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La proiezione è un meccanismo di difesa che non ci fa bene: ecco come smettere

Proiezione come meccanismo di difesa
19-07-2022
Nel bel mezzo di una discussione inizi a vedere nell'altro una tua caratteristica che ti fa rabbia? Oppure sei mai stata incolpata di qualcosa che non hai fatto ma che ha commesso invece il tuo interlocutore? Si tratta di proiezione attuata come meccanismo di difesa
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Ti è mai capitato di notare che le persone proiettano sugli altri i propri difetti? Facci caso, ci sono soggetti che litigano o discutono con tutti per il medesimo motivo e sono pronti sempre ad incolpare tutti tranne se stessi. Quello che stanno attuando è un meccanismo di difesa noto come proiezione.

In psicologia si parla di proiezione come meccanismo di difesa, poiché le persone fanno in modo che le proprie ombre ricadano sugli altri. Chi non è in grado di prendersi le proprie responsabilità, di gestire alcuni aspetti del proprio carattere piuttosto che sentirsi impotenti preferiscono attivare un sistema di proiezione che possa difenderli dalla sofferenza.

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La proiezione utilizzata come meccanismo di difesa

Come accennato, in psicologia si parla di proiezione come un meccanismo di difesa. Molte persone attuano questo procedimento per potersi difendere e proteggere il proprio ego da sofferenza, dolore o semplicemente da una presa di coscienza.

Come funziona esattamente? Quando si iniziano a provare sentimenti negativi o che non sentiamo appartengano alla nostra personalità, può essere che si possa reagire negandone la veridicità; un po’ come se nascondessimo la polvere sotto il tappeto.

Il primo ad analizzare il fenomeno è stato Freud che ha scritto una lettera nel 1895 dove descrive il meccanismo; nel suo manoscritto riportava di una paziente che vergognandosi di ciò che provava sosteneva che i vicini parlassero male di lei. La paziente metteva quindi in atto un vero meccanismo di difesa e di proiezione sugli altri cercando di proteggere la propria morale ed immagine.

La proiezione nella quotidianità: come riconoscerla

Non c’è modo migliore di parlare di proiezione come meccanismo di difesa se non facendo alcuni esempi legati proprio alla quotidianità; leggendoli ti accorgerai che forse almeno una volta sarà capitato anche a te di mettere in atto questo meccanismo.

La proiezione psicologica può verificarsi sia come caso sporadico che con regolarità da persone che non affrontano la tematica; ti è mai capitato di essere accusata di egoismo? O magari che qualcuno ti dicesse che si vede che sei arrabbiata? Molto probabilmente queste emozioni e atteggiamenti appartengono a lei.

Anche chi pensa che stiamo agendo in modo subdolo o sleale potrebbe in realtà aver attivato un meccanismo di proiezione e in realtà è lui che sta confabulando in modo poco leale. Nei rapporti di coppia o di amicizia è la gelosia uno dei campanelli d’allarme della proiezione: accuse di tradimento e infedeltà possono in realtà rivelare quanto siano loro ad avere la coscienza sporca.

Tra i soggetti più comuni che attuano il meccanismo di proiezione come strategia di difesa troviamo quelle narcisiste o chi ha atteggiamenti manipolatori.

I campanelli di allarme per riconoscere la proiezione:

  • Reazione eccessiva. Chi di solito ha questa tipologia di problema non riesce a gestire le emozioni e ha reazioni davvero eccessive; ovviamente vale anche per noi in caso si stia avvertendo una reazione esagerata che va a smuovere alcune insicurezze.
  • Conflitti irrisolti. La proiezione come tecnica di protezione va a creare problemi soprattutto all’interno delle relazioni dove i conflitti o le discussioni non vengono affrontate e risolte ma solo accumulati generando tensioni ed un accumulo di energie negative.
  • Rabbia immotivata. Un altro campanello di allarme è quello di arrabbiarsi con qualcuno senza capire esattamente cosa abbia generato quella sensazione; potrebbe essere che riconosciamo nell’altra persona alcuni atteggiamenti che abbiamo anche noi ma che ci rifiutiamo di affrontare.
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Gli effetti della proiezione

La proiezione ha pessimi effetti sia su chi la pratica sia su chi la subisce; chi riceve questo atteggiamento inizia a sentirsi colpevole anche quando non lo è fino a vestire i panni di un capro espiatorio. Soprattutto le persone più sensibili possono assorbire tutte queste emozioni e doversi rivolgere poi ad uno specialista per riuscire a districare quelle sensazioni che accumulano nel tempo.

Chi invece ha questo atteggiamento ha un problema importante di base: non affronta ciò che prova. In questo modo non riuscirà a risolvere e continuerà a perpetuare un atteggiamento nocivo in primis per se stesso.

Come fermare la proiezione come meccanismo di difesa

Cosa puoi fare in caso tu abbia a che fare con un meccanismo di difesa che mette in pratica la proiezione? Chiaramente dipende dal ruolo che rivesti. In caso a proiettare sull’altro siamo noi, dobbiamo sicuramente prendere le distanze in modo da poter comprendere la situazione e sviscerarla; eventualmente è anche possibile chiedere un supporto psicologico in caso in modo autonomo non si riesca ad avere un atteggiamento razionale.

È importante analizzare la situazione con raziocinio, così da comprendere quali emozioni sono scaturite e cosa ci ha fatto scattare. Tra le domande che dovresti porti ci sono: <<cosa ti ha infastidito?>> <<quale sensazione stai cercando di reprimere?>>.

In caso invece tu rivesta i ruoli della vittima su cui vengono proiettate le paure e le emozioni altrui, allora devi agire alzando un muro per proteggerti ed evitare di dare il via ad un circolo vizioso di sensi di colpa.

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