L’integrità emotiva è ciò che dà senso a chi sei, a quello che fai. In altre parole, l’integrità emotiva rappresenta il senso della tua vita. Chi siamo? Dove siamo diretti? Perché ci svegliamo la mattina e facciamo quello che dobbiamo fare, anche se ci costa così tanta fatica?
La risposta a questa domanda non è uguale per tutti: sarebbe troppo facile, altrimenti. Ognuno ha imboccato il suo sentiero, più o meno consapevolmente, e adesso sta cercando se stesso attraverso le sue scelte. Capire il senso che ci muove, ci spinge, ci rende tristi o felici, significa avviare un meraviglioso percorso di scoperta di sé. È il viaggio più importante della propria vita.
VEDI ANCHE LifestyleAllenare l’intelligenza emotiva può cambiarti la vita, ed ecco comeIntegrità emotiva: istinto e dovere
Ti sei mai chiesto se la tua vita rappresenta davvero chi sei o dove vuoi andare? Sei sulla strada giusta? Se ogni giorno ti senti intrappolata in un oceano di impegni mediocri, di scarsa importanza ma comunque inderogabili, sappi che non sei la sola. I doveri di una vita sono ciò che dobbiamo fare, anche se non vogliamo farlo. La voce della ragione ci dice che dobbiamo pulire il bagno, andare dal commercialista, cercare la migliore offerta luce e gas per la propria casa, quando magari vorremmo soltanto sprofondare sul divano a guardare Netflix. Molto spesso ragione e sentimento parlano due lingue differenti.
Ora, nessuno qui sta dicendo che devi smettere di ascoltare la tua testa e seguire il tuo cuore sempre e comunque. Quello che cerchiamo di dirti è che a volte la via di mezzo è quella giusta. Quando ci si sente divisi, spaccati in due. Quando ci si sente di essere una persona di giorno, a scuola o al lavoro, e un’altra la sera, quando si è a casa o tra gli amici, si percepisce una netta spaccatura. Una spaccatura che genera un conflitto.
Sedare questo conflitto significa ritrovare senso nell’incoerenza, rimettere in ordine le incombenze così che il cuore o la ragione non prevalgano mai l’una sull’altra. Trovare un equilibrio significa affrontare i primi passi verso l’integrità emotiva.
L’integrità emotiva, spiegata brevemente
Imparare a prendere confidenza con le proprie emozioni significa imparare a conoscerle, accettarle, talvolta perdonarle. Soprattutto: imparare a capire le proprie emozioni significa imparare a gestirle in maniera salutare. Ignorare questa parte di noi non porta mai da nessuna parte, se non verso l’esaurimento nervoso. Raggiungere questa comprensione avanzata di sé si può fare solo attraverso l’integrità emotiva.
Integrità emotiva significa coraggio. Trovare la forza di riconoscere i nostri veri bisogni è spesso una cosa difficilissima. Viviamo tutta la vita nascondendo le nostre necessità come se fossero qualcosa di cui vergognarsi, uno spauracchio da mettere da parte. Questo perché? Perché capire i propri sentimenti, spesso, è un’arma a doppio taglio. Capire cosa ci passa per la testa può renderci all’occorrenza felici o tristi. E non c’è niente di male o di negativo in nessuna delle due questioni: smettiamola una volta per tutte con la positività tossica. Normalizziamo la tristezza. Normalizziamo la noia. Accettiamo ogni aspetto della vita, bello o brutto che sia – perché? Perché tanto lo vivremo comunque!
Accettare l’integrità emotiva significa imparare a convivere con la persona che siamo nel profondo. Esprimere i bisogni, le necessità, gli stati affettivi in maniera ragionevole, assertiva e con coerenza migliora notevolmente la qualità della nostra vita.
VEDI ANCHE LifestyleCome capire se hai paura delle tue emozioni, e come imparare a superarlaPerché le emozioni ci fanno paura?
In un mondo guidato dalla crescita e dallo sviluppo, dove vieni misurato sin da quando sei bambino per i risultati che ottieni, guardarsi dentro è un atto di ribellione. Senza scomodare i filosofi, citiamo i Punkreas che hanno espresso bene questo concetto: “Medie, superiori, lunghi anni all’università per studiare il tuo quoziente intellettivo | e stipulare una classifica che renda più possibile al settore produttivo. […] La graduatoria non è altro che una sparatoria alle tue spalle”.
Quando non osiamo inseguire un sogno perché siamo troppo spaventati da quello che la gente penserebbe di noi, o da quello che potrebbe accadere se le cose non dovessero andare bene, stiamo venendo meno alla promessa fatta alla nostra emotività. Stiamo cancellando una parte di quello che siamo per accettare di buon grado il ruolo che la società immagina per noi. Produttivi, sorridenti, sempre positivi e proattivi.
Una persona emotivamente completa riesce a capire quando è giunta l’ora di mettere da parte il dovere e ascoltarsi dentro, senza pregiudizi e senza desiderio di chiudere gli occhi e non vedere. Quando smettiamo di correre la competizione per il miglior risultato, accettiamo chi siamo davvero.
Accettare verità scomode fa parte di questa dinamica di vita così bizzarra e, al tempo stesso, così naturale: non siamo più abituati a guardarci dentro e rispettare l’integrità emotiva che sta alla base della nostra felicità.