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Matilda De Angelis, l’ansia e il pianto: così ci ricorda l’importanza di parlarne

Matilda De Angelis
Matilda De Angelis racconta la sua battaglia con l'ansia, fedele compagna da tre anni, ma anche le lacrime e la voglia di rinascere

Matilda De Angelis ci ricorda l’importanza di parlare di ansia e ci mostra quella fragilità del pianto che non può e non deve fare paura. Attrice di successo, influencer e celebrity internazionale, Matilda non ha mai avuto paura ad esporsi e a raccontare le paure dietro un mondo – il suo – all’apparenza perfetto.

Il coraggio di Matilda

L’aveva fatto qualche tempo fa, parlando della sua battaglia contro l’acne e di quella perfezione estetica che non esiste, esponendosi con grande coraggio in nome del body positive. Ha deciso di farlo di nuovo, in questi giorni, per ricordarci l’importanza della salute mentale. Perché Matilda, così giovane, bella e di successo, combatte proprio come tutte noi le sue ombre, quella dell’attrice si chiama ansia, un mostro con cui sta facendo i conti da ben tre anni.  

Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare. Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un “equilibrio” a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene.

Queste le parole di Matilda De Angelis che su Instagram ha pubblicato il suo racconto legato all’ansia, corredato da una serie di foto in cui l’attrice si lascia andare alle lacrime.

Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa. Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale ecc…) mi ha intossicato la mente. Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi.

Cos'e l'ansia e come si riconosce

Parlare di ansia non è mai semplice, forse perché si tratta di un disturbo ricco di sfaccettature e difficile da afferrare persino per chi ne soffre. La maggior parte delle volte a generarla non è affatto ciò che accade, ma i pensieri che si generano nella nostra mente e che diventano incontrollabili. Ed così che di fronte a eventi – anche insignificanti per molti – la nostra mente immagina scenari, elabora possibilità, sempre negative, alimentando una sensazione che ci paralizza e destabilizza.

Non si tratta solo di teorie, ma di chimica, perché più ci convinciamo che quei pensieri sono la verità, più nell’organismo aumenta il livello di cortisolo, ossia dell’ormone dello stress. I picchi, studi alla mano, a volte possono essere così alti da arrivare a compromettere persino le capacità comportamentali e cognitive. Chi, come Matilda De Angelis, ha conosciuto l’ansia, sa bene come riconoscerla. Senti una stretta invisibile che ti avvolge e ti comprime il torace, togliendoti il fiato. Poi arrivano le palpitazioni, l’affanno e la sudorazione eccessiva.

Combatterla è possibile

Come ci insegna Matilda De Angelis parla d’ansia è importante, perché non dobbiamo avere paura delle nostre fragilità, ma soprattutto dobbiamo imparare ad abbracciarle, per poter sconfiggere l’ansia paralizzante che ci impedisce di vivere. Capire che c’è un problema e richiedere un aiuto psicologico è il primo passo per iniziare un percorso di rinascita. In ogni caso esistono alcune strategie efficaci che si possono mettere in atto ogni volta che quella sensazione spiacevole fa capolino.

Governa i tuoi pensieri

Non è semplice, sicuramente, ma puoi controllare i tuoi pensieri. L’ansia deriva soprattutto dalla nostra mente che produce scenari e possibilità negative riguardo una determinata situazione. Ripetiti che non puoi controllare, sia nel bene che nel male, ciò che accade a te e alle persone che ami. Il futuro è incerto, l’unica cosa che puoi governare sono i pensieri. Appena senti che stanno affiorando quelle idee negative e catastrofiche bloccale immediatamente. Fermati, alza un braccio tenendo il palmo aperto e grida: “Stop”. Provaci e ti accorgerai di quanto questo semplice gesto possa rivelarsi potentissimo.

Cambia il modo di respirare

La respirazione è un elemento chiave per gestire l’ansia. Quando avverti la pressione sul petto prova a cambiarla, svolgendo qualche attività. Fai le scale, esci a fare una camminata veloce, camminando sempre a testa alta, oppure fai un po’ di addominali. In sostanza: lavora sul respiro, stravolgendolo e avvertendolo in tutta la sua potenza.  

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