E se per stare bene bastasse connettersi – ma farlo davvero – con la Terra? Parliamo di earthing, ovvero di una pratica che consente alle persone di collegare direttamente il proprio corpo alla Terra e di utilizzare le sue cariche elettriche naturali per riequilibrarlo.
Come? Camminando a piedi nudi all’aperto, per esempio, a contatto diretto con il suolo e con le vibrazioni che questo, e tutto ciò che vive al suo interno, emanano. Una pratica tanto semplice quanto potente e che svolge un ruolo importantissimo per il nostro benessere mentale, grazie a una sorta di riconnessione del nostro corpo con le correnti elettriche della terra.
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Una connessione che un tempo era all’ordine del giorno, tanto che nel corso della storia era noto il potere curativo della Terra e della sua energia. Non a caso anche nella medicina cinese, il termine Qi, è definito come l'energia vitale che riempie l'universo.
Come diceva anche l’antico filosofo Ge Hong, infatti, "le persone risiedono nel Qi e il Qi risiede nelle persone. Dal cielo e dalla terra fino alle diecimila cose, ognuna ha bisogno del Qi per vivere".
Ma non solo. Nel corso del tempo, infatti, la convinzione che il potere benefico della terra intesa come suolo e della Terra intesa come Pianeta potesse influire sul benessere di corpo e mente arrivò anche in Occidente. Tanto che ci sono studi a riguardo nell’Europa del XIX secolo.
Nel 1891 Louis Kuhne pubblicò "La nuova scienza della guarigione". Nel 1896 Adolf Just scrisse "Ritorno alla natura", un testo che incoraggiava a camminare a piedi nudi all'aperto. E più tardi, anche il medico americano George Starr White portò avanti una serie di studi a riguardo, mettendo in esame come, il dormire a contatto con la terra e collegati a fili di rame affissi alle tubature di casa, potesse migliorare la qualità del sonno.
Studi e teorie che si fondano sulla capacità degli elettroni della Terra di bilanciare la corrente elettrica del nostro corpo. E che trova una sua ragione d’essere anche nell’earthing.
Come si pratica
I modi per farlo, fili di rame a parte, sono tanti e molto più semplici da quanto si possa pensare. Per esempio:
- camminando all'aperto a piedi nudi, su un prato, su una spiaggia, ecc.;
- nuotando, in un lago, al mare, in un fiume, ecc.;
- sdraiandosi a terra, magari su un prato, sia diretto contatto che con una coperta o tappetino;
- dedicandosi al giardinaggio;
- giocando o toccando la terra;
- ecc.
Tutti modi per connettersi alla Terra e per entrare in contatto la sua energia, assorbendo gli elettroni del suolo, sia in modo diretto che indiretto e sincronizzandoci con le sue frequenze naturali.
E che non necessita di quasi nulla se non di un po’ di tempo. Bastano anche solo 30 minuti al giorno per poter godere dei benefici insiti in questa riconnessione con la Terra. Sia che lo si faccia a contatto diretto, sia con l’aiuto di appositi strumenti per la messa a terra, come dei tappetini, che si collegano in casa assicurandovi di poter beneficiare dell’earthing anche tra le mura domestiche.
I benefici dell’earthing
Tra i benefici riscontrabili dalla pratica costante dell’earthing, infatti, è stato visto che la connessione con la terra possa influire positivamente nelle persone che soffrono di:
- ansia o depressione;
- stanchezza cronica;
- malattie cardiovascolari;
- dolore e infiammazioni;
- disturbi da stress post-traumatico o di ricordi traumatici;
- ecc.
Andando ad aumentare il benessere generale delle stesse, migliorando la qualità del sonno e stimolando il sistema immunitario. Una pratica che quindi, al di là di eventuali problematiche, dovremmo fare tutti, godendo dei tanti benefici legati alla stessa e con uno sforzo minimo, se non quello di prendersi del tempo per sé e per avvicinarsi alla natura.
Un piccolo gesto che ci porta, piano piano, a riprendere il contatto con la Terra e la sua illimitata energia. La stessa di cui anche noi facciamo parte e che ci unisce con un filo invisibile ma potente a ogni essere vivente presente sul nostro Pianeta.