Vi capita mai di trovarvi a vivere e pensare come se foste in modalità “pilota automatico”? Come se i vostri ragionamenti o azioni fossero dettate da degli automatismi piuttosto che da una consapevolezza verso ciò che state vivendo? Bene, con molta probabilità questa situazione non vi è nuova e con altrettanta probabilità non ve ne accorgete nemmeno. Si tratta, infatti, di trappole mentali che, chi più chi meno, ha dentro di sé.
Dei modelli di pensiero che ci portano a presumere di sapere le cose, come andranno, e che oltre a darci una visione totalmente parziale e spesso errata delle cose, ci impediscono di vedere come sono davvero le cose, di vivere nel qui e ora, di valutare nel modo corretto la realtà e di agire di conseguenza.
Cosa sono le trappole mentali
Una serie di limiti, quindi, che fanno parte di noi senza farsi vedere, senza nemmeno che ce ne rendiamo conto a volte, ma che di fatto agiscono in modo subdolo contro di noi e contro il nostro modo di vivere. Quando si parla di trappole mentali, quindi, si intendono delle vere e proprie modalità di pensiero, ovviamente errate, che ci impediscono di essere presenti, consapevoli, di pensare e agire consapevolmente e di essere funzionali. Ma che, anzi, ci portano a vedere le cose in modo distorto, anche e soprattutto quelle che riguardano noi stessi, portando stress e a una valutazione errata di sé.
Ma cosa sono davvero queste trappole mentali e come si riconoscono? Come detto, si tratta di meccanismi della mente e modi di pensare che non si focalizzano sul momento presente e su ciò che si sta vivendo, impedendo a chi le vive di raggiungere la consapevolezza.
Alcune tipologie di trappole mentali “tipiche”
Esistono diverse tipologie di trappole mentali. Ma tutte con il medesimo modus operandi, ovvero l’anticipare o presumere di sapere già come andranno le cose e/o ciò che ci riguarda.
Tra le trappole mentali più frequenti, per esempio, c’è quella che ci porta a pensare al peggio in ogni situazione. Una visita medica, il risultato di un colloquio, il non essere stati interpellati durante una riunione (e per cui si pensa subito a un possibile licenziamento). Una sorta di tendenza alla sciagura quindi.
Vedere le cose in modo errato
Un’altra delle trappoli mentali a cui spesso si cede, poi, è quella di cadere in conclusioni sbagliate nei confronti di ciò che si vive. Per esempio il pensare di una persona una determinata cosa solo basandosi su un suo atteggiamento. Dando per scontato tutto il resto e cedendo a giudizi affrettati, basati su informazioni incomplete o, peggio, sulle nostre esperienze passate, come se queste valessero per tutti.
Si parla di trappole mentali, poi, anche quando si tende a vedere le cose in un’unica direzione. Ovvero focalizzandosi verso il passato o verso il futuro, senza osservare e viversi a pieno il presente. Se si tende a pensare soltanto al futuro o ritornare sempre con la mente al passato, infatti, si perde la concentrazione sull’oggi. Sulle emozioni e le esperienze che si stanno vivendo in questo momento, ora. E questo è il modo migliore per perdere occasioni e per non essere consapevoli di ciò che si sta facendo.
Anche adeguarsi al pensiero comune è una delle trappole mentali più diffuse. Il pensare contro corrente, infatti, non è un comportamento istintuale, mentre l’adeguarsi alla massa si, poiché questo permette di aumentare la possibilità di essere accettati, di socializzare e di crearsi un gruppo. Essere conformi, però, è una vera e propria trappola, perché ci impedisce di vedere le cose da diverse prospettive, prendendone una per vera anche se non è la nostra.
Non guardare lucidamente le cose
Ma non solo, tra le altre trappole mentali a cui in tanti cediamo c’è quella di cercare la conferma a ciò che pensiamo, decidiamo. Per esempio cercando il parere di chi sappiamo già che la pensa come noi, basandosi su informazioni passate senza tenere conto dell’evoluzione delle cose e di come si è oggi.
Cosa che vale anche con la tendenza a incaponirsi in un progetto perché ci si è speso tempo e magari anche denaro in passato, anche quando palesemente la cosa non funziona più ma solo sulla base di ciò che è stato.
Insomma, ogni qualvolta non si guarda lucidamente e con attenzioni il momento presente, vivendolo come un evento passato o futuro, già visto o conosciuto e cercando di proiettarlo nella direzione che ci sembra più comoda, si stanno vivendo delle trappole mentali. Schemi e recinti entro cui ci si muove e che non ci permettono di vivere la vita per quello che è realmente, che poi significa semplicemente vivere davvero.