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Dubiti sempre di tutto e devi verificare ogni cosa? Ecco da cosa dipende

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Vi siete mai chiesti perché dubitiamo sempre di tutto e dobbiamo verificare ogni cosa? Cosa ci spinge a non credere negli altri e in ciò che entra a far parte del nostro mondo?

Cosa ci spinge a dubitare sempre di tutto? Perché dobbiamo verificare ogni cosa noi stessi e non abbiamo fiducia negli altri? Manie di controllo? Assenza totale di fiducia? Crediamo di essere i più bravi degli altri?

Forse tutte queste cose, forse nessuna, siamo stati semplicemente scottati e facciamo affidamento solo su noi stesse. Eppure, stiamo sbagliando. Sarà pur vero che chi fa per sé fa per tre, ma davvero abbiamo bisogno di verificare tutto per stare tranquille?

Dal gas di casa, al menù del ristorante, alla lampadina fulminata, fino a cose più importanti come una mail di lavoro: perché non possiamo fidarci di quello che dicono gli altri, anche quando sappiamo che sono persone affidabili?

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E se invece dubitiamo di noi stesse? Vediamo come “guarire” da questo complesso di inferiorità e qual è la linea sottile che ci separa dalla patologia.

Perché non abbiamo fiducia negli altri?

Un trauma passato, esperienze negative, un pizzico di arroganza, convinzione di essere sempre nella ragione: potremmo continuare per ore ad elencare le ragioni per le quali dubitiamo degli altri. Essere molto attenti, scrupolosi (perfezionisti?) va benissimo ed è lodevole, ma ci capita, purtroppo, di credere di esserlo solo noi, di essere gli unici adulti responsabili nella stanza. Ovviamente non è così, e che si tratti di una relazione o di un posto di lavoro, ognuno di noi deve (o dovrebbe) prendersi le proprie responsabilità, e non è bello dare per scontato che le altre persone non se le stiano prendendo. Commettiamo un grave errore nello scavalcare gli altri, e questo influisce negativamente sui nostri rapporti.

Perché lo facciamo? Ognuno di noi ha un bagaglio emotivo e esperienziale alle spalle, e accade di perdere la fiducia negli altri. A farne le spese sono coloro che arrivano dopo, quando ci sembra di non poterci fidare più di nessuno.

È possibile tornare ad avere fiducia negli altri? Il percorso sarà duro, il lavoro interiore profondo, ma uno step alla volta ci permetterà di tornare a vivere relazionandoci con gli altri in maniera pura e senza dubitare di ogni loro parola o azione.

Perché non credi in te stessa?

Cosa accade se, invece, non ci fidiamo proprio di noi stessi? Un bambino impara i concetti di dubbio e fiducia a circa 4 anni. Se un adulto non gli permette di fare le prime cose da solo, in maniera giusta o sbagliata, e interviene sempre, sarà più difficile per un bimbo sviluppare la fiducia in se stesso, e vedrà sempre l’intervento degli altri come necessario.

Dubitare sempre di se stessi è squalificante: non crediamo nelle nostre capacità, non diamo valore ai nostri talenti, non crediamo di essere portate per i rapporti umani. E l’amore? Diventa quasi una trappola, accettiamo tutto convinte che lo meritiamo, che il male che riceviamo è colpa nostra, che il nostro partner valga più di noi.

Dubitare di tutto è un serio problema, dubitare di noi stesse è letale.

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Quando il dubitare diventa un disturbo ossessivo compulsivo?

Quando questi sentimenti di dubbio diventano forti e cronici, spesso portando una persona a controllare o ripetere continuamente le cose per assicurarsi che siano state fatte, si innesca un disturbo ossessivo compulsivo. In questa situazione l’individuo a volte è persino in grado di riconoscere quando sentimenti e pensieri sono illogici, ma l'intensità del dubbio può prevalere su tale consapevolezza.

L’incertezza è spesso anche verso se stessi e le proprie capacità: il dubbio può essere visto attraverso rituali in cui le persone con disturbo ossessivo compulsivo chiedono rassicurazione agli altri, valutando le loro opinioni rispetto alle proprie. È come se esistesse un’irriducibile sfiducia nel proprio giudizio e che le opinioni degli altri fossero in qualche modo più accurate.

Il dubbio può anche essere visto attraverso la necessità per molti di “confessare” a qualcun altro le cose che hanno pensato, detto o fatto nel tentativo di sentirsi dire che andava bene. Come se loro stessi non distinguessero il bene dal male, anche quando lo fanno.

Come convivere con i dubbi?

La realtà è che la “certezza” è una facciata e la vera certezza non esiste. Viviamo in un mondo pieno di dubbi, in cui non potremo mai avere il controllo di tutte le situazioni, e non tutto andrà come speriamo. Ma la buona notizia è che puoi imparare ad accettare l’incertezza e vivere una vita piena senza mai avere la sicurezza al 100% delle cose.

Convivere con l’insicurezza, che sia verso se stessi o verso gli altri, è un passo decisivo, e non è una sconfitta: le incognite della vita e gli imprevisti sono innumerevoli, così come le visioni diverse del mondo. Non possiamo rovinarci un viaggio con l’ansia di non aver chiuso il gas, non possiamo mai fidarci del lavoro dei colleghi con la pretesa di ricontrollarlo, e non dobbiamo credere più agli altri che al nostro istinto. Dubitare rovina la vita e le relazioni, è un meccanismo tossico che noi stessi inneschiamo a nostro danno.

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