Essere screditati è sempre spiacevole, ma siete mai andati all’origine di queste critiche per capire cosa le ha causate?
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La critica è un’esperienza comune, ma dolorosa, specie quando mira a screditare qualcuno agli occhi degli altri. Essere criticati può scatenare paura, vergogna o rabbia e alimentare le tue insicurezze sull'essere non all’altezza o incompetente. Qualcuno sostiene che la critica è un’esperienza spiacevole ma necessaria per la crescita e l’apprendimento. Ma non riusciamo a percepirla così quando le nostre qualità, che magari ci hanno fatto raggiungere degli obiettivi importanti, vengono messe in dubbio.
Screditare qualcuno può essere un modo per affermare il potere e il controllo sociale, o per neutralizzare la concorrenza. Ma può anche essere un modo per comunicare un risentimento genuino o far sentire la propria voce, anche se in modo non abile. Chi ti scredita spesso ha “paura” o invidia delle tue capacità. Non tutte le esperienze e le situazioni sono uguali e diventare emotivamente intelligenti significa comprendere le sfumature e il contesto più sottili in modo da poter rispondere in modo consapevole e abile. Ma quali sono le ragioni più comuni per le quali veniamo screditati?
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Screditare gli altri sul posto di lavoro
Siamo davanti al caso più comune, quello in cui il nostro lavoro, il nostro impegno o una promozione vengono messi in discussione da uno o più colleghi. Alcuni si sentono minacciati dalla tua competenza, attrattiva, da come appari agli altri, quindi cercando di livellare il “campo da gioco”. Ma lo fanno nel modo sbagliato. Non si impegnano per raggiungerti, ma cercano di abbatterti per “dimostrare” che non hai niente di più rispetto a loro, anzi, magari anche qualcosa in meno.
Alcuni ritengono che tu non stia facendo la tua parte di lavoro o che non collabori con i colleghi. Sono insoddisfatti del tuo impegno e invece di affrontarti e trovare una soluzione (se davvero necessaria) preferiscono screditarti davanti a tutti. Infine, se siete in competizione per lo stesso ruolo, stanno competendo con te per lo status o la posizione, oppure sei un ostacolo al loro obiettivo, può essere una tecnica per farti fare brutta figura per avanzare nella loro posizione o ingraziarsi i capi.
Invidia sociale
L’invidia sociale è uno dei mali della società nella quale viviamo. Lo si può capire facilmente perché ogni volta che otteniamo qualcosa di bello nella nostra vita c’è una persona tossica pronta a farci sentire in difetto per questo. È capitato a tutti noi di essere screditati e sminuiti quando otteniamo una promozione, un successo all’università, raggiungiamo una stabilità economica o persino sentimentale. Sono tante le situazioni nelle quali veniamo disprezzati per una vittoria, come se stessimo togliendo qualcosa a qualcun altro.
L’invidia sociale logora i rapporti, e può arrivare dalle persone più inaspettate. Soprattutto in un momento in cui i loro progetti di vita non vanno nel verso giusto, e ogni nostro successo è per loro una ferita. Non è una giustificazione, ma è questo spesso il motivo per il quale veniamo criticati anche da chi amiamo.
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Quando veniamo screditati in amore?
Sì, questo accade in amore, anche fin troppo spesso. Ci sono tantissime situazioni e variabili da prendere in considerazioni. L’obiettivo di un ex che ci critica è quello di farci apparire i cattivi della situazione. Un rapporto finito male, una sua colpa (o una nostra), una interruzione della relazione sulla quale non era d’accordo, acredine per come sono andate le cose. Un ex è sempre una “minaccia” quando inizia a parlare male di noi. Solitamente lo fa con persone che conosciamo bene, che lavorano con noi, che fanno parte della nostra famiglia stretta o allargata, con i nostri amici in comune. Insomma, è vero che chi ci ama ci conosce, ma sappiamo anche che un pettegolezzo, se ben costruito, fa gola a tutti.
Chi ci scredita spesso la fa perché non può averci. Chi non accetta un nostro rifiuto, chi aveva creato nella propria mente già una storia con noi dopo un paio di appuntamenti, chi non accetta di vederci solo colleghi o amici. La rabbia, la frustrazione, la delusione si tramutano in critiche distruttive, spesso false, tendenziose, solo per attaccarci, senza una reale base. Non di rado queste persone non sanno nulla di noi, e quindi si tratta di parole senza fondamenta.
C’è poi chi critica le nostre scelte sentimentali o sessuali. Per queste persone o non siamo in grado di discernere chi dobbiamo frequentare, o ci considerano interessati ad altro (soldi, potere, vantaggi), o reputa la nostra condotta morale disdicevole. Qui lo screditamento rasenta spesso la calunnia, e diventa dannosa per la nostra reputazione, oltre che mettere a rischio la relazione stessa.
Infine, non possiamo sottovalutare chi ci critica perché è interessato alla stessa persona che state frequentando: l’invidia è il fattore scatenante. Il non poter stare con chi si brama, e vederlo con qualcun altro, fa diventare il partner immediatamente bersaglio di critiche asprissime, nella speranza che arrivino all’oggetto del desiderio per fargli cambiare idea su di voi.
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