La mancanza di presenza emotiva da parte dei genitori può lasciare profonde ferite nei loro figli, ferite che a volte non guariscono nemmeno con il passare del tempo. Quando l'affetto è insufficiente o l'indifferenza dei genitori è palpabile, i bambini possono crescere pervasi da una dolorosa consapevolezza di solitudine nel mondo. Insomma: crescere con genitori emotivamente assenti non è affatto una passeggiata.
Questa situazione genera innumerevoli pensieri e sentimenti nel bambino, che spesso rimangono inespressi; le figure che dovrebbero offrire conforto e sicurezza sono assenti o distanti. Una delle conseguenze più gravi di questa distanza emotiva è l'insorgere di un sentimento devastante: se nemmeno mia madre mostra interesse verso di me, forse non ho alcun valore in questo mondo. Come si riverbera questo vero e proprio trauma nell'età adulta e con il passare degli anni? Andiamo ad approfondire.
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Negligenza: si può associare questa parola ai propri genitori senza aver elaborato con dolore ciò che ci hanno fatto nel corso degli anni? Con quale coraggio possiamo imputare a loro, che dovrebbero essere la stella polare della nostra vita, una simile colpa?
Prima di entrare nella guida alla sopravvivenza, ricordati che questa sensazione di solitudine che provi è del tutto reale, tanto quanto lo sarebbe una gamba rotta. Non esitare a contattare un professionista della salute mentale, come potrebbe essere uno psicoterapeuta.
Se i tuoi genitori non ci sono per te i motivi possono essere tanti, ma tra questi di sicuro non c’è il tuo scarso valore a questo mondo. Parlane con un professionista: ti aiuterà a capire cosa devi fare per gettare un ponte di comunicazione o imparare a vivere attraverso quella che adesso ti sembra una profonda ingiustizia. E che a conti fatti lo è. Tuttavia, prima di incolpare e puntare il dito, è importante avere accanto qualcuno dotato degli strumenti per proteggerci da noi stessi.
I tuoi genitori non sono la tua felicità
Potrà sembrare un controsenso per molte persone che hanno avuto una vita familiare felice, ma questa è l’assoluta verità. Genitori emotivamente assenti lasciano più cicatrici delle botte. È brutto comunicare con qualcuno a cui non interessa. Quello che conta in questo caso, dunque, è rimanere coscienti e attivamente felici nella propria vita. Escludendo per il momento gli elementi di disturbo.
Trascorrere del tempo con i propri amici, o concentrarsi sui propri obiettivi, è un ottimo modo per avviarsi verso una ricerca della felicità che non dipenda dagli altri. Che poi è anche la migliore felicità: quella che non è condizionata dalle oscillazioni di umore di qualcuno a cui non importa davvero. Dovremmo imparare a distaccarci emotivamente dalla vita degli altri per ricercare il benessere emotivo dentro di noi. Sia che gli altri siano partner, o genitori.
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Molto spesso si è convinti di avere genitori emotivamente distanti perché in qualche modo lo si è meritato. Da qualche parte nel passato c’è stato qualcosa, forse durante l’infanzia, che ha provocato un distaccamento totale e doloroso dai nostri genitori. Qualunque cosa sia accaduta nel tuo passato, non devi pensare per un singolo istante che ciò che ti è successo sia dipeso da te.
Le persone con genitori distanti tendono spesso a mettere da parte le loro emozioni e le loro necessità. Dato che nemmeno i loro genitori hanno mai reputato le loro esigenze davvero importanti, non hanno mai ricevuto l’imprinting a prendersi cura di loro stesse. Dopo una lunga giornata di studio o di lavoro, mettiti in contatto con te stessa e chiediti: che cosa desideri in questo momento?
Meriti l’amore incondizionato del figlio che sei
Che tu scelga di trovarti un mentore – un buon amico, un nonno, una persona a te vicina – o voglia diventare genitore di te stesso, ricordati che meriti amore incondizionato. Tutti coloro che sono a questo mondo lo meritano, e se non sono i genitori a dare questo amore, dovremo trovare qualcuno che possa arrogarsi l’autorità del facente funzione.
Impara a elaborare le emozioni da figlio di genitori emotivamente assenti
Quando i tuoi genitori sono assenti, le emozioni diventano mostri orripilanti e incomprensibili. Mancando la pietra di paragone dell’uso che ne fanno i genitori, il bambino “dimenticato” si trova a combattere contro qualcosa di tanto grande quanto invincibile. Ecco perché molto spesso si sceglie di chiudere le emozioni da qualche parte. Dimenticarle è molto più facile del viverle in tutta la loro rude esplosività.
Imparare a elaborare le emozioni: la rabbia, il risentimento, l’insensibilità, il rimorso. Impara ad accettarle come parte integrante della tua vita, e non qualcosa da cui devi scappare. A che pro? Prima o poi di troveranno. Nessuno ti sta portando a questo punto della conversazione per spiegarti, infine, che dovrai essere in grado di perdonare.
Il perdono dipenderà unicamente da te. Rifletti sul tuo dolore e accettalo come parte della tua vita, perché il passato non si può cambiare. A questo punto, sarai tu, e solo tu, a decidere se perdonare o passare oltre. Senza che tu debba sentirti addosso il peso della cosa giusta da fare, poiché la cosa giusta per antonomasia non esiste.