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Ecco perché i giorni invernali influenzano il nostro modo di comportarci

giorni invernali
19-02-2024
La correlazione tra giornate brevi, poco sole, freddo e umore a terra è chiara quasi a tutti, e tuttavia c’è molto ancora da scoprire a riguardo

I giorni invernali influenzano il nostro comportamento. Le nostre decisioni possono variare, anche molto, con il cambiare delle stagioni. A volte basta dormire sopra a un dilemma per vederlo già sotto un’altra prospettiva.

Immagina quale cambiamento è in grado di apportare una situazione climatica e ambientale completamente differente. Certo, le stagioni non le possiamo cambiare. Ma possiamo imparare a reagire meglio al contesto.

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“L’inverno sta arrivando”: sei pronta? Forse, no

I primi mesi dell'anno non sono sempre facilissimi, e freddo e poche ore di luce sembrano quasi aggiungere un carico.

Già le feste non sono un momento proprio ideale dell’anno. O meglio: sono un catalizzatore delle emozioni e del vissuto di una persona. Col passare del tempo diventano un coacervo di ricordi, spesso molto tristi, dovuti a persone che non ci sono più, situazioni che non torneranno – al tempo che passa.

Una volta superato questo periodo ci troviamo davanti: ripresa del lavoro, stress di tutti i tipi, freddo, poca luce. I buoni propositi? Sopravvivere, grazie. Per molte persone, specialmente quelle per cui il periodo festivo è bello in apparenza, ma profondamente vuoto nei contenuti (per circostanze tristi o sfortunate) gennaio si trasforma in una giungla da attraversare con il coltello tra i denti. E nemmeno febbraio scherza.

Emozioni e giorni invernali

Uno studio scientifico recente ha dimostrato che non sono solo le emozioni a essere influenzate dai giorni d’inverno. Ci sono tanti modi in cui le giornate corte, fredde e buie vanno a influenzare il nostro cervello, anche dal punto di vista dell’appetito sessuale, della nostra intelligenza e della nostra attività sociale.

L’orso va in letargo, l’uccello migra. L’essere umano non fa niente di così estremo, ma subisce comunque gli effetti della stagione invernale. Le variazioni fisiologiche per l'essere umano sono più sottili, ma non per questo assenti. In generale, inoltre, se ne parla sempre troppo poco nonostante si tratti di variazioni importanti che possono influenzare il nostro benessere generale.

Giorni invernali e umori: il winter blues

Non puoi ignorare il fenomeno del winter blues. Non è un genere musicale, ma è quella situazione in cui il nostro cervello manifesta una tristezza e un’ansia persistente nei giorni invernali. È un disturbo stagionale che esiste davvero e non va sottovalutato: può manifestarsi sotto forma di senso di impotenza, di scarsa autostima, bassa energia, fame nervosa e dormite prolungate.

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Questo fenomeno di solito non dura meno di due settimane, e molte persone ne sperimentano gli effetti in maniera lieve, così da non essere diagnosticabili facilmente da un professionista. Questo generalizzato senso di malinconia è il winter blues, e tutti prima o poi ci passano in mezzo.

Dietro al winter blues potrebbero esserci molte spiegazioni. La più gettonata è quella che riguarda la carenza di luce. Le giornate in cui fa buio presto vanno a sballare il ciclo circadiano del corpo, andando a inficiare sul nostro benessere generale. Da qui nascono diverse terapie, come quella della luce.

Un’altra ipotesi riguarda invece il nostro mindset. Chi ama l’inverno per via del freddo, per via delle luci di Natale, per via dell’atmosfera di festa o perché l’atmosfera diventa accogliente e si può tenere una coperta gigante sulle gambe quando si guarda Netflix tende a soffrire meno di winter blues.

Insomma: tutto dipende da come ti approcci all’inverno. Se parti da una presa di posizione negativa, non c’è albero di Natale che tenga. Il winter blues arriverà per te.

Altri problemi diffusi durante i giorni invernali

I giorni invernali possono influenzare anche altri aspetti della nostra salute mentale. Per esempio:

  • La memoria.

Alcuni studi hanno dimostrato che durante l’inverno tendiamo ad avere una capacità di apprendimento ridotta, una memoria meno efficace e minori livelli di concentrazione. Si ipotizza che tutto questo sia imputabile a un ridotto apporto di vitamina D, che viene dal sole.

  • La termoregolazione sociale.

Siamo animali sociali e l’inverno acuisce questo bisogno. Molti studi dimostrano che d’inverno ricerchiamo con più desiderio i momenti di aggregazione, apprezziamo di più le relazioni stabili e soprattutto tendiamo a ricercare una forma sociale più stabile.

  • La sessualità.

Il ciclo sessuale di una persona non si basa solo sulla stagionalità, ma alcuni studi avrebbero dimostrato che l’incidenza della pornografia nella cronologia delle persone è molto più alta nel cuore dell’inverno che durante l’estate.

In linea generale, l’inverno ci rende vulnerabili e più desiderosi di stabilire contatti umani stabili, sicuri e duraturi. È un momento in cui si tende a trascorrere tempo in casa, con le persone a cui siamo affezionate.

Quando questo viene meno, o comunque la nostra sensibilità stagionale è più acuta, le conseguenze possono essere difficili da gestire. Almeno finché il sole non ricomincia a splendere fino a tardi.

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