Alzi la mano chi non ha mai sentito dire “in amore vince chi fugge”. Alcuni avranno fatto proprio questo detto, altri ci avranno riflettuto su più e più volte e quasi tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti se è vero che in amore vince chi fugge.
Questo detto parte da un assunto che possiamo sicuramente definire semplicistico, ma che apre le porte a dibattiti di grande valore e tocca corde su cui è importante soffermarsi per comprendere meglio le dinamiche alla base dei rapporti tra partner o potenziali tali. Scopriamo insieme perché e soprattutto se è vero che in amore vince chi fugge!
Che significa che in amore vince chi fugge
Proverbi e detti popolari hanno spesso la funzione di sintetizzare la cosiddetta saggezza collettiva, in frasi e pillole di facile comprensione. E il detto “in amore vince chi fugge” rientra a pieno titolo in questa categoria. L’assunto alla base di questa affermazione si basa sulla credenza che l’attrazione che proviamo nei confronti di una persona possa aumentare quando la persona per cui proviamo interesse si mostra sfuggente o poco interessata.
Sarà capitato anche a voi, la persona che aveva solleticato la vostra curiosità non mostrava interesse e con un atteggiamento di sufficienza e generale indifferenza vi faceva chiaramente capire di non provare la stessa curiosità nei vostri confronti. Il risultato? Il vostro desiderio di conquista aumentava, la voglia di capire il perché di quell’atteggiamento apparentemente freddo e distante si faceva via via, sempre più intensa. Questa è esattamente una delle tipiche situazioni che hanno dato vita al detto "in amore vince chi fugge", una situazione che si basa su complessi principi psicologici e che è importante comprendere fino in fondo.
La psicologia alla base del detto
Le dinamiche relazionali, soprattutto tra potenziali partner, sono davvero tante e sviscerarle tutte è praticamente impossibile. Quello che è fondamentale sapere però è che anche dietro un’affermazione apparentemente così banale, ci sono variabili e condizioni che hanno a che fare sia con le nostre risposte emotive che con il nostro grado di autostima. Nel corteggiamento nulla è lasciato al caso, il regno animale ce lo insegna perfettamente.
Combattimenti rituali, danze, feromoni, sono solo alcuni degli “assi nella manica” che alcune specie utilizzano per attirare l’attenzione e conquistare chi desiderano. In fase di attrazione gli approcci tra esseri umani non sono poi così diversi rispetto a quelli che avvengono nel regno animale.
Anche noi utilizziamo diverse strategie per attirare l’attenzione di chi ci interessa e allo stesso modo, ne utilizziamo altrettante per rispondere in maniera più o meno diretta, al corteggiamento. E dato che, secondo varie teorie psicologiche, tra cui la teoria del principio di scarsità, le persone appaiono più desiderabili quando sono difficili da conquistare, ecco che il detto “in amore vince chi fugge” trova la sua investitura ufficiale. Ma è sempre così? No, e vediamo subito il perché.
Non sempre in amore vince chi fugge
La complessità della natura umana e dei legami affettivi non può certamente essere racchiusa in un’affermazione così scarna. Anche se è vero che spesso in amore vince chi fugge è vero anche il contrario. Partiamo da un presupposto di base: l’’amore non è una partita a scacchi e non esistono vinti e vincitori. Detto questo è pur vero che alcune inclinazioni e comportamenti possono portare la conoscenza, il corteggiamento e/o l’eventuale avvio del rapporto, in una direzione invece che in un’altra.
Ma non può dipendere solo da un atteggiamento sfuggente. Sono tante le variabili che entrano in gioco in una relazione e non possiamo certo ridurre tutto a un’unica regola. La costruzione di un legame emotivo, l’attrazione verso una persona in particolare e il nostro modo di approcciare e di rispondere all’approccio, sono processi decisamente variegati influenzati da un’infinità di fattori.
In amore non esistono strategie
In amore non vince chi fugge e non vince chi resta, vince chi si sostiene reciprocamente, chi si impegna nella costruzione di una connessione profonda senza trincerarsi dietro sterili strategie o chi per amor proprio tronca una relazione ormai logora. Quando mostriamo interesse nei confronti di una persona o quando una persona mostra interesse nei nostri confronti, non dobbiamo percepire la situazione come una sfida né tantomeno viverla come tale. In amore la collaborazione, il confronto sano, la comunicazione aperta e l’ascolto attivo sono i veri pilastri su cui basare fondamenta solide.
E non parliamo di fondamenta posate per dar vita a una storia necessariamente lunga e duratura. Non è il tempo infatti a dare valore a un rapporto, ma l’intesa, il supporto e la profondità del legame, a prescindere dalla durata della relazione. Una relazione che, ricordiamo, non porta a nessuna vittoria, ma alla condivisione di un sentimento reciproco in grado di arricchire entrambi i partner.