Ci sono tanti motivi che hanno portato al masturbation gap, ovvero a quella discrepanza nella masturbazione tra uomo e donna. Le donne, in media, si masturbano meno degli uomini. Questi dati naturalmente non includono, loro malgrado, le figure non binarie, e dunque non rappresentano correttamente tutto l’insieme.
Tuttavia nella ridotta frequenza dell’autoerotismo delle donne c’è del vero, e in linea generale sono gli uomini a farlo più spesso. Anche se non per forza più volentieri.
VEDI ANCHE LifestyleTecniche di masturbazione che ti aiuteranno a conoscere meglio il tuo corpoLe donne si masturbano meno degli uomini?
Secondo una ricerca, una delle tante, condotta nel 2021 da un marchio produttore di sex toys, nel 2021 il masturbation gap è stato del 56%. Vale a dire che su 100 uomini che si masturbano, solo 44 donne lo fanno. Il 33% delle donne ha dichiarato di non toccarsi affatto, contro il 14% degli uomini.
Le ricerche in tal senso non si fermano qui: pensiamo al sondaggio di Amorelie o a quello di The Poken Company.
In linea generale, le donne che si masturbano lo fanno con meno frequenza o comunque si vergognano di dichiararlo. Perché? Cos’è andato storto? Per farla breve e lunga: il patriarcato. Ma andiamo a spiegare meglio questa situazione.
Perché non ci masturbiamo?
Siamo una società che vive un momento di svolta storico. Siamo al crocevia tra la famiglia tradizionale e i social media che ci mostrano un mondo libero, aperto.
Ne “Il mito della bellezza” di Naomi Wolf (riedito recentemente da Tlon ma scritto nel 1992), la seconda ondata femminista aveva appena spazzato via la mistica femminile dell’angelo del focolare, lasciando emergere la donna come parte attiva della sessualità. Una donna non solo apprezzata per la sua capacità di sostenere l’uomo, ma capace di vivere da sola e orgogliosa di mostrare il suo essere donna, libera, di mostrare il suo corpo.
Con le ondate femministe successive ci si è domandate se questo scambio, che pure ha portato dei passi avanti, ha davvero risolto il problema del gender gap. Dal libro emerge che la nuova forma di controllo che il patriarcato esercita sulle appena liberate donne è stata proprio la bellezza. Una donna bella ha più possibilità di farcela, in tutti gli ambiti della vita. Ci hai mai pensato?
In ogni caso, tra politica e lotte sociali, le istanze del patriarcato su come dobbiamo vedere il nostro corpo sono ancora molto forti e molto radicate. Il piacere nel sesso è uno strumento appannaggio dell’uomo, e le donne solo da pochi anni si concepiscono come elementi attivi nel complesso rituale del sesso. La masturbazione per molte è fonte ancora di vergogna.
Il mito da sfatare è anche culturale: se un uomo si masturba, è un ragazzo in salute. Boys will be boys. Se una donna si masturba, ha chiaramente qualcosa che non va: potrebbe essere una poco di buono, una ninfomane, o una che non fa abbastanza sesso in coppia.
Se un tempo (diciamo nel 1830) un uomo che si toccava “poteva diventare cieco”, o così affermavano i trattati religiosi, l’emancipazione sessuale maschile ha infranto certi tabù molto prima di quando non abbia fatto quella femminile.
VEDI ANCHE LifestyleQuesti sono i motivi per cui l’autoerotismo ci fa fare del sesso decisamente miglioreI livelli di libido della donna
Se il sesso ormai è ovunque e dappertutto, e molti ragazzi non accettano di aprire un libro se non contiene almeno una serie di scene spicy (ovvero con contenuti erotici), dall’altra parte la masturbazione rimane una zona grigia. Il problema del masturbation gap è effettivamente meno pronunciato nelle nuove generazioni rispetto a quelle più mature.
I livelli di libido degli uomini e delle donne sono più o meno equiparabili. Con momenti della vita in cui il sesso ha più importanza rispetto ad altri.
Masturbation gap: chi ha paura della vagina?
Partiamo dal presupposto che, contrariamente a tutti i motivi per cui il masturbation gap esiste, l’autoerotismo, in misura sana, fa bene sia agli uomini che alle donne. Ciò detto, queste ultime hanno storicamente più difficoltà ad entrare in contatto con il loro corpo, ad apprezzarlo e a dargli piacere, perché spesso sin da piccole vengono scoraggiate a farlo.
Il piacere sessuale è qualcosa di cui vergognarsi? Affatto. Tuttavia, l’imprinting sociale, che parte dalla famiglia ma si espande a tutti gli aspetti della nostra vita, è quello di scoraggiare la donna a familiarizzare o liberare le sue parti intime.
Quante volte ci si è sentite dire che una gonna era troppo corta, o che la brava ragazza tiene le gambe accavallate o quantomeno chiuse, perché non sta bene mostrare tutto, anche se si indossano i pantaloni?
Ebbene, questa “paura della vagina” è uno stereotipo che con le generazioni a venire contiamo di abbattere, ma che ha bisogno di tanta divulgazione e di un po’ di sana accettazione di un fatto. Alle donne piace fare sesso, anche da sole. Fa paura, eh? Al tempo stesso, però, questa affermazione ci libera dalla vergogna, perché siamo tutte unite sotto la stessa bandiera.