Quando si parla di empatia, si pensa a una qualità positiva, ma una persona Dark Empath può essere assolutamente spiacevole. Certo, il nome è piuttosto affascinante – e se sei fan di Star Wars, potresti pensare a Dart Fener o qualche altro leader del lato oscuro della Forza.
Ma il fascino, come si suol dire, è quello del male, almeno potenzialmente. In psicologia, aumentano sempre di più gli studi su questo tipo di personalità, che ha un nome decisamente pop ma nella realtà va preso con le pinze. Continuando il paragone con l’universo (anzi, la galassia) di Guerre Stellari, si potrebbe dire che un Dark Empath è una persona che usa l’empatia per scopi oscuri.
Chi è il dark empath: quando l'empatia ha due facce
Normalmente, le persone utilizzano il termine empatia in senso positivo. Di solito, chi si descrive (o viene definito) empatico è una persona molto sensibile e intuitiva, in grado di cogliere le emozioni e l’energia di chi le circonda. In altre parole, le persone empatiche sono delle spugne emotive, in grado di percepire facilmente gli stati d’animo degli altri. In questo modo, riescono a instaurare un rapporto d’aiuto (terapeutico o meno) autentico.
Secondo gli esperti, l’empatia ha due sottotipi, cognitivo e affettivo. Questi due tipi di empatia sono indipendenti l'uno dall'altro, ma spesso coesistono nello stesso soggetto.
- L'empatia cognitiva è la capacità di vedere le cose dal punto di vista di un altro.
- L'empatia affettiva è la capacità di avvertire le cose con le emozioni degli altri.
Spesso, nelle personalità narcisiste, può esserci la cosiddetta empatia cognitiva (più forte rispetto all'empatia affettiva).
Quando questa empatia cognitiva viene usata per fare del male, si può parlare di empatia oscura, da cui è emerso il termine Dark Empath. Una personalità simile è una persona capace di comprendere nel profondo lo stato emotivo di un altro, ma che sfrutta la sua comprensione delle altre persone per danneggiarle. Può capitare che le persone Dark Empath possiedano anche uno o più tratti di personalità antisociali che compongono quella che in psicologia è chiamata Triade Oscura, cioè machiavellismo, psicopatia e narcisismo.
Le personalità della Triade Oscura
Anche se il termine Dark Empath non è propriamente ufficiale in psicologia, la ricerca si sta muovendo proprio per comprendere se esista una versione empatica delle personalità della Triade Oscura. Oppure quale sia il ruolo dell’empatia nei modelli di personalità di narcisismo, machiavellismo e psicopatia. Alla base di questi studi c’è il collegamento con alcuni tratti importanti (per esempio l’aggressività, l’alto funzionamento professionale, le relazioni sociali, etc).
A questo proposito, per indagare questa possibilità, i ricercatori della Nottingham Trent University, nel Regno Unito nel 2020 hanno condotto uno studio su 991 partecipanti, tra i 20 e i 30 anni e circa il 30% di sesso maschile, utilizzando il modello Big 5 dei tratti della personalità.
La teoria dei Big Five
Brevemente, la teoria dei Big Five è stata ideata da Robert R. McCrae e Paul T. Costa. Si tratta di una tassonomia dei tratti di personalità. Secondo questo modello, esistono cinque grandi dimensioni di personalità:
- estroversione-introversione
- gradevolezza-sgradevolezza
- coscienziosità-negligenza
- stabilità emotiva-nevroticismo
- apertura mentale-chiusura mentale
Com’è un Empatico Oscuro
Questo studio è stato il primo a identificare il Dark Empath, suggerendo l’esistenza di un profilo simile, ma diverso, dalla classica Triade Oscura (DT). Come per tutti gli studi pilota, sono necessarie ulteriori ricerche, ma nel frattempo viene spesso indicato come punto di partenza per affermare che la personalità dell'Empatico Oscuro (Dark Empath, DE) esiste, ed è anche più frequente di quanto si pensi (costituiva quasi il 20% del campione dello studio).
In base allo studio britannico che applicava il modello dei Big Five, sono emersi alcuni tratti caratteristici del Dark Empath. Gli empatici oscuri hanno mostrato una maggiore estroversione, maggiore nevroticismo rispetto al gruppo tipico. Il DE è aggressivo in forma più indiretta, attraverso l’umorismo dannoso e del senso di colpa. Un Dark Empath è simile alle personalità della Triade Oscura per quel che riguarda il livello di narcisismo vulnerabile, leadership, psicopatia e machiavellismo, I DE hanno livelli più alti di grandiosità e più bassi sullo sfruttamento. Scarseggiano nelle relazioni strette, ma hanno un maggiore piacere sociale rispetto a DT. Questi risultati evidenziano gli effetti protettivi dell’empatia.
Perché può essere pericoloso
Le persone Dark Empath (DE) quindi esistono. Ma perché possono essere pericolose? Lo psicologo clinico, il dottor Ramani Durvasula, ha spiegato (sul sito di psicologia WellandGood) perché sono personalità particolarmente insidiose. «Un empatico oscuro può effettivamente essere più pericoloso di una personalità più fredda e insensibile della Triade Oscura, perché il cosiddetto empatico oscuro può attirarti più vicino e fare più danni come risultato ultimo». L'oscuro empatico, ha continuato il dottor Durvasula, cerca di «capire cosa fa funzionare (un'altra persona) con l'obiettivo di estrarre le informazioni» utili a proprio vantaggio. In altre parole, un Dark Empath usa la sua empatia (intesa come capacità di entrare in connessione con gli altri) per ferirli più a fondo.