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Come capire se soffri di paura dell’abbandono e come gestirla

Paura dell'abbandono
Ci si sente costantemente in allarme e spesso si agisce in modo negativo, minando così le nostre relazioni. La paura dell'abbandono è uno dei timori più diffusi all'interno dei rapporti, ma va tenuto sotto controllo
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La paura dell'abbandono è un sentimento molto più comune di quanto possiamo immaginare, può derivare da traumi o brutte esperienze pregresse, e ha il potere di rubarci la nostra serenità e avvelenare le nostre relazioni - non solo sentimentali, ma anche amicizie.

Alla base della paura dell'abbandono sta una profonda insicurezza, che ci porta a sentirci costantemente in allarme, ostaggi del costante terrore che il nostro partner o chi ci vuole bene, prima o poi ci lascerà. A volte arriviamo addirittura ad immaginare nel dettaglio l'immane tragedia che sta per abbattersi su di noi.

Si tratta di una paura normale, ma che non va assolutamente sottovalutata proprio perché potrebbe spingerci ad agire in modo impulsivo e tossico, minando irreparabilmente la nostra serenità e danneggiando i rapporti. Analizziamo nel dettaglio questo sentimento e scopriamo come gestirlo.

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Da cosa viene e come si combatte la paura dell'abbandono?

Perché si ha paura dell'abbandono?

Quando iniziamo una relazione ci portiamo dietro sia le nostre qualità, sia i nostri bagagli carichi di traumi e insicurezze. Spesso la paura dell'abbandono è collegata ad un trauma infantile, come ad esempio alla perdita di una persona molto significativa, solitamente un genitore o un parente molto stretto. Ma non si tratta dell'unica causa.

Anche una famiglia instabile o un'educazione poco sana possono portare a provare una costante ansia da separazione in età adulta. Persino i ricatti emotivi e le pressioni dei genitori possono rischiare di minare la nostra sicurezza e serenità durante la crescita. Questo ci porta a pensare di non essere abbastanza e che prima o poi chi amiamo ci lascerà.

L'infanzia e l'adolescenza sono i periodi più delicati della nostra vita. In queste fasi la nostra personalità e la nostra autostima iniziano a prendere forma, ricevendo anche influenze negative. Persino le relazioni tossiche avute in adolescenza possono causare degli effetti a lungo termine, che si presentano anche in età adulta.

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Quale partner sceglie chi ha paura dell'abbandono?

Non è raro che chi teme l'abbandono si possa avvicinare a persone instabili, magari narcisiste e incapaci di gestire rapporti durevoli. Chi è convinto che le relazioni non possano essere stabili, spesso inizia una rapporto di coppia con persone emotivamente inaffidabili che non fanno altro che confermare questa convinzione. Si rimane incastrati in relazioni con persone poco sane, che tutti i nostri amici ci suggeriscono di lasciare, ma da cui non riusciamo a staccarci.

Ma c'è un'altra conseguenza, invisibile ma ancor più distruttiva. Chi ha paura dell'abbandono potrebbe non provare attrazione per le persone che mostrano stabilità e sicurezza. In poche parole, citando il film Noi Siamo Infinito di Stephen Chbosky, "accettiamo l'amore che pensiamo di meritare".

Quali sono le conseguenze?

Anche nei casi in cui ci si avvicina ad un partner stabile, il timore di essere abbandonati si manifesta in vari modi. Ogni comportamento ha il solo scopo di mantenere la relazione, sacrificando così i propri interessi e la propria personalità. Nei casi più gravi i comportamenti ossessivi ovviamente non mancano, come gelosia e possessività.

In molti casi, si arriva ad idealizzare la persona che si ha accanto, senza "vederla" davvero. Tutti noi abbiamo pregi e difetti e chi ci ama realmente decide di accettarli, ma chi viene mangiato da questa paura tende solo ad evitare la separazione. Queste persone sono convinte che la fine di una storia potrebbe essere un dolore troppo grande, quasi impossibile da sopportare.

Tutti questi comportamenti morbosi e tossici, per noi e per chi abbiamo accanto, possono portare solo ad altro dolore e, in molti casi, all'abbandono del partner. Con le nostre azioni causate dalle nostre paure, abbiamo avverato la profezia che tanto temevamo.

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Come gestire la paura dell'abbandono?

Anche con l'aiuto di un terapeuta, si può arrivare a gestire i nostri timori. Non si tratta di un male incurabile, ma di una conseguenza normale delle nostre esperienze pregresse.

Prima di tutto bisogna capire come funzionano i nostri meccanismi mentali e cercare di prendere familiarità con loro. Per poter affrontare qualcosa bisogna prima conoscerla a fondo.
Una volta analizzato il processo, occorre agire nel momento in cui riconosciamo in noi dei comportamenti instabili e poco funzionali per la nostra relazione. Ci saranno molti casi in cui occorrerà fare un passo indietro per poter sperimentare nuovi comportamenti. Non sarà facile, ma è un ottimo modo per poter raggiungere la serenità tanto sperata. Ad esempio, nel momento in cui il nostro partner sta parlando con un'altra persona, occorre spezzare quel meccanismo che ci fa pensare "mi abbandonerà per lui/lei".

Passo dopo passo arriveremo ad esporci alle situazioni che temevamo di più, come ad esempio fare esperienze da soli smettendo così di controllare il partner. Questo è anche un modo per riscoprirsi, soprattutto se nelle nostre relazioni tendiamo ad annullarci completamente per l'altro. Occorre conoscersi ancora, giorno dopo giorno.

Infine, la cosa più importante è prendersi cura di sé. Le nostre vulnerabilità e i nostri difetti fanno parte di noi e la cosa migliore da fare non è eliminarli, ma saperli gestire. Tutti questi processi ci portano a vedere chi siamo realmente e ad apprezzare veramente chi ci sta accanto, arrivando a vivere finalmente una relazione appagante e serena.

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