Selfcare

Ecco perché non dovremmo sottovalutare l’importanza della tristezza

donna triste e pensierosa
Anche se ti sembrerà strano, la tristezza è importante e ti sveliamo perché dovresti viverla appieno per il tuo bene

“Non essere triste”, “Pensa positivo”, “Dai, sorridi!”. Quante volte ti è capitato di sentirtelo ripetere o sei stata tu stessa a dirtelo? Eppure la tristezza, per quanto sia fastidiosa a volte, è un’emozione importante che nessuno di noi dovrebbe mai reprimere.

Eppure negli ultimi anni si è diffusa una tendenza – sbagliata – che ci vuole tutti super positivi, reattivi e pronti ad affrontare con un sorriso anche i momenti più duri. Nulla di più sbagliato perché la vita – purtroppo – non è fatta solo di sensazioni positive, ma anche negative ed è essenziale viverle tutte.

VEDI ANCHE C’è una differenza tra emozioni e sentimenti ed ecco perché è utile imparare a riconoscerla LifestyleC’è una differenza tra emozioni e sentimenti ed ecco perché è utile imparare a riconoscerla

Perché non devi reprimere le emozioni negative

Certo, concentrarsi sulle cose che ci fanno stare male in modo eccessivo può essere dannoso, ma è anche vero che reprimere queste sensazioni può provocare numerosi danni. I nostri stati d’animo d’altronde sono ricchi di sfaccettature e fra queste c’è la tristezza. Ignorare quello che provi, infatti, porterà, prima o poi, a conseguenze sia fisiche che psicologiche: gli studiosi sono concordi.

Evitare di reprimere la tristezza non è semplice, lo sappiamo, perché è un’emozione forte associata a disagio e malessere, ma se imparerai a farla tua e a domarla, si trasformerà in una grande risorsa.

I rischi del “bottle up”

In inglese si dice “to bottle up”, ossia “imbottigliare”. Un termine usato per indicare la tendenza di alcune persone a reprimere i sentimenti negativi, rinchiudendoli, appunto, in una bottiglia. Una metafora che ci fornisce l’immagine perfetta di un atteggiamento che comporta moltissimi rischi.  

Provare emozioni infatti fa parte della natura umana. Contrastarle è sbagliato, andrebbero invece accolte, riconosciute e superate, per riconnettersi con sé stessi. Reprimere, in sostanza, non è mai la scelta giusta. La tristezza, in particolare, è una risposta naturale del corpo a un dolore emotivo o fisico.

Riconoscerla e viverla è essenziale per affrontare sofferenze e delusioni, imparando non solo a scoprire le nostre risorse interiori, ma anche quello che conta e che è importante per noi. I rischi, in caso contrario, sono numerosi. Il primo riguarda una reazione – improvvisa e incontrollata – del corpo che potrebbe “sfogare” quelle emozioni represse con reazioni psicosomatiche come tensioni muscolari, mal di testa o problemi gastrointestinali.

C’è poi un altro pericolo dietro l’angolo: l’apatia. Chi reprime le emozioni, giorno dopo giorno, si troverà a non provarle più, mettendo in atto nella vita quotidiana un sistema di protezione. Il risultato, in questi casi, è l’assenza di qualsiasi tipologia di reazione, una interazione poco sana con gli altri, la tendenza a evitare nuove esperienze e a prendere iniziative.

VEDI ANCHE Perché devi imparare a non reprimere le emozioni? LifestylePerché devi imparare a non reprimere le emozioni?

Come affrontarla

Affrontare la tristezza e viverla dunque è importantissimo per stare bene. Attenzione però, questo non significa affogare dentro questa emozione negativa, bensì soffermarsi a contemplarla e trasformarla in qualcosa di nuovo e positivo. Non sottovalutare il potere della tristezza, dunque, perché potrebbe esserti molto utile.

Questo sentimento, ad esempio, ci rende neutrali. Secondo alcuni studi quando proviamo la tristezza il cervello non riesce a cogliere le differenze che ci sono con gli altri. Abbiamo meno stereotipi e la nostra capacità di giudizio è migliore.

Per disinnescare la tristezza parti dal respiro. Appena la riconosci fai un respiro profondo e continua a respirare, con calma e concentrandoti, per almeno un minuto. In questo modo non verrai sopraffatta e potrai reagire. Ricordati che hai altre opzioni oltre la fuga. Puoi infatti accettare come ti senti, con la consapevolezza che passerà. Le emozioni sono qualcosa di passeggero, ci attraversano, poi spariscono. Attendi e tutto si sistemerà.

Impara a gestire ciò che provi

La tristezza, così come l’ansia e la rabbia, si possono gestire. Non sono qualcosa che ci travolge, ma emozioni che compaiono in noi per un motivo e che possiamo controllare. Come? In pochi semplici passi che ti faranno cambiare punto di vista sui sentimenti negativi.

  • Riconosci le emozioni negative

Quando quella sensazione fastidiosa arriva impara a etichettarla. Cosa senti? Rabbia, tristezza, frustrazione? Dare un nome a ciò che provi è il primo passo per accettare e controllare le emozioni. Chiediti inoltre cosa ha causato questa tua reazione, provando a ricapitolare ciò che ti fa perdere l’equilibrio.

  • Controlla il respiro

La respirazione è essenziale in questi casi ed è importante eseguirla nel modo giusto. Ti permette infatti di controllare panico, rabbia e ansia. Se ti senti in difficoltà fai un bel respiro profondo, inspirando con il naso ed espirando con la bocca. Continua così sino a quando non ti sentirai meglio.

  • Usa l’attesa

Spesso le emozioni negative ci fanno perdere il controllo e ci fanno fare delle cose stupide di cui finiamo per pentirci. Quando senti arrivare rabbia o tristezza prova la regola dell’attesa. Se hai l’impulso impediente di fare qualcosa prendi tempo, rimandando di almeno cinque minuti. Con il passare del tempo questa tecnica si rivelerà utile per controllare i comportamenti compulsivi (e sbagliati) che spesso scaturiscono dal tentativo di combattere i sentimenti negativi.  

Riproduzione riservata