L’irritabilità ci colpisce tutti, ma alcuni sono più propensi di altri a cadere vittime dei suoi tranelli. La rabbia, le risposte taglienti, sono una valvola di sfogo facile e a portata di mano che ci permette di trovare sollievo temporaneo dal dolore. Una soluzione tutt’altro che definitiva.
Dietro all’irritabilità e a una persona fumantina si nasconde un malessere talvolta profondo che deve essere elaborato per poter essere risolto. Perché sei sempre così arrabbiato è una domanda che, per chi soffre di irritabilità, trova sempre una risposta diversa. Alla base vi è sempre un fattore scatenante unico, o un insieme di essi.
VEDI ANCHE LifestyleTi sembra di odiare tutti? Ecco cosa c’è dietro e come stare meglioCos’è l’irritabilità?
Una persona irritabile manifesta dei comportamenti eccessivi e smisurati nei confronti degli stimoli esterni, anche e specialmente quelli di poco conto. A una semplice domanda come “cosa vuoi per cena?”, la persona irritabile potrebbe rispondere, sbottando, “me lo devi proprio chiedere sempre, non ho voglia di pensarci, né tempo, e poi chi se ne importa”. Naturalmente l’irritabilità si riversa sul prossimo, specie le persone che gli stanno vicino e con cui ha una conversazione quotidiana.
La persona irritabile genera un effetto domino su chi lo circonda: l’irritabilità può non essere contagiosa, ma di sicuro riesce a indisporre, o bloccare, se non addirittura interdire tutti i rapporti sociali. È una tendenza negativa, dannosa per le relazioni.
Questo comportamento ha delle manifestazioni piuttosto chiare che possiamo quasi definire sintomi. Tra i più comuni ci sono il nervosismo, l’irascibilità, gli scatti di rabbia, la tensione, gli sbalzi di umore, le crisi di pianto, la tristezza e la depressione.
Naturalmente una persona che vive questa esperienza lo fa nel modo più totalizzante, e la rabbia, si sa, porta conseguenze non solo mentali e sociali, ma anche fisiche. Una persona irritabile potrebbe avere problemi di tensione muscolare, fame nervosa o inappetenza, disturbi gastrointestinali, tachicardia, mal di testa, problemi di memoria o insonnia.
Cosa scatena l’irritabilità?
Difficile trovare una causa scatenante precisa per l’irritabilità. Tuttavia, si può affermare con relativa certezza che a dare vita a episodi di rabbia frequente e reiterata, a quel tanto rumore per niente in tutto, è spesso lo stress. Il periodo stressante a lavoro, in casa o in altri ambiti della vita, anche sociale, ci porta alla rabbia.
Quando ciò che ci circonda supera la nostra comprensione, o sembra sfuggirci di mano. Quando sentiamo di essere perseguitati da una cosa che chiamiamo sfortuna e sembrano capitare tutte a noi. Oppure, quando ci sentiamo perseguitati da chi ci vuole male in ogni frangente della nostra vita: la rabbia è una reazione naturale a ciò che non riusciamo o non vogliamo spiegare razionalmente.
VEDI ANCHE LifestyleQuesti sono motivi per cui ogni tanto pensi che tutti ti odinoNella rabbia non c’è niente di male, ed è piuttosto normale che si sfoghi su chi abbiamo attorno poiché è nella natura di questa espressione. Tuttavia, quando la rabbia è una reazione quotidiana, ripetuta e reiterata, diventa un problema da non sottovalutare. L’irritabilità ci rende imprevedibili nelle reazioni e la gente che ci circonda comincia ad avere paura a chiedere anche le cose più semplici, nel timore di scatenare una reazione funesta.
L’irritabilità può anche essere causata da un problema fisico, come una carenza nutritiva, una patologia sottostante o uno sbalzo ormonale. Se le cause psicologiche sono da escludere, è importante verificare quelle fisiche per assicurare il proprio benessere.
Quando diventa un problema
A tutti capita di reagire con furia a una domanda qualsiasi. A tutti capita di arrabbiarsi tanto, anche in frangenti di poco conto. Ci sono momenti della vita in cui la rabbia è un sentimento contro il quale bisogna fare i conti, o che non può essere eliminata con un po’ di relax.
I periodi duri, difficili, lo stress, la depressione, l’ansia, o magari il lutto o il dolore ci portano alla rabbia, perché è una reazione rapida, immediata e comprensibile. Una reazione, però, e non una soluzione. Se la rabbia emerge da un periodo difficile, non c’è niente di cui preoccuparsi: siamo persone sane che affrontano la vita con un po’ di peperoncino.
Nel caso in cui però l’irritabilità sia una costante della vita, con sintomi che persistono nel tempo e causano danni sociali irreversibili, è importante fare i conti con la propria capacità di elaborare le situazioni e le emozioni della vita.
Nella fattispecie, potrebbe essere importante rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta per trasformare la rabbia. Essa è un sintomo e non un risultato, e potrebbe emergere da una situazione di infelicità.
Non sottovalutare la rabbia e l’irritabilità: sono condizioni che comunicano un disagio del corpo, della mente o di entrambe le cose. È importante comprendere le cause scatenanti e lavorare su di sé per non rivolgere la rabbia su chi ci vuole bene.