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Perché in alcune fasi della vita ci sembra di non sapere chi siamo?

Non sapere chi siamo
17-05-2022
Può capitare all'improvviso di non sapere più chi siamo: ci si sveglia una mattina, ci si guarda allo specchio e sembra di non riconoscersi... perché succede? E come superarlo? Ti sveliamo tutto in questo articolo
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Succede così, ci si sveglia una mattina e guardandoci allo specchio ci sembra di non riconoscere la persona che osserviamo.  La sensazione immediata è di straniamento: cosa mi succede, perché non mi riconosco? E non si tratta di non riconoscere i tratti estetici del proprio viso, ma di quella sensazione pesante di non sapere più chi siamo. La confusione nei pensieri, il sentirsi quasi irreali un po’ fuori dalla realtà è accompagnata anche dal sentirsi ansiosi.

Nella vita può succedere che si siano accumulati stress e paure, queste emozioni ci portano a pensieri più profondi e se non sappiamo come gestirle, il passo verso la depersonalizzazione è breve. Come comportarsi per uscirne?  

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Perché non so più chi sono?

Che si abbiano 20 anni o 30 o più, la sensazione di non sapere più chi siamo può arrivare di colpo; ci si sente estranei a se stessi quasi non riconoscendosi nemmeno allo specchio. In realtà, il momento in cui realizziamo questo pensiero è probabilmente lo stesso in cui abbiamo raggiunto l’apice del malessere; ma la situazione è iniziata prima, poco alla volta e non ce ne siamo accorti o abbiamo sminuito ciò che sentivamo.

Sentire ciò che ci circonda irreale e distante, avere la sensazione di essere stranamente lontani dalla familiarità che ci accompagnava fino a poco prima, infine non sapere più chi siamo e sentire a fatica il nostro corpo, sono tutti sintomi spiacevoli e a volte generano stati di ansia o attacchi di panico: perché non so più chi sono? Rientra nelle primissime domande che ci facciamo, sappiate che più del 50% della popolazione prima o poi ne soffre e che spessissimo è un fenomeno transitorio.

Il meccanismo di difesa

Rientra in un meccanismo di difesa che il nostro cervello mette in atto quando ci sentiamo vessati da mille incombenze; la confusione nel non sapere più chi siamo genera anche un senso di disagio che spesso è accompagnato anche da batticuore o vertigini. Anche la sensazione del tempo che scorre troppo lentamente o al contrario troppo velocemente fa parte del quadro di straniamento; così come avere la sensazione di non avere più controllo su ciò che sentiamo.

Tra le ragioni più comuni del sentirsi così c’è la fine di una relazione, il non aver raggiunto un traguardo che ci si era preposti oppure l’età che avanza, la famosa crisi di mezza età o ancora la bassa autostima; ma possono essere davvero moltissime le ragioni  e spesso è tutto legato alle aspettative che a volte sono eccessive.

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Ti capita mai di dire “non so più chi sono?”. Non preoccuparti, è una sensazione più comune di quanto credi. Si tratta di una reazione più che normale ad un cortocircuito: ci si trova ad interfacciarsi quando per tutta la vita, o comunque per un lungo periodo, si è cresciuti cercando l’approvazione altrui invece di seguire i propri desideri.

Non è raro che ci si accorga di questo problema solamente una volta arrivati all’età adulta: cresciamo con l’idea di dover seguire un iter preciso, talvolta anche per soddisfare le esigenze degli altri. Quando ci si ferma e ci si mette in primo piano però si prova una sensazione di smarrimento e talvolta anche sensi di colpa.

Come superare i momenti di straniamento

La sensazione di non sapere chi siamo è molto più comune di quanto si pensi, nel mondo una percentuale alta di persone vive momenti come quello del non riconoscersi durante la propria vita, ad ogni età e di entrambi i sessi.

 Di seguito vi segnaliamo alcuni passi che possono aiutare nel superare questa fase; ma suggeriamo di non limitarsi ad un auto aiuto è bene sentire un professionista che saprà affiancarci e suggerirci le modalità più appropriate per noi.

  • Riconoscere la sensazione e accettarla razionalmente,

Riflettere sulla temporaneità del momento sapendo che è temporaneo è un valido sostegno per superare il momento.

  • Prestare attenzione a tutto ciò che ci circonda

Dai colori alle pareti ai quadri appesi, dai profumi che avvertiamo alla disposizione degli oggetti o delle piante, ai vari rumori del mondo esterno infine ascoltare musica;  elencare tutto ciò che vediamo e sentiamo, magari scrivendolo è un ottimo esercizio e stimola le sensazioni piacevoli allontanando i pensieri più pesanti.

  • Non lasciarsi sommergere dal pensiero negativo

Se siamo soli in casa è un’ottima cosa chiamare un’amica, organizzare un’uscita magari a teatro o ad un concerto, uscendo dagli schemi del solito costringeremo la mente a distogliersi da ciò che ci ha destabilizzato in quel momento.

  • Occupa il tuo tempo diversamente

Impegnati in qualcosa che non sei solito fare ad esempio se non sei solito allenarti, prendi carta e penna e metti nero su bianco lo sport che vorresti iniziare, che sia un corso di nuoto o la corsa al parco o la palestra, descrivere quello che hai deciso di intraprendere è un ottimo metodo per risvegliare corpo e mente.

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