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È davvero essenziale dare un’etichetta alle nostre relazioni?

etichette alle relazioni
18-09-2021
Fidanzati, spostati o conviventi: ha davvero importanza dare un nome ai rapporti che viviamo?
Nell'articolo:

Siamo così abituate a definire le persone e i rapporti che troppo spesso ci dimentichiamo di vivere gli stessi con intensità e autenticità. Sono proprio le etichette alle relazioni, quelle che mettiamo noi, a distorcere la prospettiva delle stesse.

Ma è davvero necessario dare un nome a qualcosa che stiamo vivendo in prima persona? Non sono forse i sentimenti e le emozioni a parlare, prima ancora delle parole e delle etimologie di queste?

Dare etichette alle relazioni e alle persone: perché lo facciamo?

Diamo un nome a tutto ciò che conosciamo, per orientarci nella vita e nei rapporti personali. Lo facciamo perché siamo spaventate dalle novità e quindi, quel nome si trasforma in un modo per tenere sotto controllo le cose. Ma questa è solo una percezione illusoria che rischia di compromettere e distorcere la realtà.

Lo facciamo con le persone, quando le additiamo, quando le definiamo con un nome, quando decidiamo per loro un etichetta senza provare neanche ad andare oltre. Perché la suddivisione per “categorie” è più semplice, perché fa sì che non ci mettiamo in gioco. Ed è un peccato.

E questo succede anche nei rapporti personali, quando ci limitiamo a dare etichette alle relazioni senza viverle realmente per quello che sono. Ma ne abbiamo davvero bisogno?

Fidanzati, coniugi o amanti?

Fidanzati, coniugi, amici di letto o amanti: conta davvero definire i ruoli delle persone quando si vive un rapporto? Non è forse più importante lo stare insieme, e i sentimenti che caratterizzano l’unione, piuttosto che il nome stesso.

Dare etichette alle relazioni, di qualsiasi entità esse siano, ci fa sentire più protetti, al riparo da eventuali critiche e giudizio. Ci permette anche di assecondare in qualche modo le aspettative che gli altri hanno nei confronti della nostra vita.

Ma è davvero così importante farlo? È davvero necessario dare un nome ai baci e alle carezze, ai momenti di intimità e complicità? O possono bastare le emozioni e le sensazioni che scaturiscono a ogni sguardo?
Dare etichette alle relazioni: cosa proviamo davvero

Se ci teniamo per mano con l’altra persona, se ci sentiamo protette quando ci abbandoniamo tra le sue braccia, se quando abbiamo un problema è lei che chiamiamo, che bisogno abbiamo di ufficializzare le cose con un nome? Che necessità c’è di dare etichette alle relazioni?

Per poter dire “sono fidanzata”, forse? O per mettere a tacere quello che la gente pensa? Indipendentemente dalla motivazione, quello che contano sono i sentimenti che nutriamo verso l’altro, non come questi siano chiamati.

Noi e gli altri

Farlo comprendere agli altri è sempre difficile. Perché è chiaro che quando amici e parenti ci vedono sempre con la stessa persona, sentono il bisogno di dare etichette alla relazioni, anche quando non gli riguardano affatto.

Ma lo fanno in continuazione, cercando di definire tutto ciò che non conoscono. Eppure l’amore, in qualsiasi forma esso si manifesti, è molto più di un semplice stato.

Dare etichette alle relazioni: non è abbastanza “insieme”?

Non è forse già tanto stare insieme? Non è quella la cosa che più conta? Essere e non apparire come gli altri ci definiscono o ci vogliono. Ecco perché dare etichette alle relazioni non serve a niente.

Non sono quelle a determinare un matrimonio o un fidanzamento felice, né tantomeno garantiscono rispetto e amore duraturo. Quegli status non ci rendono immuni dalle delusioni o dal cuore in frantumi. Sono i sentimenti a contare davvero.

Non è vero che se diciamo al mondo intero che siamo fidanzati, sposati, conviventi o qualsiasi altra cosa vogliamo essere, la relazione diventa più reale. Perché già lo è, semplicemente perché reali siamo noi e i nostri sentimenti.

Seguire il cuore

Lasciamo stare le persone e quello che loro si aspettano. Ignoriamo le loro domande su quella che è la nostra vita e il nostro futuro e concentriamoci solo su quello che davvero conta. La presenza di un’altra persona, per noi speciale, nella nostra vita.

E pazienza se per il solo fatto di non aver trovato una definizione gli altri pensino che questa non durerà mai, solo perché sono così abituati a dare etichette alle relazioni. Proprio loro che, magari, le gettano via come oggetti rotti.

Quello che conta davvero è essere insieme e guardarsi negli occhi giorno dopo giorno. Trascorrere notti intere a parlare per definire progetti e avventure, per decidere dove stiamo andando e dove vorremmo arrivare, insieme.

No. Dare etichette alle relazioni non cambierà niente di tutto ciò. Non lo renderà peggiore, ma neanche migliore.

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