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È giusto controllare le nostre espressioni facciali?

espressioni facciali
Spesso siamo spinti a controllare le nostre espressioni facciali e nascondere ciò che proviamo, ma è davvero giusto così?
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Controllare le espressioni facciali è giusto o si tratta di un terribile errore? Per capire quale sia la risposta giusta dobbiamo partire da una premessa. Viviamo in una società dove la positività è considerata fondamentale nella vita quotidiana – ed è un bene – allo stesso tempo però non ci viene concesso il diritto alla negatività, intesa come stati d’animo quali rabbia, tristezza o ansia.

Un meccanismo che, inevitabilmente, ci porta a reprimere le emozioni. Le espressioni facciali sono ciò che sfruttiamo per poter esprimere quello che proviamo, per questo controllarle – per nascondere i sentimenti – significa di conseguenza rifiutare ciò che si prova.

Perché non dovresti reprimere le tue emozioni

Ignorare le emozioni – studi alla mano – può causare moltissimi problemi, sia sul piano fisico che mentale. Parliamo infatti di un comportamento che influenza in modo negativo la memoria, la pressione del sangue e persino l’autostima.

Per questo è essenziale non reprimere mai i sentimenti. Se non riconosci le tue emozioni e i tuoi stati d’animo finirai per ingigantirne il lato negativo, finendo per provare ancora più malessere e disagio. Emozioni come rabbia, frustrazione, paura, tristezza e delusione possono farci paura, ma è fondamentale non cancellare ciò che si prova.

Secondo uno studio effettuato dall'Università di Aalto, ad esempio, se reprimi la rabbia aumenti la tua probabilità di avere un infarto. La paura inespressa, invece, può portare ad una produzione eccessiva di cortisolo, l’ormone che genera dei processi infiammatori e dannosi per l’organismo. A queste reazioni fisiche si aggiungono mal di testa, tensioni e problemi gastrointestinali.

Non solo: la neuroscienza ha provato che reprimere le emozioni provoca un blocco nei segnali che vengono inviati dal sistema limbico che porta ad un aumento nell’intensità delle emozioni. IL risultato? Non riesci a gestire la quotidianità, trovando enormi anche gli ostacoli banali.

Impara a riconoscere (e a domare) le emozioni

Imparare a dare un nome alle emozioni e riconoscerle è importantissimo per non reprimere ciò che si prova, rischiando di stare male. Se eviti il confronto con le tue emozioni rischierai di diventare apatico: provare delle emozioni infatti fa parte della tua natura umana.

Piuttosto impara a riconoscere i sentimenti che provi e cerca di farli tuoi. Al contrario rischierai di finire bloccata in una situazione difficile e dolorosa.

Rabbia

Partiamo dalla rabbia che è senza dubbio l’emozione più comune e risponde al naturale istinto di sopravvivenza. Parliamo di un sentimento che è normale, ma che rischia di diventare problematico se la rabbia va a sfociare in rabbia incontrollabile e sensazione di malessere.

Come affrontare la rabbia? Quando l’emozione arriva non reprimerla, ma respira intensamente, provando a sgombrare la mente. Poi pronuncia ad alta voce la frase: “Sono arrabbiato” e subito dopo cerca di comprendere qual è il problema che ha scatenato questa sensazione. In questo modo potrai affrontare la rabbia in modo costruttivo e sano.

Tristezza

La tristezza rappresenta la risposta naturale ad un dolore che ci coinvolge sia fisicamente che psicologicamente. Provarla ci consente di capire quello che conta per noi e cosa ci piace. Se reprimi la tristezza e non sveli cosa provi rischi di scivolare nell’apatia, ossia nell’assenza di sentimenti.

Paura

La paura, proprio come la rabbia, è un sentimento naturale che andrebbe accettato e abbracciato perché fa parte della vita. Parliamo di un’emozione necessaria perché legata all’istinto di sopravvivenza e importantissima per la crescita di ogni individuo.

La paura presuppone infatti una preparazione ed uno studio della situazione che non si conosce per arrivare alla sua accettazione. Se reprimi questo sentimento primordiale finirai per imbottigliare totalmente la tua energia e il tuo bisogno di crescere. La paura serve proprio a questo: ti segnala una novità e ti spinge a prestargli attenzione per individuare un possibile pericolo.

Frustrazione

Emozione primaria e spesso repressa, la frustrazione è legata al fastidio e alla delusione. Può travolgerti quando qualcuno ottiene una promozione che ti meritavi al posto tuo sul posto di lavoro oppure quando il tuo partner o la tua amica non comprendono i tuoi sentimenti e litigate.

Si tratta di un sentimento importante per la tua crescita e presuppone l’apprendimento e la gestione della gestione e del rifiuto da parte degli altri. Imparare ad esprimerla, anche con le espressioni facciali, è dunque fondamentale.

Delusione

Un’amica che ti tradisce, un progetto che fallisce, una vittoria sfumata: la delusione è qualcosa che fa parte della vita di tutti noi e spesso lascia segni indelebili. Imparare a comprendere ciò che provi sarebbe opportuno per crescere e lavorare su te stessa.

Se accetti una delusione riuscirai a riprendere in mano la tua esistenza e imparerai dagli errori passati, aggiustando davvero il tiro. Dunque cerca di lasciar andare il passato e focalizzati su quello che consideri davvero importante, a partire dai valori che fanno parte della tua vita.

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