Come si riconosce l'immaturità emotiva?
Quante volte ci si è trovati di fronte a qualcuno che sembrava incapace di gestire le proprie emozioni, dimostrando reazioni esagerate rispetto all’evento vissuto o sproporzionate rispetto all’età della persona stessa? Bene, se vi è capitato (o se siete voi a vivere questa situazione) potreste essere di fronte a qualcuno che soffre di immaturità emotiva.
Ma di cosa si tratta esattamente? Con questo termine si va a descrivere il comportamento di coloro che, in relazione alla propria età, dimostrano una forte incapacità nell’esprimere emozioni, controllarle e gestirle in modo appropriato. Una persona che, quindi, risulta essere emotivamente acerbo, mostrando la sua immaturità emotiva. Ma come si fa a riconoscere quando una persona è emotivamente immatura? Prestando attenzione ai suoi comportamenti. Atteggiamenti che agiscono come dei veri e propri segnali.
VEDI ANCHE LifestyleLa ruota delle emozioni potrebbe essere la chiave per una vita emotiva più sanaCome individuare l’immaturità emotiva
Degli indicatori che mettono in evidenza l’impossibilità della persona di vivere le emozioni in modo maturo e consapevole, anche in base al percorso evolutivo dell’età e non solo se si è fatto o meno un lavoro interiore personale. Una sorta di red flag capace di mostrare chiaramente l’immaturità emotiva di chi si ha di fronte in modo piuttosto incontestabile.
Tra i comportamenti che maggiormente ci indicano l’immaturità emotiva di una persona, per esempio, eccone cinque che possono aiutare a individuarla facilmente.
1. Immaturità emotivo ed egocentrismo
L’egocentrismo, ovvero la tendenza a pensare che il mondo giri unicamente intorno a sé. Un comportamento che è più che ovvio nei bambini, pensiamo per esempio ai neonati che piangono per la fame senza preoccuparsi di che ore siano, ma che non dovrebbe esistere da adulti, quando si sa perfettamente che non si è soli al mondo e che i propri bisogni non sono più importanti rispetto a quelli degli altri.
2. Difficoltà a prendere impegni
Allo stesso modo, poi, chi è emotivamente immaturo avrà difficoltà a prendere impegni “ a lunga durata”. Questo, infatti, comporterebbe una rinuncia a ciò che si vuole fare nel presente focalizzandosi su un obiettivo a lungo termine. In parole semplici, una persona che vive un’immaturità emotiva, nel momento in cui gli/le verrà fatta una promessa o verrà posto un obiettivo a lungo termine, vedrà crescere in sé il desiderio di avere subito qualcosa, dando priorità a questo impulso piuttosto che al resto.
VEDI ANCHE LifestyleCome si scrive un diario emozionale per migliorare l’autoconsapevolezza3. Legami di dipendenza
Le persone che presentano immaturità emotiva, poi, tendono a creare legami di dipendenza con chi hanno accanto, poiché a loro avviso hanno bisogno di quella persona, non tanto per amore ma per soddisfare un’esigenza, un bisogno appunto. Come dire, un legame di interesse personale piuttosto che di affetto.
4. Tendenza a colpevolizzare
In modo simile, poi, chi è emotivamente immaturo avrà la tendenza a colpevolizzare gli altri. Nei bambini, per esempio, domina il pensiero che un errore porti alla colpa indipendentemente dal danno creato, che non conta mai quanto il castigo che viene imposto. Chi ha un’immaturità emotiva, quindi, tende a proseguire con questo pensiero, senza capire che siano noi i responsabili di ciò che facciamo e se si sbaglia è bene riconoscere l’errore e chiedere scusa.
5. Incapacità a gestire il denaro
Irresponsabilità che si riflette anche nella gestione del denaro che serve per comprare ciò che soddisfa, ancora una volta, i propri bisogni o presunti tali, e che li porta ad acquistare cose che non servono con soldi che non hanno. Un modo impulsivo e privo di attenzione nell’usare i soldi a pura soddisfazione dei desideri che si pensa di avere in quel momento e che dimostra una forte incapacità a gestire le emozioni e i pensieri a esse collegati.
Oltre, poi, alla presenza di escalation emotive tipiche dell’età infantile che perdurano in età adulta, come pianti, rabbia, bronci e tutto ciò che fa sembrare, a chi le subisce, di essere davanti a un bambino piuttosto che a una persona che bambino non è più (per lo meno fisicamente).