Il ghosting non è sempre sbagliato, e in questo articolo vogliamo spiegarti perché. Abbiamo speso molte parole su questo fenomeno, te ne abbiamo parlato come una forma di “astensione dalla risposta” che, in alcuni casi, è tossica e provoca dolore nella persona che lo riceve.
E tuttavia, prima di giudicare un fenomeno del genere, bisogna davvero guardare il quadro nell’insieme. Chi smette ti di rispondere a una chat, al telefono o a un messaggio, ovvero “ghosta”, non lo fa sempre con un’intenzione vile e recondita. Molto spesso, anzi, osservando la situazione nel suo complesso, ci sono stati dei comportamenti pregressi che hanno portato a una chiusura.
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Ti ha ghostato?
Stai usando la tua app d’incontri preferita. Agganci un potenziale partner: sembra interessante. Vi scambiate qualche messaggio, ma all’improvviso ti accorgi che stai scrivendo solo tu. Prima arrivano i monosillabi, a volte neanche quelli, e poi i messaggi vengono a malapena visualizzati. Risposte? Non se ne parla.
Chi subisce questo tipo di “rimbalzo” ne soffre, inevitabilmente, ma cos’ha davvero perso, se non l’occasione di parlare con una persona che in quattro e quattr’otto ha perso l’interesse in te?
Il ghosting poi si verifica anche nei legami d’amicizia. Quando una persona smette di rispondere sui mezzi digitali, sceglie consapevolmente di interrompere ogni forma di contatto rapido e immediato con una seconda parte. Il ghosting ci fa sentire vulnerabili e abbandonati. A volte, ci rende furiosi.
Soffermiamoci per un momento a pensare sul motivo per cui sei stato, o hai mai ghostato.
Perché si fa ghosting?
Il ghosting è un atto consapevole, una scelta rapida pensata per fare qualche passo indietro e scegliere il non confronto. Lo si fa per tanti motivi. Per esempio?
- Pensavo fosse amore (e invece era un calesse). A volte si perde semplicemente interesse nella persona che abbiamo davanti. L’abbiamo appena conosciuta? Ci si frequenta da un po’? La mancanza di interesse è una conseguenza dell’incompatibilità. Si potrebbe dire che in un mondo migliore avremmo tutti l’intelligenza emotiva per spiegare all’altro la perdita d’interesse, ma come forse avrete già capito, quel mondo non esiste.
- Non sono sicuro di quello che provo. Alcune persone non si lasciano travolgere da un turbine di parole, ma scelgono invece di tacere davanti alla loro stessa incertezza. Qualcuno preferisce non scavare troppo a fondo nei propri sentimenti per paura di trovarci qualcosa. E allora ti ghosto, per sicurezza, perché ho paura che tu possa piacermi davvero, perché non voglio legarmi, perché ho paura.
- Sono un narcisista e mi piace farmi inseguire. Ti rispondo ogni due settimane, raccontandoti una storiella che ti bevi sempre, e ti lascio tanto spago quanto basta per non mollare la presa, ma neanche tirarti verso di me.
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Quando si ghosta per autodifesa
Il mondo non è mai in bianco e nero: il ghoster non è cattivo, e il ghostato invece sempre buonissimo. Esistono delle situazioni in cui si sceglie di smettere di rispondere perché le persone che abbiamo davanti hanno tenuto un comportamento capace di invadere lo spazio personale che abbiamo costruito negli anni.
- Mi sento sopraffatto dalle nostre conversazioni. A volte ghosti perché parlare con qualcuno ti provoca ansia. C’è un irrisolto? C’è semplicemente una spiacevole sensazione di malessere? Qualsiasi cosa ti faccia aprire una chat e provare un forte senso di malessere è un campanello d’allarme che non devi ignorare. Ascoltalo e, se pensi di non poter affrontare la soluzione con le parole (perché dall’altra parte non c’è sempre qualcuno che vuole ascoltare per davvero), scegli il ghosting.
- Stai insistendo davvero troppo: non sono più a mio agio. Chiunque abbia ricevuto avances spinte, come anche una celebre dick pic non richiesta (unsolicited) sa benissimo dove ci si può spingere quando una chat ci fornisce quel tanto che basta di anonimato da rendere i più sciagurati di noi delle persone davvero… oltraggiose. Quando le avances esagerano, quanto ti senti schiacciata dall’insistenza, a volte il ghosting è la soluzione migliore.
- Ho bisogno del mio spazio. Non sempre una non risposta è un’assenza di interesse: a volte è il bisogno fisico di prendere le distanze e il tempo per pensare.
- Ho provato a spiegartelo, ma non smetti di scrivere. La comunicazione è bella finché entrambe le parti sono ricettive a riguardo. Non sempre, però, si è in grado di ottenere una risposta assennata, specialmente se chi abbiamo dall’altra parte sembra intenzionato a non mollare.
- Mi stai bullizzando. Ignorare i messaggi di bullismo è un atto d’amore nei confronti di te stessa. Parlare con le persone che non apprezzano chi sei è come schiantarsi contro un muro. Ciò che ti viene detto, le parole orribili che ti vengono lanciate addosso per ferirti? Le devi discutere con chi ami, devi denunciarle, e soprattutto devi proteggerti. Gettare benzina sul fuoco non ha mai sedato un incendio. L’acqua, le parole buone di chi ti vuole bene, il punto di vista fresco di un terapista? Quello sì che fa bene al cuore e all’anima.
Prima di parlare di ghosting, che ha convenzionalmente accezione negativa e viene considerato un modo per ignorare l’altra persona, è importante riflettere. Ci sono state delle volte in cui smettere di rispondere ti è sembrata la soluzione migliore?