta di cosa mangiare.
Può dipendere da diversi fattori (non genetici) e si basa principalmente sulla nostra insicurezza. Cosa fare, dunque, per uscire da questo limbo e diventare responsabili delle nostre decisioni?
Che cosa significa essere indecisi?
Essere indecisi significa che hai difficoltà a prendere decisioni e in genere non hai molta fiducia nelle decisioni che hai preso. Questo può compromettere la tua quotidianità, le relazioni ma anche aspetti importanti della vita. Le decisioni, più grandi sono, più vengono rimandate, ed alcuni di noi vivono una grande tensione anche per le decisioni più piccole e banali.
Tuttavia, è importante ricordare che essere indeciso non deve necessariamente definirti come persona. L’indecisione è abbastanza comune e ci sono passi che puoi intraprendere per superarla.
Possibili cause dell’indecisione
L’indecisione non è genetica, ma può essere appresa dai genitori, da chi si prende cura di noi o da altre figure influenti nella vita di un bambino. Infatti, spesso questa caratteristica ci accompagna sin dalla più tenera età, perché viviamo in un ambiente che ci porta a non saper prendere una decisione e ad essere insicuri.
Le esperienze avverse vissute, in qualunque momento della vita, possono essere un’altra causa. La capacità di sentirsi in grado di prendere decisioni si ottiene attraverso tappe fondamentali della nostra crescita. Le esperienze avverse che influiscono sul processo di sviluppo di un bambino o adolescente, o su un adulto che vede ribaltarsi improvvisamente le sue certezze, possono contribuire.
La paura di prendere la decisione sbagliata o di subire le conseguenze di una decisione con un risultato negativo, possono ostacolare la capacità di impegnarsi. La paura di sbagliare, che molti di noi vivono costantemente, è una vera barriera per diventare una persona sicura di sé.
Infine, non possiamo non citare il caso più estremo e preoccupante, ma comunque possibile: le condizioni di salute mentale. L'indecisione può essere il risultato di patologie come ansia, depressione, traumi irrisolti o disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Superare l’indecisione: da dove partire?
Il punto di partenza per iniziare a lavorare sulla propria indecisione è comprendere i tuoi obiettivi e valori. Avere un’idea chiara di ciò che è importante per te e di ciò che desideri ottenere può aiutarti a prendere decisioni di conseguenza. Il processo decisionale è più semplice quando hai una visione chiara dei tuoi obiettivi.
Trascorrere un po' di tempo nell'autoriflessione o scrivere i tuoi pensieri in un diario può aiutarti a identificare ciò che davvero conta per te.
Sviluppa un processo decisionale
Una volta che ti è chiaro in che direzione vuoi andare, devi sviluppare un processo decisionale. Ad esempio, stilando un elenco di pro e contro per ogni opzione in ballo. Se preferisci, puoi assegnare un punteggio a ciascun fattore dell'elenco, a seconda di quanto sia importante per te. Alla fine, puoi sommare i punteggi per ciascuna opzione e vedere quale risulta migliore.
Questo processo può aiutarti a valutare le tue opzioni, raccogliere tutte le ulteriori informazioni di cui hai bisogno e dare priorità ai fattori che sono più importanti per te. Se un fattore particolare è un problema, puoi eliminare immediatamente tale opzione.
Esercitati a prendere decisioni più piccole
Se le decisioni più grandi ti sembrano travolgenti, puoi esercitarti prendendo decisioni più piccole e avanzare fino a quelle più grandi. Prendere decisioni minori con una posta in gioco relativamente bassa può aiutarti a costruire la fiducia necessaria per prendere direzioni più importanti. Questo processo può anche insegnarti come fidarti del tuo istinto e ascoltare la tua voce interiore.
Imposta limiti di tempo
L'indecisione a volte può farti sperimentare la paralisi dell'analisi, che può renderti difficile prendere decisioni tempestive. I terapisti consigliano di assegnare una scadenza a ciascuna decisione in modo da non rimuginare indefinitamente sulle proprie scelte. Dandoti una scadenza, puoi prepararti mentalmente a rispondere al tuo quesito nel giusto tempo.
Impegnati nelle tue decisioni
Una parte importante del processo decisionale è dare seguito alle tue decisioni. Impegnati a mantenere le tue decisioni e chiedi agli altri di sostenerti nella tua responsabilità, senza condizionarti o giudicarti, ma solo credendo in ciò che stai facendo.
L’impegno può aiutarti a sviluppare un piano su come eseguire la tua decisione, impostare una sequenza temporale per ogni attività e coinvolgere le altre parti interessate in modo che tutti siano sulla stessa lunghezza d'onda.
Rifletti sulle tue decisioni
Può essere utile riflettere periodicamente sulle tue decisioni e sui loro risultati, per capire se hai fatto la scelta giusta, e come regolarti in altre occasioni future. Puoi scegliere di farlo in molti modi. Può essere semplicemente un esercizio mentale in cui trascorri un po' di tempo pensando a ciò che hai deciso, a come sei arrivato a quella decisione e a come è andata a finire. Oppure puoi scrivere i tuoi pensieri in un diario, se preferisci.
D’altra parte, se la tua decisione fosse legata al lavoro, potrebbero esserci anche dei modi per quantificare i risultati. Riflettere sulle tue decisioni può aiutarti a migliorare il tuo processo decisionale, ad affinare il tuo istinto e a prendere decisioni migliori in futuro.