I meccanismi di difesa psicologici possono proteggere la nostra mente in condizioni di grande sofferenza, aiutandoci a convivere con il nostro dolore. Questi meccanismi sono spesso il risultato di diversi fattori, tra cui quelli culturali, ereditari e relazionali. In pratica, rendono esplicita la nostra percezione del mondo e di ciò che ci circonda e definiscono la nostra personalità e la nostra risposta istintiva alle difficoltà della vita. Diventano disfunzionali, tuttavia, se applicati troppo frequentemente o per troppo tempo.
L'esistenza di meccanismi di difesa psicologici è stata comprovata da Sigmund Freud e da sua figlia Anna e, nel corso del tempo, altri approcci ne hanno convalidato la validità, come la terapia cognitivo comportamentale. I comportamentisti, però, attribuiscono tali comportamenti a convinzioni irrazionali piuttosto che all'inconscio. Cerchiamo di fare un po' più di chiarezza su cosa siano, nello specifico, i meccanismi di difesa psicologici e come questi si attivino in determinate situazioni della vita.
VEDI ANCHE LifestylePrendiamoci cura del nostro dolore emotivo cosìI meccanismi di difesa psicologici: cosa sono esattamente
Secondo la teoria freudiana, i meccanismi di difesa psicologici implicano una distorsione della realtà, necessaria per poter affrontare meglio una situazione particolarmente difficile e dolorosa. Questi meccanismi si attivano in modo del tutto involontario e servono a proteggerci dai sentimenti di ansia o di colpa che sorgono perché ci sentiamo minacciati o perché il nostro Super-Io diventa troppo esigente. Grazie a questi meccanismi riusciamo ad avvertire in modo più forte le cose belle che ci circondano.
I meccanismi di difesa dell'Io sono del tutto naturali e normali. Quando, però si attivano con frequenza si possono sviluppare nevrosi, stati d'ansia, fobie, ossessioni o isteria. Ma quali sono i meccanismi di difesa più comuni?
I meccanismi di difesa psicologici più comuni
Molte ricerche hanno individuato 10 principali meccanismi di difesa che si attivano nella nostra mente in condizioni di necessità. Vediamoli più da vicino.
1 - Proiezione
Con la proiezione l'individuo "scarica" i propri sentimenti frustranti o inaccettabili su qualcun altro. Questo è il caso, ad esempio, del bullo che prende di mira un compagno di classe. In questo caso, il bullo potrebbe proiettare la propria bassa autostima sull'altra persona. Così facendo, il bullo riesce a liberarsi, almeno momentaneamente, del peso delle proprie frustrazioni.
I pensieri che vengono più spesso proiettati su altre persone sono quelli che provocano sensi di colpa, come fantasie o pensieri aggressivi e sessuali.
2 - Negazione
La negazione si concretizza nel rifiutarsi di riconoscere come reali fatti o esperienze che genererebbero troppo dolore se riconosciuti. Ad esempio, un individuo che soffre di alcolismo potrebbe scegliere di sminuire il suo problema o fingere di non averlo per non dover affrontare le pesanti conseguenze della sua dipendenza.
3 - Regressione
La regressione comporta il ritorno al comportamento o alle emozioni tipiche di uno stadio di sviluppo precedente a quello in cui si è realmente. La regressione è una forma di ritiro che consente a una persona di tornare psicologicamente indietro nel tempo a un periodo in cui si sentiva più al sicuro e protetta.
4 - Spostamento
Lo spostamento consiste nel reindirizzamento di un impulso (solitamente aggressivo) su un bersaglio sostitutivo impotente, che funge in questo caso da sostituto simbolico. Si verifica, ad esempio, quando un capo urla a un dipendente e quest'ultimo non risponde, scegliendo di sfogare la propria rabbia e frustrazione sul partner una volta tornato a casa.
5 - Repressione
Con la repressione l'individuo cerca di impedire ai pensieri negativi o troppo sconvolgenti di penetrare la sua coscienza. Questo succede spesso con i sopravvissuti a traumi, che cercano di preservare il proprio equilibrio mentale escludendo l'esperienza tragica dalla mente.
6- Razionalizzazione
In questo caso, l'individuo cerca di giustificare un errore o un sentimento che non dovrebbe provare con spiegazioni apparentemente logiche. Questo per attenuare il forte senso di colpa che, segretamente, si prova.
7 - Formazione della reazione
Questo meccanismo di difesa psicologico consiste nel comportarsi in modo contrario ai propri reali sentimenti, troppo difficili da accettare. Ad esempio, un uomo che si sente effeminato e poco virile potrebbe mettere in atto comportamenti aggressivi per nascondere agli altri il suo senso di insicurezza.
8 - Sublimazione
La sublimazione consiste nell'incanalare i propri impulsi considerati inaccettabili (che possono riguardare, ad esempio, il sesso) verso attività produttive come il lavoro o un hobby.
9 - Introiezione
Si verifica quando un individuo assume comportamenti e atteggiamenti propri di un'altra persona per compensare il proprio senso di incompletezza. Può succedere, ad esempio, quando un bambino viene lasciato solo a lungo dalla propria mamma e, in qualche modo, cerca di assumere comportamenti materni per controllare le sue paure.
10 - Identificazione con l'aggressore
L'identificazione con l'aggressore implica l'adozione da parte della vittima dello stesso comportamento del proprio aguzzino. In questo modo, la vittima spera di evitare l'abuso, in quanto l'aggressore potrebbe iniziare a provare una maggiore empatia con lei.