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Imparare a gestire i rimorsi è un lavoro che vale la pena fare subito

Come affrontare al meglio i pensieri ansiogeni
Ci sono decisioni del passato che rimpiangi e che impattano ancora oggi sul tuo modo di pensare e di fare scelte? Potrebbe essere arrivato il momento di imparare a gestire i rimorsi
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Scelte considerate sbagliate, occasioni colte in un momento non ritenuto giusto, non accettazione di situazioni passate che ci hanno fatto male, sono tutte condizioni che possono portarci ad avere dei rimorsi. Associati sostanzialmente al pentimento e al rammarico, i rimorsi creano una situazione di disagio che può impattare in maniera più o meno negativa sul nostro benessere psicofisico, soprattutto perché non è sempre facile gestirli correttamente. E a questo proposito, qual è il modo migliore per gestire i rimorsi?

È davvero possibile avviare un processo di accettazione delle scelte passate cogliendo addirittura le opportunità nascoste dietro le azioni che continuiamo a rimproverarci di aver messo in atto? Lo scopriamo subito! Ecco come gestire i rimorsi ed evitare di crogiolarsi in una serie di emozioni negative che ci creano disagio e frustrazione.

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Concediti la possibilità di provare rimorso senza paura

Gestire i rimorsi vuol dire innanzitutto concedersi, senza colpevolizzarsi, la possibilità di provarli. Il conflitto interno che i rimorsi, così come i rimpianti, creano in ognuno di noi, può portare a una doppia paura: quella di rimanere ancorati a un passato che ci provoca dolore e anche quella di colpevolizzarci per il fatto di essere ancora fortemente legati a questo passato. Il doppio conflitto deriva dalla medesima sensazione di frustrazione e impotenza nei riguardi di scelte compiute ieri, di cui oggi ci pentiamo.

Per iniziare a gestire tutto questo è innanzitutto fondamentale non aver paura di provare rimorsi, perché è anche in questo modo che possiamo darci la chance di comprendere quali sono state le dinamiche alla base di una scelta che oggi consideriamo sbagliata e che ha avuto un impatto così importante sulla nostra psiche e in generale sul nostro benessere.

Accetta i sentimenti che provi

Accettare i sentimenti che provocano il rimorso è il secondo imprescindibile step che può aiutarci a gestire i rimorsi. Cos’è che ci rimproveriamo? Da cosa sono state mosse le decisioni del passato che oggi ci sembrano così sbagliate? Queste sono solo alcune delle domande che possiamo porci per avviare un "faccia a faccia" con le nostre emozioni più profonde e con i fili che le muovono e che ci provocano un disagio così forte protratto nel tempo.

Imparare a riconoscere i motivi che hanno portato a tali scelte e quelli che oggi ci portano a rimpiangerle, può aiutarci moltissimo nel processo di gestione dei rimorsi e darci la chiave di volta per avviare una crescita personale estremamente costruttiva, che trae spunto dai fallimenti e dagli errori per ricordarci che il nostro valore non è affatto definito da questi ultimi.

Concentrati sul presente

Può il passato impedirci di vivere appieno il presente? Non dovrebbe, ma purtroppo la realtà spesso si rivela essere molto diversa. Il passato, se non prontamente esaminato, sviscerato e superato, può impattare notevolmente e negativamente sul presente e i rimorsi sono il suo specchio più limpido. Per questo affidarsi a uno psicoterapeuta o iniziare pratiche di mindfulness e meditazione, può aiutarci e non poco, a concentrarci sulle scelte passate e comprendere i motivi che le hanno mosse e che ad oggi fatichiamo ad accettare.

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Una volta compresi possiamo tornare a concentrarci sul presente, portando sulle spalle un bagaglio emotivo ed esperienziale che non farà altro che aiutarci nel nostro percorso di crescita personale, aiutandoci a riconoscere il fatto che gli sbagli non indicano chi siamo, ma aiutano a crescere, soprattutto quando decidiamo di accettarli, metabolizzarli e lasciarceli alle spalle.

Perché è importante gestire i rimorsi

E se proseguire serenamente il cammino di crescita personale è fondamentale, altrettanto basilare è anche un’altra presa di coscienza. Quale? Quella di capire che il passato non determina il futuro. Spesso infatti quando abbiamo dei rimorsi tendiamo a pensare che ciò di cui ci pentiamo possa diventare una lettera scarlatta da cui non possiamo liberarci e che determinerà inevitabilmente anche il nostro futuro. Niente di più sbagliato.

Uscire da questa trappola mentale, grazie alle pratiche di cui abbiamo parlato, può fare davvero la differenza e aiutarci a comprendere che no, gli errori del passato non determinano né chi siamo, né cosa vogliamo essere e che ciò che è stato, pur impattando sul presente e sul futuro, non deve necessariamente determinarlo. Acquisire questa consapevolezza ci renderà più forti, più consapevoli di ciò che spinge la maggior parte delle nostre decisioni, di ciò che desideriamo e del livello di accettazione che abbiamo per noi stessi.

Ci aiuterà inoltre a fare l’atto più liberatorio che ci sia: perdonarci. Un gesto di amore puro che fatichiamo a concederci, soprattutto a seguito di rimorsi, ma che può liberarci da fardelli che rischiano di fagocitare la nostra vitalità e il proseguo sereno della nostra vita e che grazie a un piccolo, ma preziosissimo gesto, possiamo finalmente lasciarci alle spalle.

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