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Che cos’è l’attaccamento ansioso?

Attaccamento ansioso: che cos'è
Alla base dell'attaccamento ansioso vi è uno e un solo elemento: la sfiducia. Quando questa prende il sopravvento, allora anche il rapporto è destinato a risentirne. Vediamo come si manifesta e quali sono gli indicatori principali
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Possiamo parlare di attaccamento ansioso quando in un legame - di coppia, ma non solo - predominano sentimenti di irrequietezza, possessività o insicurezza. Talvolta, il comportamento ansioso è scatenato da una delle due parti ed è in questo caso che non si configura una vera e propria condizione di attaccamento, ma è imputabile al comportamento dell'altro. Ciò detto ricordiamo che c'è differenza tra attacamento e amore.

Nelle persone che manifestano una forte insicurezza, questa può guastare sì il rapporto ma non è sempre la parte attiva. Non è quindi raro che possa essere il rapporto con il partner a generare ansia e che sia uno dei due o una delle due a creare questo stato di disagio con il proprio atteggiamento.

Come distinguere l'attaccamento ansioso

Come avrai capito, non è di certo facile classificarlo. Va infatti scisso dall'ansia generata da un partner sfuggente. Per capire meglio quale sia la tua condizione, non devi fare altro che porti questa domanda: "È la mia insicurezza a generare ansia o è il comportamento di chi mi sta vicino a causarmi questo malessere?".

Ricordati sempre che l'ansia non può essere evitata ma sì - tieniti forte - può essere ridotta. Puoi addirittura arrivare a renderla normale, sfruttandone le potenzialità per aumentare il tuo senso di percezione e per avere una nuova prospettiva al tuo vivere.

Se, invece, questa condizione si sviluppa a seguito di un determinato comportamento del partner, allora non ci troviamo di fronte a un attaccamento ma a un'altra forma, che può configurarsi come un atteggiamento definito evitante.

L'attaccamento ansioso nella coppia

Si tratta di una forma di attaccamento che viene anche definito come insicuro-ambivalente. Si manifesta con un grande desiderio di intimità con il partner, che si unisce a una paura incontrollabile di perderlo. Questo timore porta quindi a vivere male tutta la relazione, subendo con sofferenza ogni minima forma di rifiuto.

Nella maggior parte dei casi, la persona ansiosa percepisce ogni comportamento dell'altro o dell'altra come una volontà di allontanamento o di rifiuto. La sfiducia diventa così l'elemento fondante di tutta la situazione, portando a reazioni inadeguate rispetto a comportamenti del tutto normali.

Questo è uno dei punti fondamentali e che potrebbe rappresentare una svolta nella maniera di affrontare questa condizione. Le persone che soffrono d'ansia dovrebbero essere accolte con un atteggiamento comprensivo, cercando di capire da dove arrivino insicurezza e sfiducia, purtroppo spesso causati da traumi psicologici che non sono stati risolti nel tempo.

Se la persona normalmente ansiosa sente di essere accolta con calore e di essere capita, allora imparerà a fidarsi del partner e lasciare andare le proprie difese. In questi casi, è molto probabile che la sua ansia diminuirà.

Non è quindi difficile capire come questo incida nella coppia, che deve far fronte a tutti gli episodi d'ansia e sorreggersi su sentimenti positivi, che siano di comprensione, di accoglienza e d'amore. La gestione dell'ansia è affare tutt'altro che semplice e occorre sempre essere pronti.

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Le differenze con il partner sfuggente

L'attaccamento ansioso cambia forma se viene associato al comportamento del partner sfuggente. In questo caso, infatti, non si può parlare di attaccamento perché è una delle due parti a generare ansia. Nella fattispecie, questa versione a senso unico genera una forma di devozione che però è solo dannosa.

Il partner sfuggente è semplice da individuare. Evita infatti il conflitto, talvolta scappa o rimane in silenzio. Il suo modo di risolvere i problemi è sfuggente, disinteressato, affronta tutto con fredda razionalità senza lasciare spazio alle emozioni. Si sente a disagio se il partner manifesta la sua sofferenza o piange in sua presenza.

È incapace di provare emozioni, aspetto deleterio per chi invece soffre d'ansia e ha problemi ad affrontare una relazione. Non vuole legami, non ha senso di responsabilità e tende a evitare i legami nei quali non trova la giusta espressione di se stesso.

Come capire se si tratta di attaccamento ansioso

Come ti abbiamo spiegato, non è facile capire se, nella coppia, uno dei due componenti è colpito da attaccamento ansioso cronico. Può infatti essere confuso con un attaccamento normale che si trasforma perché il proprio compagno non è in grado di far fronte alle insicurezze irrisolte del partner.

Per capire se si tratti di attaccamento ansioso o comportamento evitante, devi individuare quali siano le paure certe. Se, ad esempio, il partner ha paura di impegnarsi e teme il conflitto, allora ci troviamo di fronte a un partner sfuggente. Allo stesso modo, se si ha timore di non essere ascoltati o compresi e se si evita di mostrarsi vulnerabili, non ci troviamo di fronte a un attaccamento ansioso ma, probabilmente, a un partner evitante.

Individuare il problema è quindi importante per iniziare a lavorare in vista della sua risoluzione e non solo per classificare una condizione con un esercizio fine a se stesso. Ascoltarsi e ascoltare è fondamentale per compiere il passo successivo e provare a mitigare le conseguenze.

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