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Le “farfalle nello stomaco” hanno una spiegazione scientifica, ed è questa

farfalle nello stomaco
17-08-2023
Farfalle nello stomaco? Sarà amore o forse ansia? Cosa si nasconde dietro la proverbiale espressione che usiamo quando qualcuno ci scombussola
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Quante volte, parlando con le amiche dopo un appuntamento romantico vi siete lasciate andare ad affermazioni come quella di aver sentito la classiche “farfalle nello stomaco”. Un’espressione utilizzatissima per indicare quella sensazione piacevole, quasi divertente e di emozione profonda, che arriva dopo un incontro con una persona che ci piace e che ci fa subito pensare all’amore e a tutto ciò che ne consegue.

Ma siamo davvero certi che le farfalle nello stomaco siano davvero solo questo? Senza dubbio il sentire questo svolazzare di ali dentro lo stomaco ha a che fare con ciò che si vive a livello emozionale e profondo. Ma, nonostante venga associato per lo più all’innamoramento, questo turbinio di sensazioni e di sbattiti di ali, è molto più di un modo di dire, tanto da avere basi scientifiche a sostegno e che ne spiegano il reale motivo e l’origine.

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Cosa significa davvero avere le farfalle nello stomaco

Per prima cosa, è bene specificare che l’espressione tanto in uso e sdoganata dell’avere le farfalle nello stomaco prima che essere associata ad aspetti romantici e di piacere, trova il suo significato e la sua natura anche in tutte quelle sensazioni di ansia o tensione che possono nascere come conseguenza a eventi o situazioni vissute.

All’inizio del Novecento, infatti, si iniziò a studiare il sistema nervoso autonomo, arrivando all’analisi dei meccanismi neurologici che vanno a regolare le diverse funzioni “spontanee” che l’organismo svolge abitualmente, come la respirazione o la circolazione del sangue. E scoprendo la forte interazione  e connessione tra  il sistema digestivo e il cervello.

Il nostro secondo cervello

Partendo da questi studi, quindi, si passò a quelli sul sistema nervoso enterico, colui che coordina tutte le funzioni dell’apparato intestinale e che, oltre a essere strettamente legato al sistema nervoso centrale, è anche chiamato e noto per essere il “secondo cervello” dell’uomo. Non a caso, infatti, capita di sentire le cose “di pancia” prima ancora che con la testa e questo accade per ragioni ben precise.

Secondo quanto studiato, infatti, è emerso che il nostro intestino e apparato digerente in generale, sono alla base di tutte quelle reazioni che vengono messe in atto in modo istintivo e che attingono a strati che potremmo definire primordiali.

Quando si parla di farfalle nello stomaco, quindi, è proprio qui che si deve andare, per capire esattamente di cosa si tratta. Ovvero di una sensazione che è molto più di quello che si possa pensare e che ha una spiegazione scientifica ben definita.

La spiegazione scientifica

Se si pensa che l’intestino e il cervello sono connessi tra loro da circa 100 milioni di neuroni non è poi così difficile capire il motivo per cui, ogni emozione che si prova, può andare a modificare sensazioni come la fame o l’appetito, fino anche a portare a problemi a livello gastrointestinale. Ed è più o meno la stessa cosa che accade per le farfalle nello stomaco.

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Questa classica sensazione simile a un formicolio che si sente nello stomaco e che viene paragonata a un battito di ali, infatti, non è altro che la reazione che si genera nel nostro sistema nervoso autonomo come risposta e reazione a un forte stress o anche a uno stato tensivo o emozionale e che vanno a generare un’alterazione della motilità gastrointestinale.

Una sensazione che si attiva a livello istintuale, per consentirci di reagire di fronte a quella che potrebbe essere una minaccia e generando quella sensazione di vuoto o sfarfallio nello stomaco che in tanti conosciamo.

I sintomi

Si tratta di un processo che genera tutta una serie di sintomi ben precisi tra cui una vera e propria difficoltà di digestione, inappetenza, reflusso gastroesofageo. Ma anche la classica sindrome dell’intestino irritabile, dolori addominali, nausea e vomito. Così come può generare anche l’aumento della respirazione, tachicardia, la presenza di brividi e una maggior sudorazione, vertigini e addirittura sbalzi di umore.

Una sintomatologia, molto poco poetica, che deriva dalle reazioni chimiche che si generano nell’organismo e che avvengono nei momenti di tensione.

Certo, quando si parla di farfalle nello stomaco in termini romantici non è questo quello che si prova, o almeno non ancora. Poiché il tutto avviene in forma leggerissima, causando la classica sensazione tipica dell’innamoramento o di quando si è all’inizio di una bella cotta.

Ci sono rimedi?

Se quindi, da una parte, nella loro versione più romantica, le farfalle nello stomaco possono definirsi piacevoli, non bisogna dimenticare che sono a tutti gli effetti una risposta istintiva del corpo a una situazione di ansia o di forte impatto emotivo. E che, come tali, se non le si controlla possono sfociare in problemi maggiori, come quelli sopra citati e non solo.

Ma come si fa a tenere a bada le farfalle nello stomaco?

Esattamente come accade con tutte le emozioni che si provano, ovvero imparando a gestirle senza lasciarsi sopraffare: aumentando la propria consapevolezza; esercitando la respirazione controllata (per esempio come quella dello yoga o a livello diaframmatico), in modo da rallentare il battito cardiaco e permettendo di ritrovare una stato di calma profondo; accettando le emozioni che si provano e lasciandole andare senza diventarne prigionieri.

E amandosi, imparando ad ascoltarsi a livello profondo, sia nelle sensazioni positive che in quelle meno piacevoli, sia quando le farfalle nello stomaco sono l’avvertimento a una situazione di allerta e sia quando l’unico pericolo che stiamo per correre è quello di innamorarsi e di iniziare un storia d’amore bellissima.

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