Come riconoscere e combattere la manipolazione affettiva
La manipolazione affettiva è fenomeno molto più diffuso di quanto tendiamo a immaginare, che si ferifica nell'ambito delle relazioni (non solo di coppia) e che può avere conseguenze importanti sulla salute mentale di chi la subisce.
Questa forma di manipolazione è caratterizzata dall'uso strumentale delle emozioni per controllare o influenzare il comportamento di un'altra persona. Molto spesso è difficile realizzare appieno di essere vittime di manipolazione affettiva - il che spesso porta a sperimentare sentimenti di frustrazione, confusione o esaurimento emotivo - apparentemente senza un vero motivo.
Per proteggersi dalla manipolazione affettiva e disinnescarla quando possibile, è importante avere una forte consapevolezza delle varie dinamiche manipolative. In questo articolo cerchiamo di darvi una panoramica del fenomeno, cercando di focalizzare sulle varie tipologie di manipolazione, sulle modalità per affrontarle e di tutelarsi.
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Non è detto che si debba essere narcisisti patologici, manipolatori o bugiardi impenitenti per manipolare le persone. Alcun* utilizzano questo tipo di dinamiche in maniera saltuaria magari per ottenere qualcosa a proprio favore. Qualcun altro instaura puntualmente dinamiche di manipolazione psicologica all'interno della relazione, e anche in questo caso non è detto che ciò venga fatto con completa consapevolezza
Il problema è che queste modalità possono essere estremamente dannose per la salute mentale di chi le subisce, intaccandone anche l'autostima e decimandone le certezze.
Il più delle volte la manipolazione affettiva è uno degli ingredienti principali della proverbiale relazione tossica, nell'ambito della quale uno dei due partner (o entrambi) provocano danni emotivi all'altr*, più o meno consapevolmente. Spesso se ne diventa consapevoli solo dopo un lasso di tempo prolungato, con risultati disastrosi per la nostra psiche e a volte anche per la nostra vita. Proprio per questo è importante saper riconosce le dinamiche di manipolazione affettiva quando si presentano: di seguito abbiamo raccolto una serie di red flags da tenere sempre d'occhio.
Vampiro affettivo
Tra i tipi di manipolazione affettiva c’è quella del vampiro affettivo; conosciuto anche come vampiro energetico agisce proprio come una vera e propria spugna.
Proprio come l’omonima creatura della notte si nutre delle energie delle proprie vittime fino a farle sentire svuotate e senza forze, lasciandogli solo un senso di inadeguatezza. Non contento riesce anche a ricoprire i ruoli della vittima.
A differenza di altri manipolatori questo soggetto non è forte, anzi. Cerca costantemente l’approvazione e ha bisogno di un supporto costante. Ecco perché sfoga le proprie frustrazioni su persone con una scarsa autostima o molto fragili.
Vittimismo manipolativo
Una seconda tipologia è quella del vittimista manipolativo; in questo caso ci si trova davanti a persone che utilizzano ricatti emotivi e che si fanno riconoscere per la ricerca costante di sostegno e cura. Il loro ruolo principale è quello della vittima e usano i sensi di colpa come arma principale.
Questa manipolazione affettiva riesce a farti crollare ogni certezza, a ferirti e a farti sentire sbagliata. Inoltre, le persone dall’esterno, tenderanno a esprimere comprensione e conforto mettendoti ancora di più la divisa della carnefice.
Il manipolatore bugiardo
Tra i tipi di manipolazione più comuni troviamo le bugie e le omissioni. Non è raro che questi soggetti siano bugiardi patologici ma non solo, riescono anche a mentire sulle menzogne pronunciate. Un circolo vizioso da cui ti auguriamo di uscire quanto prima.
Oltre alla chiara frottola, dobbiamo puntare l’attenzione sull’omissione; questa tecnica è meno evidente, più subdola e ti attira con molta più facilità nella sua trappola.
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Colui che non ammette di aver detto qualcosa, di non averlo fatto o addirittura nega qualsiasi cosa tu dica su di lui. La sua strategia è quella di disorientarti, farti credere di aver capito male ed è disposto a negare anche l’evidenza dandoti dell’esagerata. Si tratta di un caso evidente di gaslighting.
Il minimizzatore
Parliamoci chiaro, non c’è un modo giusto o sbagliato di vivere le emozioni. Ci sono persone più empatiche o emotive che restano turbate anche da avvenimenti più piccoli, mentre altri riescono a passarci su. Avere accanto una persona che costantemente minimizza e quasi schernisce le sofferenze ti dovrebbe far capire che quello non è il compagno di vita che ti meriti.
Se ti trovi a fianco di chi minimizza ciò che ha fatto, soprattutto con la consapevolezza di averti ferito, allora forse non stai vivendo un rapporto sano ed equilibrato.
Manipolazione e denigrazione
Uno dei tipi di manipolazione piuttosto aggressiva è quella della denigrazione; forse è anche una delle più semplici da riconoscere. La vittima si trova denigrata e costantemente sminuita dalla persona che ama e fatica a difendersi; quando inizia a farlo però il manipolatore affettivo cambia le carte in tavola e veste il ruolo di vittima facendo sentire la persona disorientata e sbagliata.
A questo punto, solitamente, la vittima tende a zittirsi a non ribellarsi più e persino a chiedergli scusa pur non avendo fatto nulla di sbagliato se non aver provato a difendersi dopo essere stata attaccata.
Uscire da una storia di manipolazione affettiva non sarà facile, perché per il periodo in cui siamo stati a contatto con il manipolatore siamo diventati dipendenti da lui senza renderci conto che è proprio l’esatto contrario, è sempre stato lui ad aver bisogno di noi ma è stato bravissimo ad annientarci con una serie di dinamiche di cui siamo diventati sottomessi.
Spesso per uscirne ci vuole tempo, settimane se non mesi e in quel periodo non è raro ripensare ai momenti passati insieme e tormentarci perché non abbiamo compreso subito cosa stava succedendo, ma dalla dipendenza affettiva, dalla manipolazione sentimentale se ne esce, dovremo solo fare attenzione a non lasciare rientrare nella nostra vita il manipolatore, che vedendoci tornare a vivere cercherà di farci rientrare nel cerchio manipolativo in cui eravamo caduti.