Cosa è l'intelligenze emotiva
Non tutti lo sanno, ma l'intelligenza emotiva è una vera e propria competenza, ed ha fondamentale importanza non solo in fatto di relazioni, ma anche nella gestione di altri ambiti della vita come il lavoro.
Il modo in cui reagiamo alle sfide che la vita ci presenta, quello in cui esprimiamo le nostre emozioni e interagiamo con le persone che ci stanno accanto: sono tutti aspetti che possono essere ricondotti al vero significato di intelligenza emotiva. Si tratta di vere e proprie capacità, e non - come potremmo immaginare - di semplici reazioni istintive.
VEDI ANCHE LifestyleLa mentalizzazione è una capacità meravigliosa: come capire se ce l’haiIn una società dominata dal raziocinio, le emozioni vengono viste come un ostacolo, una debolezza da nascondere e reprimere. Ma non è affatto così e lo dimostra il fatto che le persone capaci di guardarsi dentro e di riconoscere e gestire le proprie emozioni sono quelle che hanno maggiore successo, sia nella vita privata che in quella lavorativa. Quindi intelligenza "pratica" e intelligenza emotiva non dovrebbero essere contrapposte, bensì andare di pari passo.
Essere in grado di comprendere ed esprimere le emozioni proprie e degli altri, gestire i conflitti e le situazioni stressanti con calma e empatia, e motivare se stessi e gli altri verso il raggiungimento degli obiettivi sono solo alcune delle abilità che l'intelligenza emotiva ci consente di sviluppare. In questo articolo, andiamo a scoprire come funziona l'intelligenza emotiva, come possiamo coltivarla e soprattutto come può migliorarci la vita.
Significato di Intelligenza emotiva
Volendo dare una definizione del concetto di intelligenza emotiva, potremmo dire che è la capacità di comprendere e gestire le emozioni. Si parla ovviamente delle proprie emozioni, ma anche di quelle degli altri. Questa comprensione ha poi un'utilità concreta, perché serve a indirizzare il nostro comportamento in modo positivo.
Quindi da una parte l'intelligenza emotiva lavora dentro noi stessi e contribuisce al nostro livello di autoconsapevolezza. Ma allo stesso tempo ci serve anche per comprendere gli altri e scegliere così il modo migliore e più positivo per muoverci nei rapporti sentimentali, amicali, ma anche lavorativi.
Chi ha lavorato sulla sua intelligenza emotiva riesce a leggere la realtà in modo più completo, riesce ad avere relazioni più sane, ed ha anche una maggiore capacità di affrontare lo stress e risolvere problemi.
Libri sull'intelligenza emotiva: lo schema di Goleman
Il concetto di intelligenza emotiva è stato introdotto per la prima volta nel 1990 dagli psicologi statunitensi Peter Salovey e John D. Mayer. Ci sono poi voluti alcuni anni perché il concetto venisse approfondito e studiato.
Se questo argomento ti sembra interessante e sei in cerca di libri sull'intelligenza emotiva, sicuramente il testo da leggere è quello di Daniel Goleman intitolato "Intelligenza emotiva: che cos'è e perché può renderci felici".
Il libro di Goleman sull'intelligenza approfondisce molto bene l'argomento, e soprattutto traccia uno schema che può esserci davvero utilissimo per comprendere di cosa stiamo parlando perché individua le componenti più importanti di questa competenza. Ecco come si articola lo schema dell'intelligenze emotiva di Goleman:
- Consapevolezza di sé
- Gestione delle emozioni
- Motivazione
- Empatia
- Abilità sociali
Esempi di intelligenza emotiva
Per comprendere ancora meglio il concetto, possiamo fare alcuni esempi concreti di come l'uso dell'intelligenza emotiva possa aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Esempio 1
Sapere quel che vogliamo, saper leggere i nostri stessi bisogni e comportarci di conseguenza è una perfetta espressione di intelligenza emotiva. Una persona con una buona intelligenza emotiva non investirà in una relazione in cui non si sente gratificata, così come riuscirà a dire di no a un'uscita se si sente troppo stanca. In generale non reprimerà le sue emozioni.
Esempio 2
Sul lavoro si verifica un cambiamento improvviso che provoca stress e paura. In una situazione di questo tipo la persona con una buona intelligenza emotiva sarà capace di metabolizzare il sentimento di timore, e di concentrarsi sulle azioni da compiere per risolvere il problema, conservando la calma e aiutando in questo senso anche i colleghi.
Esempio 3
Chi sa usare bene l'intelligenza emotiva è quasi sempre un buon amico. Ad esempio se una persona vicina manifesta disagio o infelicità, questa persona sarà probabilmente in grado di dare un supporto emotivo e materiale, stando vicino all'amico in difficoltà.
Benefici dell'intelligenza emotiva
Dovrebbe già essere molto evidente come l'intelligenza emotiva sia qualcosa che può darci numerosi benefici e che ci permette di vivere in modo più sereno, perché è uno strumento per affrontare una larga gamma di situazioni.
Di seguito però andiamo ad approfondire nel dettaglio- seguendo la falsariga dello schema di Goleman -le principali aree della vita in cui un'intelligenza emotiva ben alleata può darci davvero una marcia in più.
1. Autoconsapevolezza
L'intelligenza emotiva influisce su molti aspetti del nostro essere, prima di tutto sulla consapevolezza di noi stesse. Ti porta a guardarti dentro senza timori, guardando alle tue emozioni sia positive che negative. Del resto imparare a riconoscere i propri punti di forza e le proprie debolezze è la chiave per raggiungere la piena consapevolezza di sé.
Conosci te stesso, dicevano i Greci. E non avevano affatto torto perché guardarsi dentro è la chiave per sciogliere tutti quei nodi emotivi che spesso ci frenano, impedendoci di esprimere al meglio noi stesse. Cosa che vale sia dal punto di vista relazionale e sentimentale che da quello lavorativo, dove si sviluppano altrettanti rapporti sociali.
VEDI ANCHE LifestyleCome capire se è la mancanza di autocompassione a farti stare male2. Controllo delle emozioni
Niente paura: non stiamo dicendo che bisogna perennemente mantenere il controllo. Tuttavia è importante avere sempre una buona consapevolezza di come si stanno muovendo le nostre emozioni. Quando sei consapevole di te stessa e riesci a osservare le tue emozioni senza pregiudizi né timori, a quel punto l'intelligenza emotiva ti porta a un altro importante step: l'autogestione. Significa, cioè, che ti consente di regolare e controllare le tue emozioni più intime e profonde, impedendo loro di prendere il sopravvento su di te.
Non è una cosa da sottovalutare. Pensa a tutte le volte in cui ti sei sentita sopraffatta dalla tristezza, dalla rabbia, dallo stress e da tutte quelle emozioni negative che ti danno la sensazione di annegare. Chi ha sviluppato alti livelli di intelligenza emotiva non reagisce di impulso (e male) e riesce a rispondere in modo costruttivo.
3. La giusta motivazione
Parlare di intelligenza emotiva potrebbe sembrare un paradosso, visto che l'intelligenza è qualcosa che associamo sempre al raziocinio, mai all'istinto. Ma stiamo scoprendo come le emozioni siano meno irrazionali di quanto potremmo credere. E sì, coltivando questo "quoziente emotivo" possiamo raggiungere un alto livello di autoconsapevolezza, di controllo ma soprattutto di motivazione.
Quando ti lasci influenzare dalle emozioni negative, quando ti si presentano degli ostacoli che sembrano insormontabili, quando tutto diventa nero e non riesci più a vedere la luce diventi come un cane che si morde la coda. E a quel punto non trovi la spinta per andare avanti, pensi di non farcela. L'intelligenza emotiva e il contatto con la parte più intima di te stessa sono la chiave per non gettare la spugna e avere successo, nella vita privata come nel lavoro.
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4. Ti fa entrare in empatia con gli altri
Quando lavoriamo su noi stesse, raggiungiamo una certa consapevolezza delle nostre emozioni e sensazioni, riusciamo a controllarle e diventiamo più sicure, ecco che accade la magia: diventiamo persone empatiche. Si parla tanto di empatia al punto che spesso questo termine viene quasi svuotato del suo stesso senso. Ma un senso ce l'ha, fidati (anche piuttosto importante).
L'empatia è la capacità di connettersi emotivamente con gli altri e prendere in considerazione i loro sentimenti, le loro preoccupazioni e i loro punti di vista. È un'abilità che si sviluppa con il tempo e l'esperienza, ma che non appartiene a tutti. C'è chi non riesce a essere empatico neanche con le persone più vicine.
Quando riesci a rispondere ai tuoi bisogni emotivi, ti si spiana dinanzi la strada per creare con gli altri un rapporto di fiducia, compassione, benessere. Ecco perché l'intelligenza emotiva non va sottovalutata e quanti risvolti (positivi) può avere su ogni sfera della tua esistenza.
Il test dell'intelligenza emotiva
Ma è possibile misurare il nostro livello di intelligenza emotiva? Ebbene si, esiste un test studiato appositamente e che prende il nome dai suoi creatori il Mayer-Salovey-Caruso Emotional Intelligence Test (MSCEIT).
Questo test è strutturato in una serie di quesiti che pongono dei problemi "emotivi". Vale a dire che vengono proposte situazioni abbastanza comuni nella vita quotidiana, e vengono poste domande relative al modo in cui si reagisce e ci si approccia a queste situazioni. Le domande hanno lo scopo di definire a che livello la persona è in grado di gestire le emozioni, leggere i contesti e le emozioni degli altri e rispondere ai dettami che regolano le interazioni sociali.
Questo test viene fatto generalmente in ambito clinico o educativo.
Come coltivarla (e migliorarla)
Proprio come il Q.I. (quoziente intellettivo), anche il Q.E. (cioè quello emotivo) si può coltivare nel tempo. Perciò se ti senti un tantino "indietro" rispetto a tutto ciò che abbiamo visto finora, puoi stare tranquilla: chiunque può migliorare la propria intelligenza emotiva!
Inizia prestando più attenzione a te stessa, alle reazioni che hai quando parli con qualcuno, al tuo modo istintivo di esprimere giudizi o giungere a conclusioni affrettate, al linguaggio del tuo corpo. Quando sono negativi, prova a migliorarli e a trasformarli in qualcosa di positivo.
Prova a mettere in discussione la tua reazione istintiva, poniti delle domande come: Ma questa cosa è davvero così grave? Cosa può succedermi di davvero brutto? In quali altri modi avrei potuto reagire, e come sarebbe andata? In che modo posso migliorare la situazione.
Un altro modo davvero semplice per farlo è riflettere sulle parole che usiamo nelle nostre valutazioni (anche quelle fatte a mente). Ci capita di usare termini molto negativi o insultanti, magari anche nei confronti di noi stesse? Proviamo a modificare quelle parole e a usare un linguaggio positivo. Anche le parole che pronunci e il modo con cui lo fai possono influire sul tuo benessere emotivo.
Essere emotivamente intelligenti farà la differenza e te ne accorgerai presto, già nel momento in cui inizierai a essere più compassionevole ed empatica nei confronti di chi ti circonda. Noterai come miglioreranno le tue relazioni con amici e colleghi, così come quelle sentimentali.