Se ne sente parlare spesso e altrettanto spesso si tende a confonderle. Ma no, mindfulness e meditazione non sono la stessa cosa e i due termini non vanno utilizzati come sinonimi.
Certo, entrambe sono pratiche che stanno via via prendendo spazio nella vita di molti di noi, poiché estremamente positive per il benessere della mente e di conseguenza anche del corpo, ed entrambe sono ottimi strumenti per prendere maggior consapevolezza di sé e per portare gli effetti di questo nuovo stato anche nella vita quotidiana. Ma i due approcci alla pratica sono diversi e pertanto anche le due discipline non possono e non devono essere considerate allo stesso modo.
Ma vediamo meglio di cosa stiamo parlando e quali sono le differenze tra mindfulness e meditazione.
VEDI ANCHELifestyleAllenare l’intelligenza emotiva può cambiarti la vita, ed ecco comeCos’è la meditazione
Quando si parla di meditazione, si fa riferimento a una pratica antichissima e che, nei popoli e nelle culture del passato, veniva utilizzata come mezzo per connettersi al Divino e per attuare una sorta di risveglio spirituale. Oggi, nonostante non abbia mai perso questo suo significato originario, la meditazione può essere definita come un potente strumento che ci aiuta a sviluppare maggior consapevolezza, esercitando la concentrazione e riportando la mente su un aspetto preciso.
Il tutto regolando la respirazione e aiutandosi, anche a seconda della tecnica meditativa seguita, con mantra, visualizzazioni, praticando la meditazione camminata, ecc. Una pratica che, di fatto, calma e tranquillizza la mente, eliminando i pensieri che la affollano e ripristinando uno stato di quiete.
Cos’è la mindfulness
Quando si parla di mindfulness, anche detta consapevolezza, si intende uno stato mentale per il quale si è concentrati sul momento presente, sul famoso qui e ora, avendone completa padronanza in termini di comprensione e gestione delle emozioni che si vivono.
Uno stato mentale, quindi, in cui non vi è la necessità di focalizzarti su un qualcosa di preciso ma che diviene, invece, un modo di vivere nell’esatto momento in cui si è, comprendendolo e comprendendosi, senza giudizio alcuno ma focalizzandosi unicamente sull’adesso. E di fatto concentrandosi unicamente su ciò che c’è dentro e fuori di sé in questo preciso momento.
Un modo per imparare a riconoscere le proprie emozioni, senza imporsi delle aspettative e senza criticarle ma vivendole unicamente per quello che sono nell’esatto momento in cui le si sta provando, e prestando attenzione a ciò che ci suscitano nel corpo.
VEDI ANCHELifestyleLife skills: le 10 competenze fondamentali per costruire il nostro benessereLe differenze tra mindfulness e meditazione
Se da una parte, quindi, la meditazione permette di raggiungere uno stato di consapevolezza e di attenzione sul momento che si sta vivendo, focalizzandosi su un “oggetto” o azione precisa, quando si pratica la mindfulness non è necessario fare anche meditazione.
Ed è questa la differenza maggiore tra mindfulness e meditazione. La prima, infatti, è uno stato mentale che si può ottenere in qualsiasi momento, purché si stia nel momento esatto che si sta vivendo, godendoselo in ogni istante. Per esempio gustandosi il pranzo senza nessuna interferenza esterna (televisione, telefono, ecc.), assaporando tutto ciò che si ha davanti e percependo ogni sensazione che il cibo genera, dal colore al gusto, dalla temperatura al suo profumo.
O ancora rallentando il ritmo delle proprie giornate, ascoltando davvero chi si ha davanti, ascoltando se stessi e ciò che si prova durante il giorno, assecondando le proprie emozioni e stati d’animo (banalmente fermandosi se si è stanchi), ecc. Insomma, vivendo ogni istante a 360°.
In conclusione, quindi, possiamo dire che mindfulness e meditazione, pur essendo due pratiche diverse e distinte, sono comunque complementari tra loro e facce di una stessa medaglia, tasselli fondamentali per il proprio benessere mentale e fisico e mezzo per imparare a vivere il presente, che è di fatto l’unico tempo che conta davvero.