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Che cos’è l’impotenza appresa?

Impotenza appresa
09-06-2022
Quando un individuo non prova nemmeno ad allontanarsi da una situazione di disagio, né tantomeno a risolverla, potrebbe trattarsi di impotenza appresa. Ma di cosa si tratta?

Sentirsi in trappola, incapaci di risolvere una situazione, avvertire un senso di impotenza: è capitato a tutti di trovarsi in una situazione simile, ma si tratta spesso di fasi transitorie. Tuttavia a volte queste circostanze si prolungano nel tempo, al punto da provocare uno stato di impotenza appresa.

Si tratta di una situazione psicologica da cui potrebbe essere difficile uscire, in quanto si finisce in un circolo vizioso di senso di impotenza e frustrazione. Come uscire da una situazione simile? In questo articolo abbiamo messo insieme alcuni piccoli consigli e strategie utili che possano aiutare a riguadagnare un maggiore controllo sulla propria vita.

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Cosa è l'impotenza appresa

Con impotenza appresa si intende uno status in cui le persone, pur trovandosi in una situazione negativa e di forte disagio psicofisico, la accettano passivamente, senza cercare di migliorarla. Questo senso di impotenza è tanto più forte e percepito quanto più la causa degli eventi ci sembra fuori controllo, reiterata nel tempo e globale, ovvero influenza tutta la nostra vita.

Questo perché l'impotenza appresa induce a credere che ogni tentativo per risolvere i problemi che si stanno affrontando sarà inefficace, con conseguenze anche negative sulla nostra salute emotiva. La paura del fallimento può essere paralizzante e può causare una perdita dell’autostima e persino portare alla depressione.

Di fatto induce ad accettare situazioni anche molto negative senza reagire, facendoci sentire totalmente impotenti e rassegnati di fronte al disagio che ne deriva. Inoltre si smette di imparare dagli errori, dando per scontato che una fase negativa sia immutabile, si assume il ruolo della vittima, chiudendosi in se stessi e subendo passivamente le circostanze.

Le cause dell'impotenza appresa

Ma quali sono le cause dell'impotenza appresa? Traumi fisici e psicologici, situazioni difficili: la convinzione di non essere abbastanza affonda le sue radici nella nostra storia personale e non sempre è facile trovarne le cause.

La convinzione di essere impotenti di fronte agli eventi negativi deriva, secondo gli esperti, da una storia di insuccessi, che sviluppano dentro di noi un senso di sfiducia rispetto alle nostre capacità e minano la nostra autostima: ci sentiamo impotenti, e finiamo con l'interiorizzare questa sensazione e applicarla a tutti gli aspetti della nostra vita.

Identificare le cause, con il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, è sicuramente un primo step per iniziare a risolvere il problema.

Come uscire da una situazione di impotenza

L'impotenza appresa provoca una situazione di stallo, fa sentire come in una gabbia psicologica che anestetizza dalla realtà e blocca sul nascere ogni tentativo di cambiamento.

Per uscire da questa fase di transizione dolorosa, bisogna fare una cosa che solo apparentemente sembra banale: coltivare l'ottimismo. Sembra una semplificazione, ma non è così: avere accanto qualcuno che ci aiuta a non vedere sempre il lato negativo, ma anzi ci incoraggi ad affrontare le cose invece di rinunciare in partenza è un valido aiuto per chi soffre di impotenza appresa.

Lo step successivo consiste nel riconoscere i pensieri automatici, quelle vocine nella testa che ci dicono che è inutile agire, che tanto non cambierà nulla; riconoscerle aiuta a debellarle e a mettere in moto invece meccanismi di pensiero consapevole e costruttivo, che aiutano a uscire dallo stallo. Certo, ci vuole tempo per automatizzare questi processi, ma la nostra mente è molto elastica e recenti studi dimostrano che basta meno di un mese per imparare nuove abitudini.

Riconosciuti questi pensieri, è il momento di sforzarsi di trovare alternative meno pessimiste, e spesso, più realistiche. Farlo ci aiuta a rimettere le cose nella giusta prospettiva e osservare i problemi da fuori, in modo neutrale e meno catastrofico.

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Gestire l'impotenza appresa

Per modificare e gestire in modo costruttivo i pensieri e gli atteggiamenti negativi derivanti dall'impotenza appresa esistono 4 semplici step da seguire:

Innanzitutto fare introspezione e riconoscere le proprie risorse e i propri punti di forza; tutti ne abbiamo ed è molto importante imparare a valorizzarli.

Poi è fondamentale riconoscere dei pattern negativi e di frustrazione nel nostro passato, identificandoli ma senza giudicarli.

Dopo queste due prime prese di coscienza arriva la fase del controllo e del grounding: cosa posso controllare e cosa no? Concentrarsi solo su quello che si può controllare aiuta a rimanere positivi e non farsi prendere dal panico. Tutto questo percorso viene facilitato e supportato da un ambiente positivo, con amici, familiari e colleghi che ci supportano e ci aiutano a valorizzarci e gratificarci.

Assistere qualcuno che ci è vicino e aiutarlo a uscire da uno stato di impotenza appresa non è facile: spesso infatti questo disagio emotivo viene visto come pigrizia, semplice pessimismo e viene banalizzato e sottovalutato. Le conseguenze però potrebbero essere gravi, e quindi chi soffre di questo disturbo va aiutato e supportato in modo che ritrovi ottimismo e fiducia nelle sue capacità.

Se il caso è particolarmente grave, è anche utile rivolgersi a uno psicologo o un professionista che possa far intraprendere un percorso di introspezione che aiuti innanzitutto a riconoscere le cause del problema, analizzarle e affrontarlo una volta per tutte.

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