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Guardarsi dentro per vivere meglio: come imparare a fare introspezione psicologica

introspezione psicologica
21-06-2023
Cos'è l'introspezione psicologica, una buona abitudine per guardarsi dentro e comprendere ciò che si vive e si prova, imparando a conoscersi giorno dopo giorno

In un mondo in cui tutto sembra frenetico, accelerato e volto verso l’esterno, la necessità di guardarsi dentro e comprendersi a fondo sembra non essere mai stata così importante. E imparando a “praticare” una sana introspezione psicologica è possibile farlo, godendone nella vita quotidiana. Un modo per indirizzare la propria attenzione all’interno, a quella parte profonda di noi troppo spesso lasciata indietro, non ascoltata e non accolta. Ma fondamentale per il nostro benessere psichico e per il nostro star bene.

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Ma cos’è davvero l’introspezione psicologica, perché è importante e come si attua? Proviamo a scoprirlo meglio, andando alla radice di questo modo di osservare e osservarsi che fa tanto bene alla nostra vita e al nostro equilibrio personale.

Cosa significa introspezione

Per prima cosa, quindi, andiamo ad analizzare il significato del termine introspezione psicologica, ovvero, secondo la definizione che leggiamo sulla Treccani, “il procedimento di osservazione dei fatti di coscienza, onde il soggetto, riflettendo sulle sue esperienze, assume sé medesimo a oggetto di studio”.

In parole semplici, quindi, si può dire che l’introspezione psicologica è quel processo per il quale il soggetto va a riflettere su se stesso, attuando un vero e proprio esame di coscienza.

Quando si parla di introspezione, infatti, si intende quel processo mentale per il quale una persona guarda dentro di sé, ponendosi nelle condizioni di analizzare le sue esperienze. Come una sorta di osservatore esterno di ciò che accade all’interno e dei processi che caratterizzano la coscienza. Imparando di fatto a comprenderli e a conoscersi meglio.

Sintetizzando ulteriormente si può dire affermare che essere una persona introspettiva, significa avere la capacità di riflettere su di sé, comprendendo i propri stati mentali e provando empatia.

A cosa serve l'introspezione

Una buona abitudine, se si pensa quanta poca attenzione diamo a ciò che dovrebbe essere la cosa più importante, ovvero noi stessi. E una pratica che punta a prestare maggior attenzione a ciò che si ha dentro, imparando ad ascoltarsi, sempre e comunque. In ogni situazione, che si tratti di un problema o di qualcosa di bello e che ci permetta di fermarci ed esaminare ciò che sta accadendo. Sia fuori che dentro di noi.

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Un modo di vivere le esperienze della vita che ci mette in relazione con le emozioni che si provano, andando ad analizzare ciò che accade all’interno, in quella parte nascosta, profonda e spesso trascurata. E dedicando la giusta attenzione al fatto in sé e al proprio sentire.

I benefici dell'introspezione

In questo modo, diventando più consapevoli e attenti verso ciò che si vive e si prova, è meno facile che le emozioni prendano il sopravvento e che gli eventi ci travolgano mettendoci in una posizione di instabilità e difficoltà.

Così facendo, praticando l’introspezione psicologica come una buona abitudine, è possibile affrontare lo straordinario percorso della vita in modo più attento, profondo, consapevole. E soprattutto in sintonia con ciò che si è e con ciò che si ha dentro. Aumentando la propria autostima, evitando di abbandonarsi all’ansia, alla negatività e allo stress, lasciando il passato nel passato e focalizzandosi al momento presente.

E imparando a mettere una barriera tra il mondo esterno e se stessi, in modo che questo sia amico e non un nemico che ci ingloba e che obbliga alla difesa. Per vivere una vita più serena e migliore a ogni livello, visibile e non.

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